In un mondo virtualmente perfetto vorrei che ogni prodotto alimentare fosse etichettato in modo chiaro e che leggere le etichette fosse qualcosa alla portata di tutti. Ma ancora non è così. Quindi cercare cibo fresco, stagionale e poco lavorato non è così facile. Perché frutta e verdura (ad esempio) vengono conservate con prodotti chimici che non compaiono sulle etichette (nessun ortaggio venduto in un mercato o in un banco riporta una confezione o un’etichetta). Molti prodotti non hanno più una vera “stagione” di appartenenza perché coltivati in serra o importati da Paesi che fanno coltivazioni estensive. La sofisticazione dei prodotti – dal latte microfiltrato ai semilavorati di varia natura (zucchero e farina tra i più comuni) sono tanto numerose da non destare più sospetto o interesse.
Lo spirito del mio progetto – tuttavia – non è certo una crociata contro l’industria alimentare. Per quanto, personalmente, cerco di limitare il più possibile l’acquisto dei prodotti industriali laddove c’è una sana alternativa, apprezzo gli sforzi di quelle aziende (molto numerose e spesso ancora a conduzione familiare) che lavorano prodotti di qualità in modo serio e portano a noi benessere e comodità a portata di scaffale.
Lo spirito del mio progetto è riuscire a cucinare in modo bilanciato senza doversi privare del piacere che arriva dal cibo, soprattutto dal buon cibo. L’Italia è il principale produttore a livello mondiale di prodotto alimentare di qualità. Tutto il mondo ci invidia prodotti eccellenti – dal formaggio al vino, dalla pasta ai salumi.Mozzarella, prosciutto e olio d’oliva sono parole italiane che hanno passato i confini del globo diventando internazionali quanto pasta e pizza. Molto più di un semplice ingrediente o di una ricetta – esprimono uno stile di vita.
Per cucinare in modo bilanciato mi sono posta di adottare un metodo. Ecco le mie 7 linee guida, e il contenuto (in sintesi) di quelli che saranno i miei prossimi articoli sull’argomento.
1 identificare lo stile di vita mediterraneo a tavola scegliendo ingredienti freschi, stagionali, poco lavorati.
2 imparare a conoscere e scegliere gli ingredienti della cucina bilanciata (dal prodotto fresco ai super foods).
3 scegliere (e imparare ad utilizzare) le corrette tecniche di cottura.
4 abbinare tra loro i cibi in modo corretto da un punto di vista nutrizionale, ma anche funzionale al piatto e alla ricetta.
5 curare l’estetica del piatto e la presentazione della ricetta in modo non solo elegante, ma meravigliosamente scenografico.
6 non privarsi di nulla, bensì alternare, dosare e scegliere in modo sapiente come regolare quantità, porzioni, numero delle portate, tipologia di piatti.
7 imparare a bere in modo corretto. Acqua, thé, caffè e vino fanno tutti parte della mia alimentazione, ma in tempi e modi sicuramente differenti.
Come annunciato, non diventerò vegetariana e non vi annoierò con teorie sicuramente sane ma difficili d applicare nel quotidiano. Come probabilmente fa una buona parte delle persone che ora sta leggendo le mie parole, lavoro a tempo pieno e devo rifornirmi di cibo utilizzando i negozi della mia città e qualche fornitore speciale che spedisce via internet. Il tempo che dedico alla cucina è sicuramente di grande qualità, ma non quantitativamente importante (sto parlando ovviamente della cucina per la mia famiglia). Il progetto deve dunque avere la possibilità di essere intrapreso anche – e soprattutto – da chi ha poco tempo da dedicare e ama la semplicità. Ma anche le cose buone e belle.
Il cibo sano può essere anche buono e bello? Io credo che debba essere semplicemente gustoso e meravigliosamente seducente. Una gioia per l’anima e per la gola – fonte di soddisfazione per lo stomaco e di felicità per la nostra coscienza.
Il mio viaggio parte da un punto fermo: mangiare bene è possibile, mangiare meglio è auspicabile.
Se ci poniamo un obiettivo di qualità che non sia irraggiungibile e non si basi su teorie difficoltose da sostenere nella quotidianità, aiutare il nostro corpo a stare meglio mangiando meglio sarà più facile di quanto possa sembrare. Le mie lezioni private sul web alterneranno parti teoriche (sugli ingredienti, le tecniche di cottura, la preparazione e la conservazione del cibo) a ricette da mettere in pratica subito. Aspetto i vostri commenti e – soprattutto – i suggerimenti. Alla fine di quest’anno, ci regaleremo una grande soddisfazione: aver imparato a mangiare meglio e (ci scommetterei) senza grande stress…
Impareremo a fare il pane fatto in casa (sempre, non solo una volta ogni tanto) e a riempirlo di semi nutrienti, a cucinare al vapore e a fare dolci leggeri e meravigliosi. A scegliere la carne e il pesce, a creare piatti unici nutrienti e di soddisfazione. A mettere nella cartella dei nostri figli qualcosa di fatto in casa (e non una merenda pronta) e a dare la giusta importanza ad acqua, caffè e thé. Scopriremo ricette esotiche che si possono fare in pochi minuti e piatti che sono adatti al ricevere pur essendo veloci e facili da preparare, oltreché sani. Insomma, sarà un anno pieno di cose belle da fare. E io sarò felice di essere qui con voi ogni volta che sarà possibile.