Ho amato questo libro sin dal giorno in cui è arrivato sulla mia scrivania. A parte il titolo, e la copertina – che è piena di deliziose preparazioni – ho amato le ricette che contiene in modo praticamente incondizionato. Mi sono sembrate subito ricette che, in qualche modo, fossero familiari, e che potessero darmi una lenta ma profonda soddisfazione nella preparazione e poi nella consumazione.
Il libro è lì da più di un anno (è uscito nel 2015 in Australia per la prima volta) e da allora ho fatto diverse delle ricette che contiene: alcune davvero facili, altre meno.
Non è il classico libro di pasticceria – all’inizio pensavo che lo fosse, ma ho fatto abbastanza in fretta a ricredermi. “The cook and baker” (Murdoch Books) è la storia affascinante di due persone (Cherie Bevan e Tass Tauroa) che hanno avuto un’idea di successo, e la straordinaria capacità di renderla reale e funzionante. Il loro locale a Sydney, The Cook and Baker (da cui è stato preso il titolo del libro) è una moderna ed elegante caffetteria bistro, che si occupa anche di catering. Ci lavorano più di una dozzina di persone che sfornano ogni giorno moltissime e deliziose preparazioni che hanno tutte una cosa in comune: sono ricette classiche, di una volta, rese più contemporanee dal tocco di Cherie (the cook, la cuoca) e Tass (the baker, il fornaio).
L’idea alla base del libro è semplicemente condividere le ricette dei dolci di una volta, quelli che si mangiavano per sentirsi bene, non quelli che ti facevano sentire in colpa (come oggi troppo spesso facciamo). Regalarsi il piacere di un dolce fatto in casa è tutto tranne un peccato da scontare con un giorno di dieta: mettete le mani in pasta, concedetevi un week end con qualche strappo alla regola senza neanche pensarci troppo, poi tornate al cibo sano. Ecco, l’idea che mi ha convinto a trarre dalle pagine di questo libro la cake of the month di gennaio – i classici “buns” dolci e appiccicosi che molti chiamano “hot cross buns” è proprio questa: eliminare i sensi di colpa. Mangiare con felicità. Essere consapevoli. Ma andiamo in ordine.
Cherie e Tess sono entrambi neozelandesi con due trascorsi di vita davvero differenti. Cherie ha lasciato la scuola a 14 anni per iscriversi ad un corso di cucina professionale e tre anni dopo (a 17 anni) era già a capo della sua cucina in una caffetteria con catering. Tass ha iniziato a cucinare per i ricevimenti del villaggio dal quale proviene in Nuova Zelanda – matrimoni , compleanni o funerali che richiedevano cibo e pasticceria per oltre 100 persone, tutto fatto in casa.
Le vite diverse di queste due persone si sono incrociate professionalmente nel 1994: Tess ha appena terminato il servizio in marina e risponde all’annuncio di Cherie, che cerca un cuoco per il suo bistrot. Più di vent’anni dopo, sono ancora in cucina insieme.
I loro dolci (e le ricette salate) sono preparazioni ispirate dagli stessi principi: cibo vero, cucinato in modo semplice e sano (ok, questa è mia, ma la cedo volentieri a loro perché la meritano). Tutti i loro ingredienti sono fatti in casa (il più possibile) e locali, consumati in stagione, biologici il più possibile. Cosa c’è di meglio di un dolce buono, seducente, appena sfornato e fatto con ingredienti freschi e sani, secondo la vera tradizione? Io mi immagino i quaderni scritti a mano dalle nonne di questi due coraggiosi imprenditori. Intanto mangio uno dei buns sfornati stamattina. Chi è senza peccato, scagli davvero la prima pietra. Io vado a farmi un thé…
Ah, dimenticavo. La ricetta è qui: Hot Cross Buns.