25 Novembre 2017

5 INGREDIENTI DA MANGIARE ADESSO

Melagrana, farina di semi di lino, carciofi, pasta di miso e barbabietola: ecco 5 ingredienti che ho voglia di mangiare in questi giorni (e le ricette che utilizzerò). Voi, come li cucinate?
25 commenti

La cucina dell’autunno è una delle mie preferite – i suoi sapori distinti e avvolgenti sono esattamente quello di cui ho bisogno per scaldare la fine delle mie giornate con una cena confortante. Ecco 5 ingredienti che vi consiglio di comperare adesso – e iniziare a cucinare subito!

Farina di semi di lino – è una delle mie preferite per fare il pane. È ottenuta dalla macinazione dei semi di lino e ne mantiene inalterate molte proprietà. Poiché non si tratta di una farina ricavata dai cereali, è naturalmente senza glutine ed è quindi perfetta per alleggerire il pane dal glutine, se ne avete bisogno (io trovo che in questo modo il pane gonfi meno la pancia!). Il suo sapore leggermente nocciolato conferisce al pane un aroma speciale. La sua naturale untuosità rende il pane morbido, leggermente umido, in grado di restare buono per 3 – 4 giorni (conservatelo in un sacchetto per alimenti, tenendolo aperto sul lato). Il colore scuro dona un aspetto molto “country” che a me piace molto. Questa è la mia ricetta preferita.

Barbabietola – è la super star della cucina alcalina, insieme alla rapa rossa, una cugina con la quale viene spesso scambiata perchè ha una forma simile (ma la barbabietola ha la polpa tutta vermiglia senza bianco). Molti la detestano, probabilmente perché l’hanno sempre mangiata cotta (acquistata magari confezionata sottovuoto). La barbabietola ha  un sapore dolciastro che la rende perfetta con qualsiasi tipo di condimenti acido: io la adoro condita con olio, succo di limone o di arancia, fior di sale. Si può utilizzare nell’impasto degli gnocchi (come in questa ricetta degli gnocchi rosa al cavolo nero) oppure per dare un sapore e un colore unico al pane (qui trovi la ricetta del mio pane alla barbabietola). Ma non tutti sanno quanto sia buona cruda, tagliata sottile in un’insalata #honestlygood come questa, che è fatta invece con pollo, rapa rossa e Parmigiano.

Miso – sono tornata ad essere una grande fan del miso, e non semplicemente della “classica zuppetta” che ti servono, in quantità minime, nei ristoranti giapponesi. La pasta di miso fermentata in modo naturale da soia, oppure riso o orzo è un ingrediente molto versatile in cucina, che non manca mai nel mio frigorifero (tenete lì il barattolo o il sacchetto, dopo averlo aperto). Sceglietela biologica, sino a pochi anni fa era difficile reperirla, oggi invece la si trova facilmente nei negozi di prodotti naturali, nei supermercati dedicati al biologico e anche on line. Per me è la base ideale per un brodo vegetale saporito e sano, che grazie alle sue proprietà diventa un antibiotico naturale. Per combattere le malattie da raffreddamento rinforzando le proprie difese immunitarie, ma soprattutto per avere a portata di mano un prodotto sano e molto buono che prepara un brodo (o una glassa) pronta all’istante.
Per me il miso è la base del ramen – il brodo giapponese con noodles che sta diffondendosi sempre di più anche qui da noi. Qui trovate la mia ricetta per un ramen con uovo facile e molto veloce, che potete servire come piatto unico durante la settimana, o come pranzo veloce.

 

Carciofi – se c’è una verdura che ha stile, penso sia proprio in carciofo. È elegante in molte preparazioni, e ha davvero un sapore inconfondibile, reso speciale dalla sua consistenza un po’ fibrosa, dalla caratteristica nota amara che contraddistingue il suo retrogusto, e dalla fresca croccantezza dei suoi cuori acquistati freschi nella stagione giusta. Il solo vederli, lunghi e spinosi, sul banco dell’ortolano, mi fa venire voglia di cucinarli. Se aggiungiamo il fatto che sono un ingrediente in grado di aiutare il fegato a depurarsi e che hanno un buon numero di sostanze benefiche al loro interno, non c’è più scusa per lasciarli lì. Comperate quelli interi (quelli già tagliati e puliti, lo so, sono più pratici, ma decisamente più vecchi). Pulirli non è poi così difficile: si parte staccando le foglie esterne, pelando il gambo (non buttatelo, è il più buono!) e poi tagliando la testa con le spine e sfogliando il cuore per eliminare la parte più dura. Come mangiarli? Crudi, in insalata o pinzimonio, per beneficiare al massimo delle loro proprietà antiossidanti. Ma anche cotti al forno, per servirli come contorno, oppure come condimento per la pasta. Provate la mia ricetta #honestlygood dei tagliolini integrali ai carciofi.

