Vorrei esser chiara: ADORO MANGIARE. Non solo perché mi piace la ricerca di nuovi sapori e so placare con una fetta di torta qualunque malumore, ma anche perché ho capito, negli anni, che il cibo può essere amico e non nemico della mia salute (e della mia forma fisica).
È evidente luogo comune pensare che mangiare sia una necessità. In questa parte del mondo occidentale tuttavia, dove per nostra fortuna viviamo, il nostro rapporto con ciò che mangiamo è dettato da tutto fuorché dalle regole e dai tempi della necessità. Mai come in questi ultimi anni il cibo è divenuto il protagonista di libri, riviste, siti web (blog! certo…) e anche trasmissioni televisive. Mai come in questi anni capire cosa “dobbiamo / possiamo” mangiare è stato tanto complicato. Glutine, proteine animali, cibo confezionato, zuccheri, grassi idrogenati e indice di alcalinità del cibo sono parole che sono entrate nella nostra borsa della spesa. Alcune dandoci il conforto delle cose fatte per bene, altre spaventandoci con la loro inaccessibilità psicologica. Chi vorrebbe stare attento a quello che mangia 7 giorni su 7, 52 settimane all’anno? Io no, e credo neanche molti di voi all’ascolto su questo blog.
Quando ho aperto questo spazio di condivisione di ciò che scrivo e cucino (tra sei mesi saranno 5 anni, e dovremo festeggiare!) il mio intento era quello di poter avere un luogo accessibile a chiunque, da casa propria, all’interno del quale trovare il mio pensiero sul “come mangiare nei tempi moderni”. E poter liberamente contribuire con i propri commenti. E così è stato, grazie soprattutto alla vostra presenza assidua, alla vostra curiosità, al desiderio di imparare, cucinare, condividere.
Ecco, è stato proprio questo IL MOTIVO che mi ha spinto a creare questo spazio digitale: il poter CONDIVIDERE INSIEME i principi fondamentali del “mangiare bene”, che non si limitano – per quanto mi riguarda – al mangiare sano e al godersi l’esperienza, ma piuttosto al comprendere come attraverso il cibo noi possiamo far stare bene noi stessi e gli altri, come la condivisione della tavola sia il centro della nostra cultura familiare italiana. Quanto importante sia comprendere – oggi – che il nostro modo di mangiare DEVE CAMBIARE.
PERCHÉ?
Perché è cambiato profondamente il nostro modo di vivere, e perché oggi, citando il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Che cosa significa, in cucina?
Il secolo scorso ha visto accadere i più grandi stravolgimenti avvenuti tra i fornelli domestici. L’abbondanza della materia prima è stata portata agli estremi con coltivazioni intensive a discapito della qualità nutrizionale, ma a vantaggio magari del prezzo (non sempre). L’allevamento ha stravolto il rapporto divino, o naturale, tra uomo e animale, costringendo esseri viventi a crescere al ritmo dell’industria. Le stagioni son o state piegate al volere dell’uomo attraversi fertilizzanti chimici, per accontentare il capriccio del tutto sempre e ovunque, a dispetto del naturale ciclo stagionale. Le donne hanno iniziato ad affrancarsi dalla cucina, acquistando sempre più spesso cibi pronti e lunga conservazione, per ridurre il numero delle proprie ore in cucina.
NON MI SENTO IN COLPA nel dirvi che passo buona parte della mia vita pensando a ciò che cucinerò, adoro andare a fare la spesa e mi piace entrare nella mia cucina, mettermi il grembiule e cucinare senza fretta. Amo l’idea del pane fatto in casa, delle torte servite dopo cena, dei biscotti con il thé delle cinque. Sì, appartengo probabilmente ad un tempo passato, ma forse ho solo deciso di essere uno degli anelli di quella lunga catena che deve cambiare tutto per far sì che tutto resti come era prima.
VOLETE FAR VOSTRO UN NUOVO MODO DI MANGIARE?
Non vi parlerò né di dieta, né solo di GOOD FOOD, ma di tre motivi per iniziare, quest’anno, a cambiare le regole della vostra cucina, in segno di impegno quotidiano per migliorare la vostra vita e quella dei vostri familiari, lasciandovi tutto lo spazio che serve per godervi la meravigliosa esperienza che il cibo e la tavola possono dare a ciascun individuo.
La mia libreria si è riempita, negli ultimi 24 mesi, di libri di cucina vegetariana, vegana, integrale, senza glutine, alcalina… libri che ho diviso in due pile. Quella da dimenticare, dove il cibo viene usato per stare a dieta (non fa per me!). E quella da leggere e sperimentare, dove chi parla sono autori di grande spessore che hanno siti web, blog e profili sociali seguitissimi, e che possono essere per voi, come lo sono per me, fonte di ispirazione quando si vuole guardare fuori dai confini nazionali.
il cibo è il mezzo per riportare la vita in equilibrio. All’inizio del 2014 ho creato #honestlygood, nel 2015 ho scritto (come sapete) il mio primo libro sul tema: Good Food, cibo vero cucinato in modo semplice e sano. Quest’anno vorrei condividere con voi 5 buoni motivi per iniziare a mangiare in un modo nuovo e andare alla ricerca di ingredienti e ricette diverse, con i quali poter stupire (in positivo!) i nostri ospiti.
Ecco i miei buoni motivi, che sono anche il mio personale MANIFESTO PER UNA NUOVA CUCINA.
1. Essere fiere di saper cucinare. Difendo i fornelli e ne sono fiera. La cucina è la stanza della casa che più mi rappresenta e all’interno della quale tutto nasce. Cucinando i vostri pasti, ossia comperando ingredienti e non piatti pronti, aiutate la vostra salute, ma anche quella dell’intero pianeta. E firmate il manifesto per una vita più autentica, più sana.
2. Godere del cibo. Mangiare è un piacere e deve rimanere tale, per tutti i cinque sensi. Privarsi di questo piacere a lungo è farsi un danno morale irreparabile.
3. Non sprecare. Dobbiamo ricominciare a dare al cibo il valore assoluto di grande benedizione che aveva per i nostri nonni. E imparare a riutilizzare avanzi e scarti di frutta e verdura.
4. Scegliere prodotti meno lavorati. Tornare alla stagionalità e ai prodotti antichi. Meno raffinati, più completi, magari integrali, sicuramente non trattati dall’industria e non gettati nel carrello solo perché sono stati visti in pubblicità…
5. Ricevere con passione e senza sforzo. Amo avere ospiti e amo mettere in tavola i pasti per la mia famiglia. Nel mio manifesto personale, una bella tavola è essenziale per vivere bene. Tanto quanto una buona ricetta. Niente pasti consumati in piedi e niente fretta a tavola. Questo è tempo di qualità!
Questo sarà lo spirito di quest’anno. Il mio One Year to Good Food. Spero che desideriate firmare questo manifesto, e che possiate lanciare con i vostri commenti il sasso in questo cestino. Lo riempiremo insieme. E sarà un contributo personale di ciascuna di noi ad una vita maggiormente in equilibrio. Buon anno! Csaba