Come state? Io vi spero tutti bene. Il mio problema è che sto talmente bene da provare un senso di inadeguatezza a dirlo. Aprile è passato con quella calma silenziosa alla quale ci siamo ormai abituati. Senza il contatto con l’esterno, senza le passeggiate nei mercati, senza poter contemplare da vicino le vibrazioni tiepide del vento tra le foglie dei parchi (o dei boschi, in base a come siete abituati) la primavera si è insinuata tra noi in modo fermo, felice. Guardo fuori dalla mia finestra della cucina e vedo i due limoni che abitano il mio terrazzo colmi di fiori. Il prunus ha alzato la sua testa ben oltre la griglia di legno che era stato chiamato a nascondere e l’alloro, che occupa un angolo contro il muro, è talmente pieno di piccole foglie verdi da indurmi quasi a un raccolto fuori stagione. Solo la vite canadese quest’anno se l’è presa comoda, e ha ricoperto il grande muro a nord solo per metà. L’anno scorso a quest’ora le sue foglie arrivavano già a nascondere tutto, ma probabilmente ha deciso di adottare un nuovo tempo. E va bene così.
Maggio fa capolino sul calendario carico di aspettative e promesse.
A parte la (forse) libertà di poter rivedere alcuni dei nostri affetti e di prendere la bicicletta per avventurarci nel quartiere accanto al nostro, maggio è da sempre il periodo durante il quale rinnovare tutta la dispensa. E cucinare in modo più leggero. Pasqua è stata archiviata, il cielo è azzurro e io ho voglia di sole caldo e cibo fresco. E voi? Di ciliegie succose staccate dal ramo. Di fragole mature che abbiano avuto la possibilità di sporcarsi con la terra e di uova raccolte direttamente nel pollaio. Di verdura croccante e di farina macinata a pietra. Di un gelato fatto in casa (giuro: quest’anno compro la gelatiera!). Ma, soprattutto, ho voglia di tenermi stretta quella sensazione di cautela che mi ha fatto cucinare in modo diverso, partendo da quello che ho trovato disponibile e non da un’idea di ricetta. Non penso che torneremo velocemente a quella che abbiamo chiamato normalità e – soprattutto – personalmente non ritengo che sia saggio farlo in modo frettoloso. Non in cucina. In queste settimane ci siamo abituate a un’idea di famiglia più accogliente, a mangiare insieme a casa, ad aiutarci ad apparecchiare, cucinare, impastare… I ristoranti riapriranno per il take away e mi fa molto piacere, ma non smanio adesso dalla voglia di smettere di cucinare. Sarà perché è parte della mia vita, sarà perché mi piace molto, oppure semplicemente perché farlo mi fa stare bene.
Ho voglia di lasciarmi ispirare da quello che troverò sui banchi del mercato senza avere fretta. E voi? Anche se indosseremo la mascherina e i guanti (opterò per quelli in tessuto) almeno potremo colmarci gli occhi dell’abbondanza dei mercati all’aperto, e con le dovute precauzioni dovrebbe essere qualcosa che si potrà fare in sicurezza.
COSA MI HA INSEGNATO LA QUARANTENA
In questi giorni di immobilità casalinga ho lavorato sempre, ma ho imparato davvero tanto. Sono cresciuta come essere umano al punto di aver paura di tornare indietro. Una parte di me vuole restare ferma, anche se l’altra chiaramente ha voglia di riprendere a lavorare immediatamente. Anche voi vi sentite in parte così? Come possiamo mediare questi sentimenti tra loro?
Non serve dire che durante questa quarantena abbiamo compreso in modo ancora più chiaro che siamo noi donne il motore della casa e della famiglia. L’organizzazione dei pasti, della routine scolastica dei figli, degli approvvigionamenti alimentari non sempre facili. Abbiamo imparato a desiderare di meno, a rinunciare con maggiore facilità. Non faccio la coda per acquistare una cosa che, in fondo, forse desidero solo per capriccio… fa niente se stasera la cena sarà più semplice. A volte una pasta e un’insalata sono la scelta migliore. E poi, possiamo sempre infornare una focaccia all’olio e alle erbe fresche, che trasforma tutto in una piccola festa. Anche due semplici uova al tegamino.
La mia ricetta per maggio va all’insegna della freschezza e della semplicità.
Ecco quello che vi consiglio di mettere nella vostra dispensa:
VERDURA
Asparagi
Biete da costa
Fagiolini
Fave
Lattuga
Patate novelle
Pisellini
Sedano
Spinaci
FRUTTA
Ciliegie
Fragole
Kiwi
Nespole
Prugne
IN DISPENSA
Aceto di mele non filtrato
Farina tipo 2
Concentrato di pomodoro
Riso integrale (io uso il Basmati)
Uova, biologiche
Tabasco
Quanto alle ricette, serve un piano d’urto che metta in primo piano ricette veloci, fresche, sane. E buone. Inizio con il lasciarvi queste tre, che sono uno dei miei punti fermi per la stagione. E che spero iniziate a fare spesso e con successo anche voi!
Salmone in crosta di quinoa con riso basmati
Pizza semi-integrale con asparagi e zucchine
Tagliatelle con burrata, prosciutto e piselli
Datemi vostre notizie. Ditemi cosa state pensando, cucinando, sognando… o semplicemente facendo. Io mio obiettivo per maggio è vivere questo mese esattamente come lo intendo: lento, gratificante, costruttivo. E sicuro. Vi mando un abbraccio da casa. A presto