Cambiare in modo significativo. Trasformare la propria vita traendo il meglio dalle opportunità. Fare davvero ciò che desideriamo. Si può? Io sono convinta di sì. Sono diverse settimane ormai che rifletto sul cambiamento che desidero creare per me e per la mia famiglia in questa nuova decade. E sebbene in questo momento, seduta alla mia scrivania, mi senta davvero combattuta tra il tornare pigramente sotto le coperte con un caffè e mettere finalmente nero su bianco i miei pensieri, scelgo di scrivere. Perché il più grande cambiamento si ottiene comunque iniziando da un piccolo gesto – e comprendere che scegliere è sempre meglio che lasciare che la vita scelga per noi, in questo caso, è fondamentale.
Dunque, se l’argomento oggi può essere di vostro interesse, mettetevi comodi perché ci vorrà qualche minuto per arrivare in fondo a questo articolo, soprattutto se lascerete alla vostra mente la possibilità di concentrarsi e ai vostri pensieri quella di riflettere. Facile? Non sempre. Ma è essenziale: perché per trarre il meglio dal nuovo anno, per trasformare davvero in positivo il negativo, si deve imparare che cosa significhi scegliere, davvero.
Il mio cambiamento si chiama “consapevolezza del superfluo”.
Non è facile, soprattutto per chi vive circondato dal benessere. Come molti di noi, presumo, se non tutti coloro che sono qui adesso. Attenzione, non sto parlando di evitare lo spreco o di risparmiare riciclando – questo è qualcosa che faccio già da molto tempo, immagino come molti di voi. Sto invece pensando di prendere consapevolezza di tutte quelle cose che limitano il mio potenziale perché drenano energie di tempo e risorse mentali, che mi fanno seguire la corrente quando invece posso decidere di fermarmi e cambiare strada. È un obiettivo ambizioso, lo so, ma se volete davvero che la vostra vita quotidiana sia migliore, è una strada sicura. Efficace. Lo dico perché l’ho già provato a tratti lungo il mio percorso, e adesso voglio farlo con maggiore intensità, coinvolgendo anche la mia famiglia, e tutti coloro che vorranno seguire questo modello di vita.
CAMBIARE MODO DI SCEGLIERE
Se metto su una lista tutte le cose che desidero fare, e quelle che devo fare, risulta talmente lunga da essere in grado di sopraffarmi. Quindi l’unico modo che ho di fare “molto” è non fare “tutto”. E questo implica il saper scegliere.
Ogni giorno, anche senza rendercene conto, compiamo molte scelte con il pilota automatico inserito. Facciamo la stessa colazione, la stessa strada, acquistiamo gli stessi prodotti, vediamo le stesse persone. E – soprattutto – pensiamo spesso le stesse cose scivolando inesorabilmente in una routine che può bloccare. Il paradosso è che per andare avanti dobbiamo fermarci. E quando ci fermiamo, cogliamo l’occasione per scegliere davvero quello che è importante (per noi) fare. Sì, dobbiamo fermarci a riflettere anche sui dettagli, e scegliere dopo aver valutato, in modo più consapevole. Non abbiate paura di perdere tempo: è un investimento che fate e che previene il ripensamento, per non dire il rimpianto. Scegliere in modo consapevole significa essere padroni della propria vita. E da qui facciamo il primo passo per andare avanti. Si può applicare subito: quando allunghiamo la mano al supermercato per prendere un prodotto, o quando comperiamo qualcosa solo perché è finito. Quando pensiamo che per farci contente dobbiamo farci un regalo che sia un oggetto. Avete mai provato a regalarvi del tempo? Io lo apprezzo molto di più.
