E’ tempo di rientri estivi dalle ferie. Ogni giorno qualcuno mi parla con malinconia delle vacanze finite, e della prospettiva – poco allettante – di ritornare al lavoro e alla routine quotidiana. Quando mi viene chiesto se torno volentieri al lavoro e dico di sì, mi sembra quasi di dover arrossire. Perché la faccia di chi ho davanti (o la voce, se siamo al telefono) si “interrompe” e mi sento quasi inadeguata.
Certo, le vacanze sono una condizione mentale (e anche fisica) meravigliosa e a volte vorresti davvero che non finissero mai. Ma ho il sospetto che sia così perché durano poco, e ti lasciano un po’ la voglia di provarle di nuovo. Proprio come quando finisce il tuo piatto preferito e, anche se ci fai la scarpetta nel sugo, ti resta un po’ la voglia di mangiarne ancora un po’.
La verità è che amo il mio lavoro e non riesco (anzi, non voglio) negarlo o celarlo. Con un po’ di pazienza, molta tenacia e un pizzico di fortuna sono riuscita a fare il lavoro che avrei sempre voluto fare: scrivere e cucinare. Sapevo che era ciò che desideravo sin dall’età di sedici anni, ma ce ne sono voluti più o meno altrettanti affinché potesse diventare realtà. Da allora, credo di non aver smesso praticamente mai di lavorare, in un certo senso, perché le vacanze sono riposo per il corpo, ma producono nella mente un turbinio di idee nuove che – alimentate dallo scorrere lento delle giornate – devono essere tenute a freno per non prendere il sopravvento. Il lavoro durante le vacanze è diverso: non è fatto di scadenze e di routine, ma di grandi progetti e di pianificazione. Ciò che mi piace oltre ogni cosa nel mio lavoro è che mi dà la possibilità di esprimere me stessa all’infinito, in un progetto creativo in continua evoluzione, che si mescola con la mia vita cancellando il confine tra lavoro e svago, e segnando invece quello di una crescita che è al tempo stesso del corpo e della mente. Amo scrivere la mattina presto, e cucinare la notte quando gli altri dormono. Pensare ogni istante della mia giornata a ciò che di buono potrò incontrare sulla mia strada, e trovare le parole giuste per descriverlo. Sono immensamente grata per questo, e perché amare il lavoro che svolgo mi fa sembrare meno pesante non solo la giornata, ma la vita stessa. Adoro l’idea di poter leggere il mio giornale preferito e di trovarci dentro spunti creativi che mi daranno energia da bruciare con la mene, così come lavorare ad un progetto e al tempo stesso recuperare forze per il mio benessere. Iniziare ogni giornata con un pensiero, poter mettere le mani in pasta e i polpastrelli sulla tastiera, e terminare immancabilmente con un bon appétit!