12 Aprile 2019

LA MIA TAVOLA PER LA PRIMAVERA

Azzurro spento, rosa e verde – sono questi i colori per la mia tavola della primavera, che punta tutto su un centrotavola creato con tanti piccoli pezzi spaiati tra loro giocati su altezze diverse, per creare una terza dimensione: la verticalità.
42 commenti

È indubbio che appena aprile gira sul calendario la tavola senta il bisogno di alleggerirsi nei colori. Di solito è più facile puntare sul verde e lasciare che siano i tessuti a giocare il ruolo del cambiamento nella stagione, ma io non sono mai stata una grande fan delle tovaglie a fiori (per quanto, lo ammetto, nel mio armadio se ne possano trovare un paio). Così, per creare la mia tavola di primavera ho cercato ispirazione altrove, e l’ho trovata non tanto in un colore, ma nella texture del lino stropicciato.

Lo so – qualcuno avrà già alzato il sopracciglio. Stropicciato? Hai detto proprio stropicciato? Ma se passi in rassegna le tavole (a Cortesie per gli Ospiti, nda) con il cruccio e la lente di ingrandimento!
Sì, esatto. Ho detto lino stropicciato. Un tessuto che nel mio armadio delle tovaglie ha un ripiano a sé, accanto a quello che ospita le tovaglie di cotone e di lino, ma anche di fiandra, che vanno invece stirate alla perfezione.

Ma veniamo a questa novità, se così vogliamo chiamarla.
Adoro il lino, in tutte le sue forme. E quello stropicciato, che non si stira, ma va lavato e poi “gonfiato” nell’asciugatrice, ha scavato un solco nella mia vita di recente. Non per praticità (non si stira, certo, ma se non avete l’asciugatrice dovete fare come me, che lo lavo in casa e poi vado a gonfiarlo alla lavanderia a gettoni accanto alla scuola di mia figlia). L’ho scelto per la sua bellezza dal profilo basso, che lo sta facendo diventare di tendenza. E l’ho abbinato a posate vintage, piatti decorati in modo diverso, e tantissimi fiori, che creano un centrotavola verticale ai bordi del quale ho inserito le bellissime bottiglie Valverde, che sono le protagoniste di questo progetto.

Come realizzare la mia tavola, informale & elegante
Perché questa tavola si definisce informale? Perché ha uno stile leggero, che punta sull’assenza di una tovaglia inamidata alla perfezione, del sottopiatto, del doppio calice, delle posate “da grandi occasioni”. Il punto focale è il centro tavola realizzato con tanti fiori diversi in contenitori diversi, che creano una verticalità all’interno della quale si armonizza perfettamente la bottiglia di acqua Valverde – un vero oggetto di design (non solo perché è disegnata da Matteo Thun).

Che cosa ne definisce l’eleganza? L’accostamento dei colori, sapientemente scelto per dare una pluralità cromatica che riempie la vista, ma senza esagerare con toni troppo forti. E poi la presenza di diversi materiali, tutti apparentemente semplici (lino, acciaio, vetro, ceramica) ma al tempo stesso ricercati. La geometria rigorosa dell’apparecchiatura, con ogni cosa al suo posto, che è resa elegante e leggera dall’accostamento di forme diverse, che però si armonizzano tra loro.

Mix & Match accennato
Quello che vedete nella foto è un esempio di mix & match appena accennato. I piatti hanno un disegno differente (ma giocano sulla stessa cromia) e i bicchieri appartengono a due servizi diversi. Il piattino del pane è a sé. Ma tutto funziona insieme in uno studiato gioco di accostamenti.
Al posto delle brocche con l’acqua, metto direttamente in tavola la bottiglia, che in questo contesto si inserisce in modo naturale, senza sforzo, nei suoi tre colori: azzurra (per la minerale naturale), rosa (per la frizzante) e verde (per la moderatamanete frizzante). Ciascuno può scegliere quella che più gradisce.
Ho scelto una tavola quadrata, una forma che a me piace molto, e che consente di accomodare in modo conviviale 6 persone (anche 8, ma un po’ più strette se il lato del tavolo è 130 cm come questo). Per prepararla, ho apparecchiato 4 posti tavola che si fronteggiano a 2 a 2 su un lato (quello laterale) e 2 posti tavola che si inseriscono singolarmente, fronteggiandosi, sul lato frontale.

