Lo ammetto: c’è stato un lungo periodo della mia vita in cui ho bevuto semplicemente acqua del rubinetto. Ero ragazza, vivevo in una zona che aveva un’acqua sufficientemente buona, non mi ponevo la questione. Tutto qui. Non avevo ancora sviluppato un palato in grado di percepirne il sapore. Il gusto e la leggerezza dell’acqua sono arrivate più tardi nella mia vita. Non avevo ancora capito che l’acqua ha un ruolo fondamentale per la salute del nostro organismo, e che non tutta l’acqua è buona allo stesso modo, al palato come per la salute. In una sola frase: non avevo capito che non tutta l’acqua è uguale. Anzi, è un mondo ampio e ricco di sfumature.
A diciannove anni mi sono trasferita per un breve periodo in Giappone, e qui l’acqua minerale ricopriva davvero il ruolo di status-symbol. Le ragazze all’università sfoggiavano bottigliette come fossero profumi francesi. Si trattava invece di acqua minerale in formato 300 ml, praticamente da passeggio. Le etichette, tutte bellissime, avevano colori diversi che cambiavano anche con la stagione. Da noi in Italia non c’era nulla di tutto questo (eravamo all’inizio degli anni ‘90).
Rientrata casa, ho continuato a bere acqua minerale in bottiglia. Avevo imparato a distinguere il sapore dell’acqua e avevo conosciuto le “carte dell’acqua” – veri e propri menù (come le carte del vino) che a Tokyo si trovavano nelle caffetterie chic. L’acqua minerale iniziò così ad essere scelta in base a molti criteri: il gusto, la leggerezza, il grado di mineralizzazione, la qualità ovviamente e anche l’eleganza della bottiglia. Un tempo trovarla nel vetro era più semplice. Oggi la plastica impera e nella grande distribuzione le acque minerali nel vetro sono quasi assenti. Troppo scomodo da gestire, il vetro, ci dicono. Ma siamo sicuri?
Se vado indietro con la memoria, mi ricordo che quando ero bambina mia mamma portava al supermercato il cestello dell’acqua con il vetro a rendere. Lasciavamo le bottiglie vuote e prendevamo le piene. Nulla di più semplice. Non occorreva essere ricchi per poterselo permettere (di certo, noi non lo eravamo). Oggi questo servizio i supermercati non lo offrono più. Perché? Logistica globale, vi risponderebbero, se lo chiedeste.
Più avanti nel tempo, trasferitami nel sud della Francia, ho iniziato a utilizzare l’acqua minerale a basso residuo fisso per fare anche il thé, che è a tutt’oggi una mia grande passione. Avevo imparato negli anni che un ottimo thé può diventare cattivo se si usa un’acqua troppo pesante per l’infusione. Alla ricerca di acque minerali con un basso residuo fisso, quelle nella plastica erano sempre più facili da reperire. Mi sono adattata. Sino al momento in cui ho deciso di smettere, perché non sopportavo più l’idea di contribuire alla produzione di un materiale che detesto. Se volete impegnarvi con me in questa lotta al #noplastic sappiate che non è mai troppo tardi per iniziare. E che eliminare la plastica in cucina è essenziale.
La mia scelta: il vetro, a domicilio.
Ho sempre pensato che farsi portare l’acqua a domicilio fosse molto costoso. In effetti, mi sono dovuta ricredere. Ma è stato un incontro professionale quello che mi ha fatto capire che stavo sbagliando seguendo una convinzione prima di fondamento: quello con Valverde, un’azienda italiana che imbottiglia (solo nel vetro) acqua minerale di sorgente, minimamente mineralizzata e quindi leggerissima. Non l’avevo mai bevuta, devo ammetterlo, ma mi è stata offerta e ne ho potuto assaggiare il sapore. Mi è piaciuto molto. Tuttavia a sedurmi, insieme al sapore leggero e al gusto cristallino di quest’acqua, è stata anche la bottiglia: così bella da poter andare in tavola, anche a casa, senza necessità di essere travasata in una caraffa.
L’acqua Valverde è entrata così in casa mia per lavoro, ma ci è restata per scelta. Mi piace l’idea che sia un’acqua di sorgente che possa aiutare il mio corpo a invecchiare meglio (ha un pH 6,3, leggermente acido, che la rende simile all’acqua intracellulare). Ha un residuo fisso molto basso (solo 38,8 mg/l) e quindi è perfetta per la mia salute, non solo per fare un ottimo thé. Ha un buon equilibrio minerale (calcio, magnesio e sodio) ed è quindi ideale come acqua in grado di idratare il corpo e dare al tempo stesso un corretto apporto di sostanze minerali al nostro organismo.
Nasce ai piedi del Monte Rosa, quindi è italiana. Viene imbottigliata solo nel vetro e distribuita a domicilio casa per casa (con un virtuoso sistema circolare di riutilizzo dei vuoti). Una volta alla settimana arrivano le bottiglie piene e se ne vanno quelle vuote. Il sistema è modulabile su abbonamento e non ha un costo molto più elevato rispetto a quello che pagavo prima al supermercato per l’acqua nella plastica. Ma la comodità è molto diverse (ovviamente) e l’idea di non contribuire più all’uso della plastica per l’acqua mi rende molto contenta del mio gesto.
Per voi: 1 tavola per ogni stagione, 3 tipi di acqua Valverde
È nato così un progetto di cui sono molto felice di mettervi a conoscenza. Acqua Valverde mi ha commissionato la realizzazione di 5 tavole di stile, una per ogni stagione: primavera, estate, autunno, inverno e Natale. Le preparerò secondo il mio gusto e le posterò qui sul sito, corredate dalle bellissime fotografie di Stefania Giorgi, con la quale avrò il piacere di lavorare per questo progetto. Tavola per tavola, vi racconterò anche di più sulle diverse tipologie di acqua minerale Valverde. Forse l’avrete vista al ristorante, sicuramente la vedrete in questo salotto virtuale nei prossimi mesi. Non la trovate invece nei supermercati, perché l’acqua Valverde arriva solo a domicilio.
Volete saperne di più? Intanto potete navigare il sito www.valverdewater.com
Nella gallery fotografica di questo post trovate invece le immagini che abbiamo realizzato a Milano, nella glass housedi Raw, che è ormai diventata uno dei miei luoghi del cuore, e che ho scelto per iniziare a parlarvi di questo nuovo progetto.
Il prossimo appuntamento? La tavola della primavera. Tovaglia, piatti, posate e regole di stile affinché celebri in modo degno la stagione della rinascita (#comingsoon ad aprile).