 

Melagrana – La adoro per il suo colore, per il suo gusto acidulo e per la grande eleganza che sa dare ai piatti, ma la utilizzo anche perché fa bene. Il suo succo aiuta in cuore a funzionare in modo corretto e il corpo a combattere i radicali liberi. La sua storia è affascinante: la leggenda narra che l’albero di melograno nacque dal sangue di Bacco, turbato dall’amore per Venere. Nell’antichità si utilizzano i suoi rami per intrecciare ghirlande da donare alle novelle spose, come augurio di fecondità. Oggi il frutto del melograno è un elemento decorativo che contraddistingue le feste e che – con il suo colore scarlatto – dà allegria alla tavola. Anche se è più comodo comperare le vaschette con i chicchi già sgranati, prendete il frutto intero e – per far cadere fuori i chicchi – tagliatelo a metà, poi prendete il mezzo frutto nella mano sinistra e ponetelo sopra una grande ciotola. Facendo attenzione a non colpirvi, usate un mestolo di legno per colpire la calotta del frutto con forza su tutta la superficie: i chicchi cadranno staccandosi direttamente nella ciotola. Questa è una delle mie ricette preferite: polpo con melagrana, ma anche il pollo con champignon e melagrana è molto buono e super facile da fare. Per i dolci, in questa stagione non ho dubbi: la torta ottomana di Good Food, con i chicchi di melagrana accanto.

 

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25 commenti

Simonetta |

Ciao Csaba, ho acquistato la farina di semi di lino per fare il tuo pane. Ci ho provato due volte, ma mi è uscito un pane duro, immangiabile. Di solito me la cavo bene con i lievitati. Hai qualche altra ricetta dove poterla utilizzare?

gisella |

Buona sera Csaba, stavo rileggendo alcune pagine di Honestly good perchè cercavo una ricetta per i cachi persimon e in memoria avevo qualcosa….. infatti trovato! Ma mi chiedevo si possono utilizzare anche in una torta o per un dolce? Magari dopo averli frullati come si fa per la polpa di zucca? Hai qualche suggerimento? A proposito mi manca la cake of the month…. magari con i cachi? Un abbraccio😉😘

Luisa-mamilu |

Ciao Csaba ho preparato il tuo pane con i semi di lino tempo fa…ma la farina non mi pare di averla ancora vista. Per gli altri ingredienti, il miso lo avevo scoperto grazie a te e adoro la zuppa che faccio anche a casa, devo provare con i noodles. I carciofi li adoro in tutte le salse ed il mio papi ha una pianta in giardino solo a livello ornamentale …e d’estate fa dei “fiori” (sono poi ciuffetti :D) color lavanda bellissimi… la barbabietola la prendo in versione sia cotta (con il succo ho realizzato anche un bel pane fucsia) che cruda, da cuocere poi al forno o in padella. Una volta ho realizzato una sorta di curry visto su un libro di una foodwriter americana, buono e saporito. La melagrana la adoro abbinata in insalata con finocchi e arance oppure con i pomodori, come in una tua ricetta di Celebrate in Venice…quest’anno il caldo anomalo ha dato pomodori nell’orto del mio papi fino a qualche settimana fa. Non vedo l’ora di provare le ricette del nuovo libro ;). Buona serata e grazie per i tanti suggerimenti che ci dai. Luisa

csaba |

Cara Luisa, grazie molte per il tuo bel contributo al blog. Il succo di barbabietola macchia ma in effetti è un ottimo colorante naturale! Fai i complimenti a tuo papà per i fiori del carciofo, li ho visti poche volte da vivo e sono molto belli. A presto e… keep cooking!

rosanna abbate |

Che meraviglia le tue ricette ed il tuo stile ! Mia figlia Francesca di 6 anni ti adora!

csaba |

Un saluto speciale alla piccola Francesca!

Lalla |

Adoro i carciofi! E credo proprio che proverò la ricetta dei tagliolini integrali, visto che ho la macchinetta per farli in casa…
Mentre la farina di semi di lino devo cercarla…. proverò in un’ erboristeria molto fornita in città.
La melagrana mi piace tantissimo, acidula al punto giusto, rosso fuoco, che se la spremi vicino a un bel muro bianco (come ho fatto io) hai pure il piacere di cambiare colore alla stanza a costo zero! 😀

Marina N |

Ciao Lalla ho appena frullato la crema di barbabietola e…tavolo a pois!😝

Silvia |

È successo anche a me Lalla!!!! Ho sporcato il muro…e pure le tende bianche…e la tovaglia …ecco…❇️ … la farina di semi di lino invece la trovi da Natura sì!