Ogni posto tavola è formato da: piatto steso + piatto da antipasto (usate quello da dessert) + una fondina (che nella foto non si vede). Non ho volutamente messo il sottopiatto, ma ho aggiunto il piattino del pane, a forma di foglia (va messo sulla sinistra).
Le posate sono in acciaio satinato: 2 forchette (a sinistra) e 1 coltello (a destra) indicano che ci sarà un primo e un secondo. Manca la posata da dolce, che porterò insieme al dessert: una coppa con dentro una mousse che arriverà direttamente sul piattino da dolce con sopra il cucchiaio da dolce accanto – e niente tovagliolino sotto! Mi raccomando.

 

I fiori
Punto focale della mia tavola, i bellissimi fiori freschi che sono stati preparati per l’occasione da Alberto e Ulrika, proprietari di un luogo delizioso che si chiama Bohem La Stazione e si trova a Paratico (Brescia). La loro arte nello scegliere i fiori e nel decorare ogni anglo della casa parla da sola – sulla mia tavola hanno utilizzato: peonie, tulipani Queens Land, il Viburno Opolus e il Clemathis, la bellissima Rosa Khela e il romantico Bellis. Se volete andarli a trovare, scoprirete un luogo incantato che è al tempo stesso una boutique di fiori e un bistro, dove potete pranzare, cenare, prendere un aperitivo o anche fare colazione al mattino. E acquistare tantissimi oggetti curiosi (che vi lascio intravedere nelle immagini del servizio, alle spalle della tavola) ma anche i piattini del pane a forma di foglia che ho usato per la mia tavola. Mi raccomando, prenotate se volete provare il ristorante! E dite che vi mando io (il telefono è: 035 4261001).

 

Shop The list
Volete preparare una tavola come la mia? Queste sono le mie scelte.
Tovaglia in lino stropicciato, con tovaglioli abbinati, color Light Blue di Once Milano.
Piatti bianchi con decori verdi e grigi, è il modello Sanctuary di Christopher Vine (un designer australiano). In Italia li distribuisce Livellara.
Posate in acciaio satinato vintage (le mie preferite al momento): è il modello Brick Lane di KNIndustrie.
Bicchieri: tumbler della linea Quaderni (modello righe) di KNIndustrie. E calice il vino di Bohem La Stazione.
Piattini per il pane a forma di foglia: di Bohem La Stazione.

 

L’ACQUA SULLA MIA TAVOLA
Questo progetto è realizzato in collaborazione con Valverde, un’azienda italiana che imbottiglia (solo nel vetro) acqua minerale di sorgente, minimamente mineralizzata e quindi leggerissima. È  l’acqua che bevo a casa da qualche tempo e che potete scegliere anche voi, magari per le occasioni speciali. Non la trovate invece nei supermercati, perché l’acqua Valverde arriva solo a domicilio. Volete saperne di più? Potete leggere il mio precedente post “l’acqua a domicilio, come una volta” oppure navigare il sito www.valverdewater.com

 

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42 commenti

Elisa |

Salve, intato complimenti per tutto… Io sono allergica ai fiori. Infatti il mio bouquet per il matrimonio era di stoffa. Cosa utilizzo per centrotavola??? Spero di ricevere risposta, grazie e buon lavoro.

Nara |

Cara Csaba, la seguo sempre in tv e adesso ho scoperto il suo blog dove da poco mi sono iscritta. Leggendo i suoi libri e vedendola nella trasmissione ,mi è nata la passione per la bella tavola fatta di oggetti ricercati e non , ma sempre di buon gusto! Ho rispolverato vecchi servizi di famiglia della Richard Ginori e ultimamente ho acquistato un servizio di piatti e caffe in bone china di Aynsley , marchio inglese. Il modello è Evergreen molto classico adatto a pranzi formali . Me ne sono innamorata a prima vista, sia per il decoro che per il colore lattiginoso e fine della porcellana. Posso sapere che ne pensa di questo marchio? La venditrice mi ha detto che è un marchio inglese che risale alla metà del ‘700 ed è uno dei pochi che ha ancora la produzione nel Regno Unito e non delocalizzato o venduto a società estere. Esistono libri che trattano di questo argomento? Ha scritto qualche manuale sulla porcellana? Grazie per il garbo e la competenza che infonde nelle cose che fa.

