Il caffè deve essere buono, certo, ma anche preparato bene e servito con garbo. Affinché il piacere che la tazzina di espresso può sprigionare sia davvero avvolgente, e che il momento di godimento che procura resti come un ricordo che travalica l’istante, si parte dallo scegliere una miscela di ottima qualità, e dall’avere a disposizione l’attrezzatura giusta per prepararlo. Ma anche la gestualità della preparazione, il modo in cui lo si serve e – soprattutto – il saperlo gustare, sono parte di un rituale importante che è bene conoscere se vuoi che il caffè servito a casa tua sia parte della tua arte del ricevere.
Quelle che seguono sono 5 regole di base che è bene mandare a mente per fare sempre bella figura.
- Il caffè non si serve a tavola
Il caffè viene servito al tavolo al ristorante. A casa lo si serve in salotto e se il pranzo è formale sarà la cameriera o il cameriere a portarlo. Durante un ricevimento informale invece viene servito direttamente dalla padrona di casa. Se la casa contemporanea ha spazi limitati, avrà comunque un divano davanti al quale si posizionerà il vassoio con sopra:
- le tazzine
- la caffettiera
- lo zucchero, in una zuccheriera con il suo cucchiaino
- i cucchiaini in numero pari alle tazzine e possibilmente uguali tra loro
- eventualmente: latte o panna, per accompagnare
- lo zucchero viene aggiunto da chi serve il caffé
È la padrona di casa a informarsi di quanto zucchero desideri ciascun ospite e a riempire quindi ogni tazzina con il caffè e poi con lo zucchero. Porge la tazzina all’ospite, insieme al cucchiaino. Ciascun ospite mescola il proprio caffè e poi appoggia il cucchiaino sul piattino che sorregge la tazza. Terminato il caffè si servono i liquori.
- se si usa la macchina da espresso
Se avete la macchina da espresso il caffè è fatto in cucina, dalla cameriera o dalla padrona di casa, che poi dispone sul vassoio le tazzine già pronte, portandole in salotto poche alla volta. Normalmente 4 – 5 alla volta, per non far freddare il caffè. Se non c’è aiuto nel servizio, può essere utile riscaldare le tazzine tenendole nel forno a 50°C per qualche minuto, in modo da non servire il caffè freddo. La padrona di casa a questo punto aggiunge lo zucchero e passa le tazzine ai propri ospiti, seduta in salotto con loro (non in piedi). Se deve tornare in cucina a fare altri caffè e non ha aiuto, chiede a un’amica speciale di servire il caffè in sua vece, mentre lei prepara le altre e le porta su un secondo vassoio.
- come usare il cucchiaino
Nel porgere la tazza all’ospite, la padrona di casa mette il cucchiaino sul piattino, dal lato del manico, possibilmente alla destra dell’ospite. Chi utilizza il cucchiaino per girare lo zucchero lo farà muovendolo nella tazzina senza sbatterlo e cercando di non fare rumore, procedendo possibilmente dall’alto verso il basso e non girando vorticosamente. Il cucchiaino si poggia sul piattino senza farlo passare prima dalla bocca (questo è davvero un segno di poca educazione). Non lo si usa più, quindi anche utilizzarlo per raccogliere e mangiare lo zucchero rimasto sul fondo della tazzina è considerato un comportamento inappropriato, così come per gustare la schiuma del caffè macchiato.
- come bere il caffé
Nel gustare il proprio caffè l’ospite avrà cura innanzitutto di non fare rumore, e poi di non rovesciare mai la testa all’indietro, per far scendere anche l’ultima goccia. La tazza si prende con la mano destra dal lato del manico (a meno di non esser mancini) con un gesto garbato, avendo cura di non sollevare il mignolo, tenendo il braccio il più possibile vicino al corpo, per non agitare il gomito. Nel fare ciò, si tiene con la mano sinistra il piattino, con sopra il cucchiaino. Se il caffè viene servito a tavola, il piattino resta ovviamente sulla tovaglia.
Infine, per concludere, una nota sulla sequenza dei tempi.
Il caffè si serve al termine del pranzo, quando gli ospiti si alzano dal tavolo per andare a sedersi in salotto, e apre dunque la seconda parte della serata. Terminato il caffè, si sparecchiano le tazzine usando il vassoio e si fanno servire (dalla cameriera o dal padrone di casa) i liquori: Cognac, Sherry, Armagnac, Whisky… secondo le preferenze dei padroni di casa e le disponibilità del bar casalingo. In un piccolo vassoio d’argento – o comunque prezioso – vengono serviti i cioccolatini. Una caraffa con l’acqua e dei bicchieri alti, senza stelo, completano ciò che serve a indicare che la serata volge al termine.
————————————————————————————————–
Nota dell’autore. Questo è un post scritto per vente-privee.
Grazie per la vostra attenzione e i vostri i commenti, sempre benvenuti!