Da qualche anno, per la festa della mamma, mi piace organizzare un thé. Al posto del solito pranzo, o di una cena di domenica sera, l’idea di organizzare un tavolo basso con dolcetti e tazze di thé mi alletta al punto che credo che manterrò questa usanza sino a farla diventare una tradizione. Si possono invitare più persone (anche in due parti diverse del pomeriggio, come fa più comodo a ciascuno) e si può preparare tutto ciò che occorre in anticipo. Ciò fa decisamente del ricevere un momento più rilassato, senza bisogno di qualcuno che serva a tavola, senza grande sforzo per la padrona di casa.
Lasciare l’orario aperto è un’altra comodità: per chi riceve e per chi giunge in visita. Unico accorgimento: abbiate cura di non mettere proprio tutto sul tavolo sin dall’inizio, per evitare che chi arriva nella seconda parte del pomeriggio trovi sono quel che resta del party.
Ecco qualche linea guida per copiare la mia idea, se vi va! Maggiori dettagli, per chi lo possiede, sul mio libro Tea Time, che contiene 57 ricette perfette per l’occasione.
Ricevere con un thé
Il thé pomeridiano è uno dei momenti più sociali che io possa immaginare per ricevere in casa. Quella che un tempo era una tradizione britannica molto in uso nelle case nobili e meno tra la gente comune, oggi è una possibilità estremamente attuale e davvero versatile di offrire il nostro tempo e qualcosa di buono da mangiare. Accompagnato da deliziosi sandwiches salati, oppure da morbidi pasticcini, è esattamente quello di cui ho bisogno quando l’orologio posiziona le lancette sul tardo pomeriggio. Sebbene l’idea possa, all’inizio, rimandare subito ad un rito un po’ vecchio stile, basta guardarsi intorno per capire che il thé delle cinque ha valicato i confini britannici ed è ormai un evento vero e proprio che si tiene in tutto il mondo in modi differenti. In Italia è un rito abbastanza recente, ma si va via via diffondendo sempre di più, accompagnato dai dolci della nostra tradizione e da quelli inglesi e francesi che tanto amiamo.
Come (e quando) fare gli inviti
Il thé oggi è un’occasione informale, quindi gli inviti si faranno con una semplice telefonata. Meglio qualche giorno prima (diciamo almeno il martedì per la domenica? C’è ancora lo spazio per pensarci…). Anche se può essere comodo, evitate inviti scritti via mail e via sms, sarebbero troppo impersonali. E non lasciatevi trasportare dal cartoncino scritto, emanerebbe troppa formalità. In fondo state invitando la mamma, la suocera, magari le nonne e al limite sorelle e cognate. Giusto?
Siate chiare nel dove (a casa, immagino) e quando (specificate orario di inizio e termine).
Ad esempio: “per la festa della mamma organizzo un thé a casa dalle quattro alle sei e mezzo domenica sera, sarebbe bellissimo se tu potessi venire…”
L’orario e il servizio
Sebbene sia conosciuto come thé delle cinque, va benissimo dilatare il thé per la festa della mamma tra le 16:00 e le 18:30. Alle sette di sera anche l’ultimo ospite vi avrà lasciato libera e una cena leggera con una minestra e un’insalata sarà l’unica cosa che vorrete mangiare.
Quanto al servizio, questa è una di quelle occasioni in cui fare da sé è perfetto. Tutto sta sul tavolo e sul carrello, si beve, si mangia e ci si rilassa chiacchierando.
Un tempo il thé veniva servito in biblioteca (nelle case grandi) o in un piccolo salotto apposito. Ai nostri giorni si serve oggi nella zona che chiamiamo “living” ossia dove spesso ci sono i divani ed un tavolo basso. Solo nelle occasioni molto formali – e nei grandi alberghi – il thé pomeridiano viene servito ad un tavolo da pranzo vero e proprio, apparecchiato in modo canonico.
Si può allestire la tavola bassa in modi diversi: con o senza tovaglia, ad esempio. Con una bella teiera in ghisa (in stile orientale) e bicchierini semplici in vetro, di foggia classica o marocchina; oppure con un set di tazze in porcellana fine abbinato alla teiera e un po’ di argenteria. Ritengo che la semplicità possa essere la chiave di lettura migliore per un’eleganza raffinata che non ostenta – e per un thé è necessario attenersi a questa regola. Niente sfarzo, ma cura dei dettagli, piccoli gesti che faranno notare la padrona di casa nelle sue scelte.