Costi |

Cara Csaba, ti seguo da un po’ e ti ringrazio per cio’ che non sapevo e ho imparato. Ho una domanda…..ho cercato invano tovaglioni in stoffa quadrati e piccoli per usare all’aperitivo. Mi puoi aiutare? Grazie

Paola |

Me gusta tanto tu blog, tus mesas un encantan uh una historia unica. Complementi! Desde México!

Marta |

Come sempre raffinata e bellissima

Stefano P. |

Grandissima eleganza e fascino, come sempre

Ivan |

Primavera od altra stagione, mi è capitato tra le mani na pubblicazione di Lisa Biondi del 1985 dove evidenziava con disegni il modo di apparecchiare. In quel caso il tovagliolo era immancabilmente a destra. Ora che ti seguo in Cortesie per gli ospiti tu lo obblighi immancabilmente a sinistra, questo anche se la maggioranza umana è destrorsa. Mi dai maggiori chiarimenti? La Biondi, icona degli anni 70 era in errore? Grazie.

Fabio |

Ottimi consigli, con la speranza che la primavera (e poi l’estate) si decida davvero ad arrivare!

Monica Cavicchi |

Buongiorno Csaba, la seguo spesso in tv e considero preziosi i suoi consigli. Sono figlia di una ricamatrice che mi ha lasciato alcuni pezzi di valore, soprattutto affettivo. Ho però qualche tovaglia ricamata a mano, priva di tovaglioli o con un numero insufficiente per tutti i commensali. Cosa posso abbinarle in questo caso, per un’apparecchiatura comunque piacevole? Un caro saluto

Isa |

Gentile csaba,mi sarebbe gradito un consiglio prezioso su come allestire il tavolo per gli ospiti che vengono a portare a casa i regali di nozze.Non quello espositivo degli oggetti della lista,per capirci,ma quello del buffet che si offre(almeno da noi).pensavo tipo brunch,dolce e salato.l’usanza è quella di dedicare un pomeriggio a settimana per ricevere gli invitati che si presenteranno a partire dalle 16 offrendo loro un piccolo rinfresco.cosi ciascuno si serve da solo ed io mi posso intrattenere con chi sopraggiunge di volta in volta senza trascurare nessuno.ma i tavoli devono essere due(uno per il dolce e uno per il salato)e a parte da bere?o faccio un unico tavolo?io in verità preferivo solo la confettata ma al sud siamo di panza e di sostanza.Saluti.

Mariolina |

Auguri cara Csaba,spero che oggi tu sia potuta stare coi tuoi cari a festeggiare la Santa Pasqua ,anche per riposarmi un poco dal tour cortesie per gli ospiti:-):-)mi spiace vedere che ci sono persone che ti criticano non riuscendo a capire il tuo modo di essere e la tua ironia anzi spesso autoironia!un abbraccio e Buona Pasqua anche a tutte le signore del blog:-):-):-)

Angela Tralongo |

Buongiorno cara ,
Complimenti per le idee e tutto il resto
Mi piacerebbe collaborare con te sono visual merchandiser garden creativity.
Se possibile conoscerti sarei felice ! Grazie Angy

csaba |

Cara Angy, grazie per il tuo messaggio. Ti contattiamo in privato alla mail che hai lasciato nella fase di registrazione, dopo il ponte dell’1 maggio. Sono in tour con Cortesie sino al 2 maggio! Buona Pasqua

Gaja |

Cara Csaba ti seguo da un po’. Sono quasi sempre d’accordo con te.
Anche io non sono una fan delle tovaglie a fiori eppure questa Pasqua apparecchierò con una tovaglia fiorata, con pulcini come segnaposto e tulipani . Abbiamo bisogno di colore e di ….pulcini per i bimbi. Mi assolvi. …😂. Un abbraccione e …..Buona Pasqua

csaba |

Cara Gaja, non ho potere per assolverti, e tu non ne hai bisogno. Ti basti sapere che ho apparecchiato più di una Pasqua con la tovaglia fiorata! E con le galline di porcellana. Quindi… buona Pasqua e mandaci le foto 🙂

Silvana Moreira |

Cara Csaba,sono una brasiliana,da 16 anni in Italia.
Amo ricevere e apparecchiare tavole belle.
Ultimamente i tuoi consigli sono stati molto utili.
Ti seguo con allegria e immutata ammirazione.

