#TheModernBaker

CHALLAH EBRAICA

Dolci e dessert
32 commenti
Ingredienti per 1 treccia grande (o 2 piccole) 20 g di lievito di birra fresco
200 ml circa di acqua tiepida
500 g di farina 00
70 g di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 uovo
70 ml di olio di semi di girasole
1 cucchiaio di semi di papavero o sesamo sero o nigella
1 uovo, per spennellare
1 cucchiaio di miele, per spennellare dopo la cottura
Questa ricetta è un classico della cucina ebraica. Si trova in molti libri, con piccole varianti. La versione che vi trascrivo è quella di Patrizia, proprietaria di Villa Bertagni a Castelnuovo, in Garfagnana. L’ho avuta da lei dopo aver assaggiato questo pane nella sua cucina: è facile da fare e molto buona.

Amo questa treccia di pasta morbida e leggermente dolce, che nella tradizione ebraica si fa il venerdì sera e si mangia il sabato.

Sciogli il lievito di birra in 200 ml di acqua tiepida, lascialo riposare 5 minuti e poi mescola bene. Nel frattempo, metti in una ciotola capiente la farina, lo zucchero, il sale. Mescola, poi aggiungi l’olio di semi e l’uovo e inizia ad impastare.

Aggiungi l’acqua tiepida con il lievito e continua a impastare – puoi farlo a mano, oppure con un impastatore elettrico con il gancio. Devi ottenere una palla soffice e liscia, se necessario puoi aggiungere ancora 1 cucchiaio di acqua, ma non dovrebbe essere necessario. Stacca la palla di impasto dalla ciotola, infarinala leggermente e mettila in una ciotola pulita coperta con un canovaccio bagnato. Lasciala in un luogo tiepido (il forno spento va benissimo) per circa 2 ore e 30 minuti, sino a che il volume sarà raddoppiato.

Trascorso il tempo di lievitazione, togli l’impasto dalla ciotola e spostalo su un piano leggermente infarinato. Impastalo ancora 1 minuto, poi dividilo in 3 pezzi uguali e allunga ciascuno sino a che otterrai un salsicciotto del diametro di circa 4 centimetri, lungo più o meno 30 centimetri. Sistema i tre pezzi di impasto allungato sul piano davanti a te e congiungi tre delle estremità, attaccandole tra loro premendo bene.
Lavora le 3 strisce di pasta formando una treccia, salda la parte finale e poi sistema la treccia su una teglia da forno rivestita di carta da forno. Coprila con il canovaccio e lascia lievitare ancora 1 ora, o più.

Poco prima di cuocere la challah, accendi il forno a 170°C.
Sbatti l’uovo in una tazzina e usalo per spennellare la superficie del pane. Poi cospargilo con i semi di papavero (o sesamo nero, o nigella) e infornalo. Cuoci per 28 – 32 minuti circa, sino a che il pane sarà gonfio e dorato.

Mentre il pane cuoce, sciogli in un pentolino il miele con 1 cucchiaio di acqua. Quando sforni il pane, spennellalo con il miele liquido ancora caldo, poi trasferisci la challah su una griglia da raffreddamento e lascia che arrivi a temperatura ambiente. Puoi mangiarne una fetta a colazione, con marmellata o confettura, oppure servirla a fine pasto, semplicemente con un caffè. In realtà è un pane, ma a me piace considerarlo un dolce. È davvero buono e profumato!

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32 commenti

Anna Maria |

Lo farò per accompagnare la colazione in una cerimonia di nozze
Spero bene

Tamara |

fantastico…fatto oggi

Ludovic |

Ho provato diverse ricette di Challa e questa è la migliore. La Challa è soffice e profumata. Merci Csaba.

Silvia |

Beníssimo!!! Non vedo l’ora di provare a farla. Tante grazie!!!💚💚

Dorina |

Cara Csaba, ho appena fatto l’impasto, ed è la prima volta per me, e in questa giornata da non dimenticare, dove ogni anno con grande dolore, la ricordo.

Ornella |

La nigella sarebbe il cumino, giusto?

Isotta |

No
La novella è in realtà la Nigella di Damasco, un fiore che alla fine del suo percorso produce una capsula di semi che assomigliano ai semi di papavero (si usano molto in altoadige)

Rossana |

È un pane buonissimo che mia nonna faceva sempre.non avevo però la ricetta, grazie dicuore.oggi è il giorno della memoria ,quindi, la ricetta è ancor più gradita

Laura |

Grazie Csaba, provata e soddisfattissima. Vorrei fare il pane con le noci, dove posso trovare la ricetta?

Sabrina |

Provata… non sono riuscita a farla lievitare benissimo, devo imparare meglio ad usare il lievito e il mio forno penso di metterlo ventilato… ad ogni modo in due giorni è finita!!

