1 grappolo di uva bianca senza semi
8 strisce di pancetta tesa
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
25 g di burro
50 ml di brandy
sale e pepe macinato al momento
La Toscana è una terra di cacciatori appassionati – fagiani, lepri, pernici e cinghiali sono sicuramente i più pregiati. Alcuni dei fratelli di mio nonno (che è l’ultimo di nove figli) praticavano la caccia, ma nella nostra famiglia è una tradizione che non è stata mai apprezzata – devo dire per mia fortuna perché, personalmente, non amo questo sport, pur comprendendone le origini antiche e il valore quando praticato in modo leale e corretto.
Riscalda il forno a 220°C. Condisci le quaglie con sale e pepe e inserisci 2 – 3 acini d’uva nella cavità di ciascuna. Avvolgi una striscia di pancetta intorno ad ogni quaglia e poi legala con un po’ di spago, senza stringere troppo.
Sistema le quaglie in una teglia rivestita con della carta da forno, condiscile con l’olio e il burro fatto a pezzettini, circondale con altra uva tagliata in piccoli grappoli, poi inforna nel forno caldo e cuoci per 10 minuti.
Togli la teglia dal forno lasciandolo acceso. Versa il brandy sulle quaglie e poi fiammeggiale, facendo attenzione a stare indietro perché le fiamme potrebbero alzarsi anche di 10 – 20 centimetri sopra la teglia. Una volta che il fuoco sarà spento per effetto dell’evaporazione del liquore, rimetti la teglia in forno e cuoci per altri 7 – 10 minuti, poi sforna le quaglie e servile calde con i chicchi d’uva intorno.