Quando abbiamo scelto questa casa, sette anni fa, i bambini erano piccoli e mio marito e io desideravamo barattare il nostro piccolo ma delizioso attico in Corso Magenta a Milano con qualcosa di più grande e quindi adatto alla famiglia. Là avevamo pochi metri quadrati che ci stavano davvero stretti in quattro, un minuscolo (davvero minuscolo) terrazzino e tutta la movida milanese ai nostri piedi (ma cosa te ne fai, quando hai due figli la cui età sommata non fa che 5?). Così, un giorno, abbiamo preso la decisione di cambiare. E pochi mesi dopo avevamo trovato posto in un quartiere tranquillo, dove ri-mettere radici, almeno per un po’.
Qui, lontano dal centro e con una vista… beh, non proprio uguale 🙂 sognavamo di poter allestire il nostro bel balcone per poter offrire qualche brunch in terrazza ogni tanto, un aperitivo la sera. E così abbiamo fatto, peccato che chi ha costruito questa casa (era stata appena ristrutturata a nuovo) lo abbia fatto come troppo spesso accade, senza curarsi della qualità del lavoro, e così per cinque anni consecutivi la nostra terrazza è stata impraticabile, perché il pavimento perdeva in ogni punto, inondando i nostri vicini al piano sotto, mentre in cucina ci pioveva in testa per via dello stesso problema al piano sopra. Nessuno sembrava in grado di capire perchè e di risolvere. Ponteggi, operai, litigate tra avvocati (che per fortuna, loro lo fanno per lavoro) e cinque anni se ne sono andati così. Adesso, finalmente, sembra che il problema sia risolto e posso cominciare quel progetto di realizzazione di un piccolo angolo con insalata, erbe aromatiche e frutti di bosco, che allieteranno la mia estate. Il mio partner in questa avventura sarà Fiskars, l’azienda finlandese che mi ha fornito gentilmente tutti gli attrezzi che utilizzerò per il lavoro di giardinaggio. E che vedete in queste foto e nelle storie che condividerò durante i lavori.
IL PROGETTO
Stiamo progettando un giardino sul tetto – perchè questo è in effetti ciò che abbiamo, un lastrico solare vuoto, che dobbiamo, per così dire, personalizzare. Abbiamo cominciato domenica tutti e quattro insieme: mio marito ed io, con l’aiuto di Dodo e Lilly e lo zampino della nostra gatta, ovviamente curiosa del grande trambusto pomeridiano [a proposito, su Instagram potete vedere nelle Storie la famiglia al lavoro].
Primo passo: rimuovere quello che non è (purtroppo) sopravvissuto alla gelata invernale: una pianta di rose, il nostro piccolo susino. Alcune erbe piantate nelle cassette. Poi alloggiare meglio i due limoni, rinvasandoli in vasi più ampi, in terracotta. Sistemare le erbe aromatiche che ho acquistato in vasetti da Pietro dentro delle casette di legno, dove possano affondare le radici nella terra e aggrapparvisi sino a crescere alte e piene di magiche virtù antiossidanti da far passare direttamente dal giardino al piatto.
Il secondo passo sarà in stallare una tenda che possa dare un po’ di ombra al vecchio tavolo di legno acquistato dodici anni fa in Belgio. Per tanto tempo è stato lui a farmi da scrivania, ma adesso diventerà un tavolo da pranzo per la terrazza. E non ne vedo l’ora.
Il terzo passo: la semina di insalata e piccoli ortaggi o frutta (la parte più difficile) e l’arredo con i fiori. Spero che riusciremo a terminare entro maggio, per poter dare un brunch il 2 giugno e inaugurare così questo nuovo angolo verde che ho tanto aspettato e sognato.
GLI ATTREZZI GIUSTI
Detto, fatto – prendere la decisione è stato facile, poi mi sono dovuta confrontare con le mie scarse quanto ben note “incapacità” in fatto di giardinaggio. Così, parlando con un’amica che fa la PR, mi è stata suggerita l’idea di imbarcarmi in questa sfida insieme a qualcuno che potesse darmi il supporto di cui ho bisogno. È stato così che ho conosciuto Fiskars, un’azienda che è nota a tutti per le sue forbici arancioni (insostituibili, vero?) ma anche produttrice di attrezzi da giardinaggio che ho trovato perfetti per le mie esigenze. Sono decisamente robusti, ma anche leggeri. Hanno un bel design, ma soprattutto sono facili da usare anche per chi, come me, non è esperto.
Durante la mia visita al loro show room poco fuori Milano ho scelto quello che mi sembrava potesse servirmi per questa prima parte: trapiantatore, sarchiello, forbici da potatura, tridente, rastrello, ma anche una fantastica scopa per le foglie (di cui il mio balcone è invaso, sempre dal piano superiore) e un sacco in tela super chic per raccogliere tutto. E poi le cesoie per le siepi, che ci saranno utili appena la siepe inizierà ad aver bisogno di una potatina, e un troncarami, che mio marito ha già messo in uso.
BASILICO ROSSO, MAGGIORANA, ANETO E SALVIA…
La prima cosa che pianterò sono, ovviamente, le erbe aromatiche. I motivi sono due: intanto sono facili sia da coltivare e in terra crescono decisamente meglio che nei vasetti (di plastica) dentro i quali di solito si acquistano. In aggiunta, posso scegliere anche qualche varietà particolare, come il basilico viola, e so per certo che daranno alla mia cucina quel tocco in più che distingue un piatto banale da un piatto speciale. Sul terrazzo ho due grandi piante di alloro, che faranno da sfondo all’angolo delle erbe aromatiche e che forniranno una dei 4 ingredienti base per il francese “bouquet garni”. Sapete di che cosa si tratta? È il mazzetto di erbe aromatiche più usato in Francia, quando studiavo a Le Cordon Bleu a Parigi ne facevamo moltissimi, per profumare il brodo, certo, ma anche per il pesce. Farlo è molto semplice: basta prendere una foglia di porro (di quelle esterne) e lavarla, poi tagliarla in una misura di circa 10 cm di altezza. Questa foglia sarà il vostro pacchetto, almeno così mi hanno insegnato a scuola, anche se molti oggi usano una garza.
Dentro si mettono 2 foglie di alloro, 3-4 gambi di prezzemolo (il gambo dà molto più profumo rispetto alle foglie) 2-3 rametti di timo fresco o secco e 3 grani di pepe nero. Si chiude tutto con uno spago e si usa (al termine va buttato, non si può riutilizzare).
Ai piedi delle piante di alloro sistemerò delle cassette di legno foderate come mi ha insegnato a fare il mio amico Alberto di Bohem (il suo angolo di paradiso si trova a Sarnico, in provincia di Brescia, e si chiama “La Stazione” se vi va di andarlo a trovare andate a nome mio). Dentro ci andranno sicuramente origano, menta, erba cipollina, dragoncello, maggiorana, salvia, prezzemolo, basilico e coriandolo.
Voi cosa coltivate sul vostro terrazzo? O in giardino? Datemi qualche consiglio! Io contraccambierò con ricette che utilizzano le erbe fresche. Qui trovate invece il mio articolo sulle virtù benefiche di queste erbe fresche deliziose.
NOTA
Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Fiskars.
I vostri commenti sono sempre i benvenuti. Se volete maggiori informazioni sui loro prodotti vi invito a consultare il sito www.fiskars.it