Sei felice? È una delle domande che detesto con tutto il cuore. Come se si potesse davvero cogliere l’attimo che fugge tra l’equilibrio e l’euforia e cristallizzarlo così, per rispondere a qualcuno che cerca un parametro laddove è inesistente. Non so come la pensiate voi (e mi piacerebbe leggerlo qui nei vostri commenti) ma ritengo che la sensazione di felicità debba essere cercata in azioni semplici e apparentemente banali, per essere autentica.
Sono felice quando la sera sento il cuscino avvolgere la mia testa. Quando mi sveglio al mattino perché un passerotto chiacchiera sul mio davanzale. Quando vedo i miei figli crescere e so che io sono qui, accanto a loro. Quando la casa mi accoglie, ordinata e protettiva, mentre scrivo rompendo con il rumore della tastiera il suo scrigno di silenzio, e una pagina prende forma per chi la leggerà. E sono felice, ovviamente, quando impasto qualcosa.
In questo momento, sento che per me la felicità è racchiusa tra le mura domestiche. E non credo sia per via delle restrizioni in vigore, che costringono molti a fare i conti con l’interno. È che io sono fatta per vivere la famiglia e la cucina e la casa sono parte di essa.
È certamente un dato di fatto che molto di ciò che ti dà la vita possa essere una questione di punti di vista. Prendete, per esempio, le dimensioni di casa mia (un appartamento milanese ampio abbastanza per una famiglia, ma non a sufficienza per il numero di stoviglie che vorrei stoccarci dentro): quando devo trovare spazio per un libro, una nuova tovaglia, persino una nuova tazza da thé, mi sembra piccolissima. Ma quando lavo i pavimenti da cima a fondo, come ieri, la trovo decisamente troppo grande (se vi state chiedendo perché l’ho fatto, è solo perché sono per qualche settimana senza aiuto).
Cucinare mi rende felice. O forse, riformulando: cucinare riesce a portare all’esterno al felicità che è dentro di me. Non è sempre così, certo, tuttavia lo è la maggior parte delle volte che lo faccio. Credo che abbia qualcosa a che fare con il fatto che mi consente di staccare la mente e concentrarmi su ingredienti, sapori, consistenze e temperature. Sono curiosa di natura quando si tratta di ricette e impastare mi rilassa. Per questo posso dire che quando mi sento un po’ giù, entrare in cucina e accendere il forno è quasi sempre il rimedio a ogni malumore. Non è così anche per voi?
Ci avete mai fatto caso? La stessa identica cosa, può apparirci in modo diverso a seconda di come la osserviamo. Cucinare è una di queste. C’è chi non potrebbe farne a meno e chi invece lo considera una scocciatura. Una cosa è certa: saper apprezzare l’arte del cucinare e riuscire a ottenere un buon risultato in poco tempo vi semplificherà la vita. Non è solo il fatto che cucinare da soli ci dà la possibilità di conoscere quello che mettiamo nel piatto e sceglierlo. È anche una questione di ottimizzazione della propria serenità: tutti mangiamo, e amare ciò che mangiamo al punto di volerlo preparare con le nostre mani aiuta a gestire l’equilibrio della giornata, visto che quello del cibo è un bisogno naturale che si ripropone giorno dopo giorno.
THE MODERN COOK ARRIVA IN TV
Con questo obiettivo, rendere la cucina di casa accogliente e alla portata di tutti, l’anno scorso il mio libro The Modern Cook è stato il primo passo per iniziare a tramandare una nuova tradizione in cucina: ricette semplici, di quelle che vanno bene tutti i giorni, e che possono diventare il “corredo gastronomico” di ogni nuova famiglia. È stato accolto con grande affetto da parte vostra e anche dalla critica, ne sono stata immensamente felice. E a gennaio ho registrato per Food Netwrok 10 episodi da 30 minuti ciascuno, che portano in TV alcune delle ricette del libro, e altre nuove: 3 ricette per ogni puntata, e i consigli per apparecchiare la tavola. La trasmissione si chiama The Modern Cook e andrà in onda la domenica, alle 15:00, sul Food Network (Canale 33, in chiaro). Se vi va, potete vedere qui l’anteprima. E lasciare sotto i vostri commenti.
La mia domanda è: che cos’è per voi la cucina?
Aspetto con gioia di poter leggere i vostri commenti su quello che vi dà più gioia tra i fornelli.
A presto!