Lalla |

Nooo, Silvia le tende!!! Sei riuscita a pulirle? (Grazie per l’info!)
Ragazze, devono tenerci alla larga dai frutti rossi! 😀 😀

Silvia |

Si Lalla, per fortuna sono riuscita a pulire tutto….muro compreso…con del cotone idrofilo e poca candeggina… Che disastro… però non demordo, fanno bene e i miei genitori ne hanno un bell’ albero, ora anche i cachi, ma quelli non schizzano perlomeno!

csaba |

Cara Lalla, la farina di semi lino puoi acquyistarla anche on line, se vuoi. ne esistono diverse marche. Mi raccomando, sceglila biologica, è meglio. Vedrai che cambia davvero sia il sapore che la consistenza del pane. E, ovviamente, il colore! Complimenti per il quadro di arte moderna alla melagrana 🙂 Mi hai fatto sorridere.

Lalla |

Ahaha, si in effetti non è da tutti avere un Pollock in casa, in cucina poi! 😀
Questa farina di semi di lino mi ispira sempre di più……

Maria Luisa Mottola |

Buon pomeriggio cara Csaba, per me non esiste pranzo o cena se non c’è verdura! Amo i colori ed i profumi delle stagioni, i carciofi, la zucca, i legumi fanno parte della mia tavola autunnale, nel mio piccolo orticello, proprio questa mattina ho raccolto broccolo ed insalata scarola! Le zuppe fanno da padrona in queste giornate, dove le temperature sono piuttosto rigide! Per quanto riguarda la frutta mi piacciono le spremute di agrumi e trovo delizioso il melograno che abbinerò alla tua meravigliosa ricetta! Grazie sempre per i tuoi preziosi suggerimenti e per il tuo libro” Honestly Good”, che per me è fonte di ispirazione! Un abbraccio affettuoso, sono felicissima di aver fatto la tua conoscenza!

csaba |

Cara Maria Luisa, grazie molte per le tue belle parole. Che bello avere l’orto! io purtroppo posso provare questa sensazione solo in estate, a casa della mia mamma. Sono felice che Honestly Good ti sia piaciuto! Buona cucina

gisella |

I carciofi sono la verdura preferita di mio marito ed assieme alle clementine dichiarano l’arrivo della stagione fredda. La barbabietola cotta la condisco unendola ad un pochino di cumino. La assaggiai così parecchi anni fa in Egitto e quindi divenne quasi “abitudine” in casa nostra. Gli altri alimenti ci sono ad eccezione del miso….. beh lo cercherò e ti saprò dire 😉

csaba |

Cara Gisella, secondo me il miso ti piacerà. Vedrai. E l’anno prossimo in Sardegna farai fregola in brodo di miso con le vongole, per le serate fresche… Barbabietola e cumino mi sembra un ottimo abbinamento. Brava!

gisella |

ok ricetta perfetta per il mare…. passerai ad assaggiare? …. Mi piacerebbe un sacco 😬

Dalila |

Zuppa di legumi, farro, crema di zucca, arance,frutta secca e farina integrale per le mie crostate…ecco il menu’ che riscalda il mio Autunno ❤

Paola |

Il pollo con champignon è ormai un mio classico. Grazie per le belle ricette.

csaba |

Anche a me piace molto Paola, e poi è facilissimo da fare!

Joanna |

Barbarossa è la regina della cucina polacca. Barszcz, insalate, per Pasqua obbligatoria cotta, grattugiata fine e servita con una goccia di aceto e i semi di cumino. Io la preparo anche al forno mescolandola con la cipolla rossa, olio, salsa di soia e foglie d’alloro. Carciofi nella…zuppa. Una meraviglia. P.S. Vorrei segnalare un errore “l’anno sempre mangiata cotta”.

csaba |

Cara Joanna – ho corretto l’errore, grazie molte per la segnalazione. Sì, i carciofi nella zuppa sono una meraviglia.

Marina N |

Finalmente ho trovato la barbabietola rossa cruda per poter sperimentare le ricette del tuo nuovo libro! Non è stato facile , o mi proponevano quelle già cotte o addirittura la rapa! Poi nella mia erboristeria di fiducia l’ho trovata…non nascondo che avevo perso ogni speranza! I carciofi li adoro cucinati in ogni modo anche semplicemente saltati appena in padella con aglio olio e prezzemolo.

csaba |

Ciao Marina, sì in effetti rapa e barbabietola vengono spesso considerate una la sostituta dell’altra… ma al mercato di questi tempi si trova. Almeno da me a Milano! E dal mio ortolano, Pietro, che la vende spesso.