Dopo una settimana passata a veder cucinare gli altri (sul set di Cuochi & Fiamme) devo dire che il desiderio di entrare nella mia cucina e mettermi il grembiule è davvero intenso. Ho voglia di annusare, toccare, tagliare e assaggiare il cibo fresco che questa stagione porta con sé. Di prepararlo e servirlo in un bel piatto, per la mia famiglia.
Da due settimane inizio la mattina con un trasferimento in auto che mi porta sul set alle 7:30. Attraversiamo Roma e, un po’ assonnata, ma troppo curiosa per chiudere gli occhi e lasciarmi portare e basta, osservo la capitale svegliarsi, la gente orbitare intorno alle edicole e acquistare il giornale, entrare e uscire dal bar, godersi il primo sole della stagione aspettando magari l’autobus per andare al lavoro. Poi l’auto lascia la strada principale e scende verso Prima Porta e subito si incontra un angolo vivace e popolare, con bei banchi di frutta e verdura che iniziano a esporre i prodotti della terza stagione (l’estate, secondo Csaba Five Seasons, se non sapete di cosa si tratta, leggete qui). Mi verrebbe voglia di scendere e di mescolarmi alle donne che allestiscono i banchi, ma l’auto procede e dopo pochi minuti entra dentro il complesso degli studi di La7, e un’altra giornata comincia. Ma stasera sto rientrando a casa e domani cucinerò il pranzo nella mia cucina. Voi cosa farete questo week end?
Le giornate sono più calde – ma l’estate vera è ancora lontana. Non fatevi sedurre dalle angurie che già popolano alcuni supermercati (ma davvero qualcuno ha voglia di cocomero a maggio?). Guardate due volte le pesche (che hanno affrontato una bella trasferta dal Marocco o dalla Spagna per arrivare sin lì) e dedicate qualche minuto in più per capire da dove viene quello che vi stanno proponendo. Comperare locale e stagionale è la mia prima regola – qualche strappo (sempre) si può fare: ma la base della cucina deve seguire i tempi della natura, altrimenti ci perdiamo il bello della cucina.
Quindi – cosa cucineremo in queste settimane che separano la fine della primavera dall’inizio dell’estate? Ho qualche idea e vorrei condividerla con voi – ditemi cosa ne pensate…
Io ho voglia di apparecchiare la tavola con colori chiari (verde pistacchio e rosa antico sono la mia idea al momento) e di metterci un vaso di peonie bianche al centro. Preparare un dolce a base di ciliegie, ma anche semplicemente servire queste deliziose sfere rosso rubino come frutta, e utilizzare le uova fresche di questa stagione in cui le galline che razzolano libere a terra trovano un nutrimento più aromatico per fare omelettes deliziose da accompagnare agli asparagi semplicemente bolliti e lasciati croccanti.
Ma andiamo in ordine. Se vi piacciono, in questi giorni trovate gli ultimi asparagi bianchi – i migliori sono quelli di Bassano (e una volta Stefano Scatà in visita a casa mia me ne ha portato un mazzo bello e profumato, che ho apprezzato davvero più di un mazzo di fiori). Sceglieteli intatti, con le punte belle chiuse e cuoceteli in acqua leggermente salata, in piedi in una casseruola apposita. Siccome la parte bassa è più legnosa, in Francia li pelavamo – ed è una cosa che potete fare per renderli anche un po’ più eleganti. Le punte degli asparagi è meglio tenerle fuori dall’acqua (appena 1 centimetro) in modo che siano lambite dall’acqua in ebollizione, ma non sommerse. Se non avete una casseruola per cuocerli in questo modo, sdraiateli in acqua bollente in modo che siano totalmente coperti, ma scolateli davvero al dente. Soprattutto quelli verdi (ma anche i bianchi) vanno passati subito in acqua fredda o messi in una bacinella di acqua e ghiaccio per fermare la cottura e (nel caso dei verdi) fissare il colore. Serviteli semplicemente con delle uova. A me piace l’uovo in camicia. Oppure una maionese fatta in casa. O – in versione #Honestlygood, con limone spremuto fresco, sale in fiocchi, olio extravergine d’oliva. Sono un meraviglioso pranzo, un antipasto corposo, un secondo leggero. Ok, io li mangerei così anche a merenda…
Con le uova fresche, e una farina che sia davvero solo grano macinato senza aggiunta di altri ingredienti superflui, penso che farò della pasta fresca – dei ravioli ripieni di morbido formaggio fresco e tante erbette appena raccolte sul terrazzo sono abbastanza facili da fare, ma sufficientemente sofisticati per placare la mia attuale voglia di cibo caldo, cremoso, aromatico: sinceramente buono. Qui c’è la ricetta che vorrei usare: ravioli ripieni di caprino ed erbe di primavera. Easy – Chic – Good. Non serve altro.
Un posto d’onore sulla tavola della primavera merita la ciliegia. Comperale solo se sono intatte, sode, dal colore brillante. Devono essere “pesanti” rispetto al loro volume e senza grinze. Avere il picciolo attaccato verde, non secco (altrimenti significa che sono vecchie) meglio se con qualche foglia attaccata. Conserva le ciliegie possibilmente fuori dal frigorifero – se le metti in frigorifero tienile in una busta di carta o in un canovaccio pulito e asciutto. Un dolce che faccio spesso con le prime ciligie è il classico clafoutis (è facile, veloce e piace un po’ a tutti). Ma anche l’idea di fare una grande pavlova alle ciliegie (come la Cake of the Month di Csaba 5 Seasons) non mi dispiace. Chi non ha il libro può trovarla qui: Pavlova con ciliegie. Oppure può anche comperare il libro Csaba 5 Seasons 🙂
L’ultimo consiglio: bevete almeno un estratto di frutta e verdura nel week end – due o tre se potete. La vostra pelle prenderà colore, la vostra salute ne trarrà giovamento, le vostre energie saranno ritemprate (soprattutto se limiterete il caffè). Ma alla dipendenza da caffeina (di cui io purtroppo mi sono dovuta disintossicare) parleremo in un prossimo post. Qui c’è una ricetta delle mie. Per ora – auguro a tutte un felice week end. Ai fornelli, a tavola, in compagnia di chi amate.