L’estate è arrivata come uno schiaffo. Mi ha colto impreparata, perché il grande freddo che l’ha preceduta e la pioggia primaverile mi avevano tratto in inganno. Non so da voi, ma nella mia cucina le tracce dell’estate sino a qualche giorno fa non erano minimamente individuabili.
Aprile è andato via a passo molto svelto terminando le riprese della decima stagione di Cortesie per gli Ospiti, dove mi siedo e mangio, due volte al giorno, quello che mi viene portato. Maggio per me è stato il mese dell’autunno quest’anno, trascorso preparando la mia nuova trasmissione di cucina (che andrà in onda in autunno su Food Network). Per non parlare dell’inizio di giugno, quando ho fatto il mio primo albero di Natale dell’anno, allestito per essere scattato in tempo per poterlo includere nel mio prossimo libro, che uscirà a fine ottobre (ce la farò??).
Mentre mi occupavo di tutte queste cose (e del saggio di danza di Lilly, della festa di fine anno di Dodo, delle cene che avevo pianificato pensando che a maggio avrei avuto tantissimo tempo libero) mi sono sentita bloccata. Tutte queste attività parallele mi avevano fatto perdere il senso della stagione. Poi, come spesso accade, un giorno mi sono svegliata, ed era estate. È stata una mattina in cui mi sono resa conto che – pur essendo mercoledì – non avevo nulla da fare. Preparando il caffè nella mia cucina ho guardato fuori e ho visto la terrazza invasa di luce calda. Le ortensie erano piene di fiori rosa. I pomodori, che avevamo piantato tempo prima, si stavano arrampicando ovunque in un’esplosione di verde che profumava dei giorni belli passati nell’orto con mio nonno, quando ero bambina. Ho portato la tazza fuori e mi sono seduta al tavolo, ragionando sul fatto che quel tavolo, diversi anni fa, era la mia scrivania in ufficio. È un tavolo grande, di legno di quercia, segnato in più punti da tanti cerchietti che corrispondono ai punti nei quali ho appoggiato, negli anni, una tazza di thé lavorando al computer. Quel mondo non c’era più quel mercoledì mattina. Al suo posto, c’era un tavolo sotto un lampadario francese, in mezzo alla terrazza. C’era il silenzio. E l’estate, calda. Avvolgente. Improvvisa.
Mi sono vestita e sono andata a fare la spesa a piedi, nel mio quartiere. Il banco dell’ortolano aveva un’aria molto diversa da quella che mi aspettavo. Eppure, lo avevo visto solo due giorni prima. Sì, lo avevo visto, senza però guardarlo davvero. L’estate era lì, e mi guardava dritta negli occhi. I pomodori in fila sul banco del mercato, i meloni con la loro pienezza rotonda, le albicocche impilate accanto alle melanzane. Le ultime nespole aspre e le prime pesche davvero mature.
In un momento, la stagione nuova si è palesata in tutta la sua potenzialità e ha cambiato la mia cucina. Spazzato via il desiderio di asparagi e maionese al Tabasco, di risotto ai piselli dolcissimi e di uova in camicia, che mi aveva traghettato sin lì, a un certo punto avevo voglia solo di tavole apparecchiate con tovaglie bianche immacolate, di lino fresco, di tagliatelle con i gamberi, pesce cotto al vapore, insalate croccanti e frutta dolcissima. Di gelato fatto in casa (devo ancora decidere quale marca di gelatiera comperare – qualche consiglio?) e di frutti di bosco. Ecco, sogno ad occhi aperti pavlove piene di gelato alla crema fatto da me, panna montata freschissima e una cascata di frutti di bosco maturi spolverata con qualche foglia di menta zucchero a velo.
“CREDO IN UN SOLO CIBO: uno, fresco, stagionale e poco lavorato.”
Inizia così il mio libro Good Food, con il mio inno alla gioia per una cucina sana, veloce, semplice. In una parola: buona. Per il palato e per il corpo, per la mente. In una definizione: contemporanea. L’inizio dell’estate è il momento perfetto per iniziare a mangiare bene. Nessuno ha voglia di passare ore in cucina e scegliere ingredienti freschi, lavorarli poco e servirli nella loro autentica bellezza è esattamente ciò che mi piace fare quando sono in vacanza. Non è così anche per voi?
Il caldo chiede lavorazioni veloci, tavole imbandite da condividere alla sera con le persone che amiamo, un buon bicchiere di vino e la certezza che, domani, tutto andrà bene…
Ho preparato un servizio sulle insalate, che pubblicherò qui un po’ alla volta (la mia preferita è questa, se la volete in anteprima…). E uno sulla cottura al vapore, che arriverà anche lui tra poco. Ho rispolverato le mie ricette preferite prese dal mio libro Summer Holidays, ma – soprattutto – ho preparato la prima niçoise, che insieme a un bicchiere di vino rosé per me è il simbolo dell’estate.
5 INGREDIENTI DA SCEGLIERE ORA
Non c’è nulla di più gratificante, in cucina, del poter cucinare con i prodotti di stagione. Conoscerli è fondamentale, imparare a sceglierli sempre, resistendo alla tentazione dei prodotti di serra, è il primo passo per prendersi cura della propria salute.
Avete già fatto il cambio della dispensa? Io sì. E vorrei condividerlo con voi. Per poter cucinare piatti freschi, buoni, rispettosi della stagione e, di conseguenza, anche della salute.
Archiviate: cioccolato, asparagi, funghi e cavolfiori, mele, formaggi troppo grassi.
Scegliete adesso invece queste 5 star della cucina estiva, e le loro ricette di riferimento.
Pomodori – mi piacciono crudi, succosi, dolci e caldi di sole. Li mangio in tantissimi modi, ma uno dei miei preferiti è quando li metto crudi sulla pizza calda. Come in questa ricetta. Oppure misti, in una quiche di pasta brisé e mascarpone. La ricetta la trovate qui.
Melone – io lo adoro in tutti i modi, dal sorbetto alla classica versione con il prosciutto crudo. Se volete però provarlo in un’insalata facile e freschissima, provatelo con la feta e il miele. La ricetta è qui.
Merluzzo. In estate è uno dei miei pesci preferiti fatto semplicemente al forno con della verdura. La sua carne bianca è saporita e delicata al tempo stesso. Fa bene alla salute e non ha un costo eccessivo. Provatelo così, fatto al forno con i pomodorini e i pinoli. La ricetta è qui.
Zucchine. Potrebbe essere davvero estate senza le zucchine? Non direi. Oltre ad essere l’ingrediente più amato dentro le frittate da buona parte degli italiani, è la base migliore per la lasagna vegetariana, che con le zucchine è facile e buonissima. La mia versione è al pomodoro.
Grano saraceno – per chi, come me, non ama le insalate di riso, e vuole preparare insalate senza glutine, questo è un ingrediente perfetto, che io adoro in estate. la mia ricetta preferita è quella tratta da Good Food – insalata di grano saraceno e gamberi.
Spero di avervi dato qualche spunto utile per aprire la vostra dispensa all’estate.
Io sto andando a Roma e dovrò aspettare sino a venerdì per cucinare… ma poi mi attende una settimana di mare. Di cucina estiva davvero. Di nuove ricette da condividere… #staytuned