Un abbraccio,Silvana 🌹

csaba |

Grazie Silvana, mi fa molto piacere leggere il tuo messaggio. Ho una nostalgia meravigliosa del Brasile… dove ho vissuto per poco (troppo poco) tempo con mio padre quandi ero bambina. Buona Pasqua

Anna |

Cara Csaba complimenti per questa tavola. I colori della tovaglia e la scelta dei fiori le donano un’aria fresca e rilassante. Io amo il lino ma inamidato ! Concordo con Federica che il centro tavola però sia troppo sviluppato in altezza. Grazie per i tuoi consigli.

csaba |

Cara Anna, io ADORO il lino inamidato. Sia sulla tavola che per la biancheria da letto. Tuttavia, questo stropicciato in questo momento si è aperto un varco nella mia vita e lo trovo gradevole. Il centrotavola non è alto. è giusto per la dimensione della tavola 🙂 Ma forse in foto non sono stata brava a rendere l’idea!

Federica |

Ciao Csaba, molto bella la tavola ma il centrotavola sviluppato in verticale non ostacola un pò la conversazione tra gli ospiti? Complimenti per i tuoi modi garbati ed eleganti, sei da prendere come esempio di signorilità ed educazione. Ti adoro nel programma!

Deborah |

Grazie Csaba per tutti gli ottimi suggerimenti che sono ispirati al buon gusto. Sul garbo di certi commenti, qui e su Instagram, mi pare invece di poter dubitare. Sarà anche l’altra faccia della medaglia della popolarità, che dunque bisogna sapere accettare. Davvero, però, non so a volte come tu riesca a mantenere tanto aplomb 😉

csaba |

Cara Deborah, ti ringrazio molto per avermi scritto. Penso si debba passare oltre certi commenti, che non meritano attenzione, poichè sono solo frutto di poca educazione. Quindi – no comment – è meglio. Un saluto!

Dalila |

Questa tavola è stupenda, il punto forte sono proprio i colori che hai usato e che sono molto di moda in questo periodo, stupendo l’azzurro spento, uno dei miei preferiti!

Marina N |

Molto carina la tavola, la tovaglia stropicciata poi è una grande invenvenzione! C’è voglia di primavera e di colori tenui anche se il tempo ancora non lo consente.

csaba |

Sì la tovaglia stropicciata è uno dei miei amori più recenti. Anche se è tutt’altro che facile da “non stirare” perchè comunque prende le pieghe… Insomma, è una tovaglia al 100% 🙂

Adele |

Buonasera Csaba e lettrici, complimenti per la tavola , adoro tutto ciò che che è legato al cibo, alla tavola e al ciò che ruota intorno fiori, colori, allestimento. E Tu cara Csaba traduci i miei pensieri in realtà. Conosco molto bene Bohem la stazione , vivo ai pochi km di distanza e vi assicuro che vale la pena affrontare un viaggio per conoscere e vivere la sua atmosfera, un luogo elegante e raffinato . Vi auguro buon weekend a tutti.

csaba |

Buona sera Adele, io sono in questo momento in treno, come accade spesso la domenica sera, con il mio collega Roberto. Ho bevuto un thé e ora leggo i messaggi che sono stati lasciati per me in questo salotto. Grazie del tuo pensiero, mi fa molto piacere. Alberto ha creato un luogo davvero unico, quello che mi piace di Bohem è proprio la sensazione di “luogo di una volta”. è molto rilassante. Lui e sua moglie Ulrika sono bravissimi. Sì, vale davvero il viaggio.

Elena Tordi |

Buona sera cara Csaba, complimenti è una tavola bellissima, elegante adoro e poi il centro tavola è meraviglioso. Non ho mai capito quanto le tovaglie dovrebbero scendere dal bordo del tavolo? Ci sono delle regole ? Grazie 🌷

csaba |

Cara Elena, l’ideale è una caduta di 25 – 30 centimetri per parte. E’ elegante e non dà fastidio alla seduta. Se possibile bisognerebbe acquistare le tovaglie in una dimensione che preveda questa caduta dai 4 lati, ma ora che le tovaglie non sono più fatte su misura, ma già confezionate, è più difficile rispettare la regola. Quello che conta comunque è che i due lati che si fronteggiano abbiano sempre la caduta uguale e che non sia mai meno di 20 cm (troppo corta) o più di 33 (troppo lunga). Spero di aver sciolto il suo dubbio.