K@ti@ |

Ho trovato la nigella!!! Eh eh la prossima.volta che farò il pane sarò preparata 😉

Luisa |

Ciao a tutte non ho ancora preparato questo pane…i miei nanetti continuano con i mal di pancia uffa…ma ho citato Csaba nel mio blog per il pane alle noci ;), fatto già due volte e super buono! Buona serata Luisa

Silvia |

Grazie Csaba per l’ ennesima delizia, domani dovrei riuscire a fare questa ricetta, ho letto già le esperienze di voi colleghe di blog e mi saranno utili, vediamo se mi piacerà.. Chissà perché so già la risposta.. 😉

Sofia |

Squisita questa ricetta, Csaba! Io, non avendo dell’olio di semi in casa, l’ho sostituito con del burro di montagna e ho usato il lievito di birra secco anziché quello fresco. Vi dico solo che tra lo spuntino sul divano di ieri sera e la colazione di stamattina, io e il mio fidanzato ne abbiamo mangiata più di metà! Anche per me, questa è davvero la Cake of the Month!Grazie per la sofficissima condivisione!

Luisa |

Buonasera avevo visto la foto su Istagram prima di vederla su Fb e speravo di avere la ricetta ;)! Grazie Csaba e buona serata a tutte
Brava Katia che velocità 🙂

katia |

Responso sul Challah/sciallà/callà (come si pronuncia?) buono anche se abbastanza neutro, il tocco di marmellata gli da quel qualcosa in più, lo vedrei bene anche sulla tavola della colazione di Pasqua….intanto ne riassaggio una fettina…

gisella |

csaba so di essere un po “rompina” ma quando hai tempo ci posti anche la ricetta dello strudel? Intanto mi impegno e cucino questa….
grazie

Patrizia Gavish |

Grazie Csaba, per tutti gli complimenti !! È un onore per me !! Sono contenta che la ricetta le piace a tanti !! Ti aspettiamo nella primavera !! Con tutta la famiglia !! Un abbraccio !
Patrizia, Villa Bertagni.

Katia |

L”impasto del mio Challah sta lievitando nel forno…ma non credo che riuscirò ad aspettare la colazione di domani….magari col caffè del pomeriggio…

katia |

Bello!!! Appena sfornato e spennellato! ma deve freddare…via, lo lascio a domani, son convinta che questo accontenta anche il marito…sempre che non abbia da ridire sui semi di papavero!

Maria M. |

Assolutamente da provare. Questi impasti lievitati mi piacciono un sacco, soprattutto in queste giornate fredde, danno la sensazione di casa. Mi fanno pensare a mia nonna quando li preparava. Per me, bambina, era una gioia immensa e ogni volta che li faccio riprovo tutte quelle emozioni. Cucinare è la cosa più bella che ci sia!!! (Mi sa che sono andata un po’ “fuori tema”, ma quando vedo queste ricette mi tornano in mente certi ricordi e mi piaceva condividerli con voi!) 🙂

marta |

Buongiorno a tutte, i semi di nigella è il comune sesamo nero!!!

csaba |

Buongiorno Marta, in realtà no, i semi di Nigella sono i semi della Nigella Sativa – alcuni lo chiamano cumino nero, forse ti riferivi a questo. Il sesamo nero invece è un’altra pianta… Siccome trovare la Nigella non è semplice (provate in erboristeria) potete comunque usare il sesamo nero, che ha un altro sapore, ma va bene ugualmente. Oppure semi di papavero o sesamo bianco. Buona giornata!

SABRINA |

scusate la crassa ignoranza…ma che sono i semi di nigella??? E, soprattutto, dove li trovo?

Katia |

La nigella è una pianta ma sinceramente nn ho mai trovato i suoi semi, in realtà credevo fossero di papavero quelli in foto, spero sia uguale perché ho intenzione di provare questo pane con quelli….

Katia |

Pare che la nigella sia il cumino nero…va bene anche il cumino normale? Quelli lo avrei….

csaba |

Katia, con il cumino va bene se ti piace il sapore…

Katia |

Effettivamente preferisco il papavero..

Katia |

Forse i semi di nigella era meglio scritto con la minuscola altrimenti si può fraintendere 😉

Paola |

Infatti io pensavo la collega anglosassone… Il forno sarà ventilato o statico?

Sonia |

Buonissimo!! Dolce e profumato! Grazie per la ricetta!

Valentina |

Buonissima. Io uso il miele al posto dello zucchero, direttamente nell’’impasto. A volte lo prepariamo (con mia figlia di tre anni che ormai conosce come farla ed è un rito di fine settimana) il giovedì sera, mettiamo a lievitare in frigo (dopo circa un oretta di lievitazione fuori, prima) ed in forno il venerdì, pronta per il venerdì sera.
Anche semi di sesamo ci stanno bene.
Sempre buonissima
Grazie per averla condivisa