Sarà la padrona di casa a passare alle proprie ospiti le tazze e a versare il thé, in assenza di aiuto. Se ci sono degli uomini, è legittimo che si offrano di riempire le tazze. I pasticcini saranno sistemati al centro della tavola su una o più alzatine, la torta sarà tagliata e servita dalla padrona di casa.
Cosa serve per fare un buon thé
Pur nella sua semplicità, l’organizzazione di un thé prevede da parte della padrona di casa l’utilizzo di una corretta attrezzatura. E questa – non lo nego – può essere una parte molto piacevole della decisione di dedicare più tempo a questo modo di ricevere. Teiere in ghisa o in porcellana fine, tazzine (nuove o vintage, recuperate nei mercatini) tovagliolini piccoli ricamati, cucchiaini e zuccheriere, un bollitore per l’acqua… la giusta attrezzatura garantisce la miglior riuscita del tuo evento.
La mia lista degli indispensabili:
- tazze da thé con piattino (una per ospite, anche diverse tra loro ma belle nell’insieme)
- 1 teiera in porcellana oppure in ghisa
- cucchiaini da thé (1 per persona)
- 1 zuccheriera (2 meglio, con zucchero di canna e raffinato) con il suo cucchiaino
- 1 lattiera
- 1 piattino per le fettine di limone
- 1 alzata da dolci ad un piano se c’è una torta
- piattini da dessert con forchettine se c’è una torta
- 1 alzata da dolci a più piani se ci sono diverse preparazioni mignon
- tovagliolini piccoli da thé (lato di max 16 cm) in stoffa o molto belli in carta se proprio non si hanno
- 1 vassoio per portare avanti e indietro comodamente
- 1 thé di buona qualità (se solo uno, scegliete un nero non troppo forte). Se potete offrirne due scegliete un nero e un verde, ma avrete bisogno di due teiere.
Se non avete la teiera con il filtro potete usare i filtri usa e getta, che si riempiono all’occorrenza con il vostro thé preferito. Domanda: sono ammesse le bustine? Certo, purché siano dei sachet, ossia sacchettini graziosi cuciti e non “pinzati” come succede per i thé della grande distribuzione. In questo caso ad ogni ospite darete la bustina scelta, nella teiera di porcellana metterete solo l’acqua calda e fornirete a ciascuno un appoggia filtro (piccolo piattino dove mettere la bustina usata – che non va mai sul piattino della tazza da thé altrimenti si bagna!).
Come fare il thé
Il primo passo per ottenere un buon thé è quello di scegliere accuratamente l’acqua e il modo con il quale la si porta in temperatura. Il punto di equilibrio da cercare sulla bottiglia di acqua è il Ph 7. È importante anche che l’acqua abbia un basso residuo fisso, per non avere un’infusione torbida, ma limpida e fedele nel colore.
In base al tipo di foglia che desideri mettere nell’infusione l’acqua va scaldata in modo più o meno intenso, quindi avere un bollitore elettrico preciso può aiutare (ma non è indispensabile). I thé verdi delicati prediligono infusioni a 75° – 85°C, quelli neri più forti a 95°C. Di solito su una confezione di thé in foglia che sia di qualità sono indicati sia la temperatura che la durata dell’infusione. Saper fare un buon thé utilizzando il metodo giusto è importante per non sprecare il proprio denaro quando si acquistano thé di qualità.
Isabella Beeton, maestra di buone maniere e prima dea del focolare inglese, già a metà del 1800 esortava le padrone di casa ad investire in un buon thé enfatizzando come fosse una soluzione semplice per ricevere e dicendo spesso “non ci vuole molta arte per preparare un buon thé.” E suggeriva: sceglietelo di qualità, non comperatene mai più di 100-200 grammi alla volta, per averlo sempre fresco. Lasciatelo in infusione in acqua quasi bollente.
Scaldate la vostra teiera con acqua bollente prima di usarla e non lavatela mai con del sapone. Averne più di una può essere considerato un buon investimento, perché i thé lasciano una patina che può cambiare il profumo ai blend più delicati.
Quando riponete una teiera in argento, potete metterci dentro una zolletta di zucchero per prevenire la formazione dei cattivi odori.
Le ricette per il thé
Quanto preparare dipende dalla padrona di casa, trovate qualche spunto nella sezione apposita thé delle cinque sul sito. Una torta semplice, come una Victoria Sponge, va già bene da sola. Se si vuole aggiungere anche il salato, consiglio dei sandwiches classici inglesi, come quelli al salmone.
Se si preparano dei pasticcini, è opportuno che siano piccoli, in modo da consentire di portare il boccone direttamente dal piattino alla bocca senza usare più di due dita. I miei preferiti sono bocconi di pasta frolla con crema pasticcera e lamponi…