Antonia Brescianini |

Complimenti eleganza e sobrietà ti appartengono. Antonia

Antonia Brescianini |

In un luogo magico, una tavola favolosa. Complimenti eleganza e sobrietà ti appartengono. Antonia

Cecilia |

Molto bello,di gusto…. xò mi induce a pensare che è tutta pubblicità….

csaba |

Gentile Cecilia, sì, questo è un post sponsorizzato. Cosa significa? Che percepisco un compenso da parte di un partner per pubblicare questo contenuto. Il mio è un blog senza pubblicità diretta (banner) ma con contenuti a volte brandizzati. Perchè? perchè per me è un lavoro. Scelgo io i miei partners e sono solo prodotti in cui credo e che utilizzo davvero. Il vantaggio per chi legge? Avere contenuti di qualità senza veder passare banner pubblicitari, senza pop-up che invadono il testo. Il vantaggio per me? Poter ricevere una remunerazione per il mio tempo, come tutti coloro che lavorano. Il vantaggio per l’azienda? Un costo contenuto per far conoscere meglio e a più persone il proprio prodotto. I post di questo genere sono – sul mio sito e sui mieisocial – dichiarati. Come prevede la mia etica professionale, e anche la legge. Spero che continui a trovare bello e frequentabile questo salotto. In totale trasparenza.
Un saluto!

Lalla |

Bellissimo il lino stropicciato, molto in linea con i miei gusti.
Sto seriamente meditando di passare all’acqua in bottiglia di vetro (ehm si, ancora compro quella in plastica. Brutta brutta abitudine!).

Chiara |

Hai dei capelli a dir poco ORRIPILANTI nella nuova edizione di cortesie per gli ospiti….tutta la superiorità che senti di avere, è nella tua testa. Scendi dal piedistallo non sei nessuno.

Francescap |

Ora stiamo davvero esagerando con questi commenti sterili e offensivi!!! Si deve ricordare che bisogna non prendere tutto sul serio quello che si vede in TV!!! Penso che acconciatura e vestiti lo decide la produzione e che ci sia un copione da seguire. Cortesie per gli ospiti è semplicemente un programma leggero e a me rilassa😁. Dal piedistallo ben altra gente deve scenderee ! !!!

csaba |

Buona sera Chiara, a dire il vero non mi sento superiore a nessuno. Non è certo saper apparecchiare una tavola che rende superiori. Do un voto a persone che mi invitano a casa loro per farlo. E’ un gioco.
Quanto ai capelli, mi auguro di non esser giudicata dalla messa in piega. Per quello c’è Federico Fashion Style (io lì arriverei certamente ultima).

Lalla |

Suggerimento a Csaba e alla redazione. Forse è il caso di moderare i commenti. Inizia ad essere fastidioso/a questo disturbatore (penso solo io che sia sempre la stessa persona?). Ok la libertà di parola, ma le offese no.

Silvia |

Possibile che ci sia ancora gente che non capisca che in una trasmissione TV si debba anche investire un ruolo? Enfatizzarlo anche, e che ciò non rispecchi per forza la persona nel suo privato? …o chi scrive ha anni dieci… o è il caso che allarghi le proprie vedute.
Altra informazione di servizio: si può manifestare disappunto, o la propria opinione, elencando i motivi e guarda un po’… anche senza offendere.
Incredibile, vero?

Francescap |

Bella bella bella la tavola!! E gli accostamenti bellissimi!! Ora io ti vorrei chiedere un consiglio…ho un servizio di piatti da 6, per tutti i giorni, colore arancione e senza disegno insomma semplici. Purtroppo mio figlio ne ha fatti fuori 2 di quelli da dessert e io, 2 di quelli piani😝 e 1 è un po’ rovinato sotto e a questo punto dovrei comprarne un altro, giusto? Ma ti chiedo e se invece comprassi alcuni piatti
non arancioni da abbinare a quelli che ho , che dici andrebbe bene? Proprio per creare una tavola colorata😀!! E inoltre che altro colore andrebbe bene? Grazie grazie😁

Francescap |

Ma…dalla non risposta penso che il commento o meglio il consiglio che chiedo, non si capisca🙄

csaba |

Buongiorno Francesca! Con l’arancione è difficile fare degli abbinamenti colorati e carini… suggerirei intanto di acquistare dei piatti della stessa forma di quelli che ha. Come colore, oltre al più scontato bianco, magari verde chiaro oppure rosa. Rosa e arancione è un abbinamento molto di tendenza!