Buonasera Csaba, la ammiro moltissimo e la seguo dovunque: al sabato in radio, ogni sera in tv, sui libri meravigliosi. Volevo chiederle se il thè bancha può essere utilizzato per questa ricetta. Grazie per la risposta.
1 litro di acqua minerale
1 grande mazzetto di menta fresca
2 cucchiai di foglie di thé sencha
5 cucchiai di zucchero di canna
Il thé, in ogni cultura, è sinonimo di ospitalità, offerto prima o dopo i pasti – praticamente ad ogni ora in molte culture antiche, prima tra tutte quella cinese. Se vuoi eliminare o diminuire lo zucchero fallo senza problemi – ma la versione autentica lo prevede. La teiera marocchina e i bicchierini decorati sono parte essenziale dell’esperienza, a mio avviso!
Il thè marocchino si beve caldo anche quando fuori la temperatura è rovente, consapevoli del fatto che alcune popolazioni scaldano l’interno del corpo con liquidi caldi per sentire abbassare la temperatura all’esterno. All’inizio può sembrare strano, ma devo dire che il rituale è talmente affascinante che ti conquista subito, soprattutto quando lo vivi sul luogo d’origine. Prepararlo a casa è un modo per sentirsi ancora lì, tra le strade brulicanti di gente della Medina.
Scalda l’acqua in un bollitore (o in un pentolino) sino a portarla quasi a ebollizione. Versane un pochino nella teiera per scaldarla, poi buttala. Metti nella teiera le foglie di menta fresca, dopo averle lavate, aggiungi le foglie di thé verde e lo zucchero.
Versa l’acqua calda nella teiera e lascia in infusione per 4 minuti. Versa il thé nei bicchierini e servilo caldo, in estate come in inverno, alzando e abbassando la teiera sul bicchiere, con il tipico gesto marocchino che è parte integrante di questo bellissimo rituale.
QUESTA RICETTA E’ TRATTA DAL LIBRO GOOD FOOD
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