“Cura i tuoi pensieri, perché diventeranno le tue parole. Cura le tue parole, perché diventeranno le tue azioni…”
SMETTERE DI ESSERE MULTITASKING
Ci hanno detto che dobbiamo essere “multitasking” – ossia in grado di fare più di una cosa alla volta. Personalmente, lo considero il modo più errato di impostare il proprio quotidiano, perchè rende chi lo pratica una persona frenetica, Una trottola impazzita che cerca qualcosa di cui non si ricorda più. Solo facendo una cosa alla volta io mi concentro su ciò che sto facendo davvero. E resistere alla tentazione di distrarmi mi fa arrivare all’obiettivo più velocemente. Facile? Non sembra. Basta pensare all’utilizzo dello smartphone, che ci distrae spesso per abitudine del dare un’occhiata, del sapere se qualcuno là fuori ci ha cercato. Ma perchè? Sapete che il 29% degli italiani lo usa ogni giorno da 3 a 5 ore? E il 21% da 5 a 7 ore [fonte: Counterpoint Reserch, 2017]. Il che significa che un italiano su due passa più di tre ore attaccato al video del proprio telefonino, ogni giorno. Preferisco limitarmi a essere parte di quel 20% che lo usa solo da una a due ore. Per concentrarmi, nel tempo libero, su ciò che mi fa stare bene: cucinare e leggere, fare movimento fisico, pensare. Per esempio.
Per arrivare al vostro obiettivo dovete concentrarvi solo su quello e resistere alla distrazione. Una cosa alla volta. Perché è un passo alla volta che ci fa percorrere il cammino. Eliminando il superfluo.
“Cura le tue azioni, perché diventeranno le tue abitudini. E cura le tue abitudini, perché da esse deriva il tuo carattere”.
CAMBIARE MODO DI MANGIARE
Il modo in cui mangiamo dice molto di noi (per non parlare di come apparecchiamo la tavola). Mangiare in modo ragionato è la strada che tutti dovrebbero intraprendere. Scegli i tuoi ingredienti, perché diventeranno i tuoi piatti e ti daranno la possibilità di mangiare in modo sano ed equilibrato, gustoso, appagante… oppure no. Dipende da cosa scegli. A tavola eliminare il superfluo significa leggere le etichette e scegliere solo prodotti non industriali.
Mangiare in modo consapevole significa mangiare meno (in quantità) e mangiare meglio (in qualità). Prediligere il fresco al già pronto. Il semplice all’elaborato. Il crudo (per i vegetali) al cotto. Imparare a cucinare per sé e per gli altri, anziché acquistare cibi già pronti. Meglio qualcosa di semplice fatto in casa che un piatto elaborato acquistato pronto. Sempre.
E poi mangiare concentrandosi: senza televisione, senza giornale, senza telefonino… solo insieme alle persone con le quali vogliamo condividere il pasto. O, in assenza, con i nostri pensieri.
“Cura i tuoi ingredienti, perché diventeranno le tue ricette. E scegli bene le tue ricette, perché saranno la base della tua salute”
IMPARARE A DIRE NO
È la cosa più difficile per tutti, perché ci mette nella posizione di farci credere che l’altro se ne avrà a male. Ma a volte, anche se questo accade, è necessario. Va compreso. Dire no è il modo migliore per sfoltire i propri impegni e concentrarsi su ciò che ci serve davvero. E se posso dare un consiglio, il primo no va detto ai messaggi che intasano la nostra posta sul telefono. No a troppe chat, no allo scambio ininterrotto di commenti, emozioni, sensazioni. Lasciate il telefono in borsa. Godetevi una passeggiata. Fotografate con la mente. Condividete con le parole. E imparate a dire no a quello che a voi non serve. Sarete più leggeri e avanzerete più in fretta. Ve lo dico per esperienza.
Dunque, vi auguro di entrare nella nuova decade con la giusta consapevolezza. Io sto riorganizzando la dispensa e tra poco sarò da voi con i miei propositi (e le ricette) #honestlygood per disintossicarci dagli eccessi delle feste. Buon inizio d’anno. E che possa essere, per voi, consapevole e ragionato, più leggero. Più profondo. Auguri.