“La vostra immaginazione è l’anteprima sulle attrazioni che offre la vita” – a dirlo è stato Albert Einstein, credo che a dicembre questa frase suoni più vera che mai, intente come siamo (perdonatemi se parlo al femminile, ma i signori uomini questo difetto sembrano davvero averlo in percentuale bassissima) ad arrivare intere alla fine dell’anno, cercando di conciliare gli impegni familiari con quelli di lavoro, le recite scolastiche, il menù delle feste e – ovviamente! – il riposo e le vacanze. Lo ammetto, anche io a dicembre perdo una parte del mio senso di calma perenne e mi concedo un attacco di panico qua e là, gestibile nell’unico modo di cui ho conoscenza: una tazza fumante con dentro thé o caffè (dipende dall’orario) e poi fogli bianchi, matita appuntita, gomma. Fare una scaletta dettagliata è l’unico antidoto che conosco a quel senso di ansia che ti coglie di soppiatto quando ti accorgi che è il primo di dicembre e – forse – l’immaginazione non propone attrazioni, ma incubi diurni.
L’energia è come un’onda nell’oceano, si alza e si abbassa. Dicembre non è certo il mese in cui possiamo permetterci di surfare su un’onda bassa, credetemi…
No, dicembre è il mese delle grandi aspettative. Ed ecco perché serve una lista. Ok, se avete deciso di essere voi a preparare la cena della vigilia o il pranzo di Natale, allora di liste ve ne servono due. Prima lista: cose da fare se non cucino. In linea di massima, questa è la mia (io chiaramente ho anche la lista 2…).
Settimana 1. Decorare la casa, preparare l’albero e tirare fuori dalle scatole tutte le decorazioni, i cd di Natale. Preparare i biscotti da appendere all’albero, comperare un profumo per ambienti natalizio e tante candele da tenere accese. Iniziare il calendario dell’avvento. Ordinare sul mio sito preferito i biglietti di auguri natalizi (quest’anno anche le cartoline!). Decidere e prenotare, se necessario, le vacanze (quest’anno vorrei proprio andare in un posto tranquillo e senza impegni).
Nella lista 2 campeggia un unico, gigantesco punto: decidere il menù e la mise en place. Può durare un’ora o una giornata, per quanto mi riguarda… quest’anno ho le idee chiare ma voglio concedermi dei diversivi, quindi ci penserò domenica (30 novembre) e vi farò sapere.
Settimana 2. Fare la lista dei regali che voglio fare e iniziare a comperarli, ordinando tutti quelli che posso sul web (lo ammetto, non resisto allo shopping on line) e poi andare ad acquistare di persona quelli che non posso acquistare on line. Spedire le cartoline d’auguri.
Nella lista 2 ci sono questi punti: iniziare a ordinare gli ingredienti che mi serviranno e che posso acquistare prima (vini, panettone, thé di Natale, liquori, farine speciali, spezie, etc.).
Settimana 3. Organizzare un thé con le amiche per scambiarsi i regali, includendo i bimbi eventualmente. Terminare di acquistare i doni, impacchettarli e scrivere i biglietti.
Nella lista 2: ordinare carne e pesce, ortofrutta particolare, stendendo una lista in doppia copia per i fornitori e per me.
Settimana 4. Iniziano le ferie per buona parte di noi e i bambini smettono di andare a scuola. Questa settimana è dedicata alla cucina e – per chi è ospite – agli ultimi regali da preparare e da consegnare. Prendersi un pomeriggio di relax è obbligatorio (andate dal parrucchiere, in una spa, leggete un libro sul divano ma decomprimetevi… o esploderete prima della mezzanotte).
Nella lista 2: iniziare a cucinare. Fare tutta la spesa. Stendere su carta i menù definitivi in bella e creare la scaletta di lavoro per gestire la cucina. Ripassare la tovaglia che è stata scelta, abbinare l’abito e verificare di avere tutto in casa. Stiamo per andare in scena!
Personalmente, credo che a parte una buona organizzazione il vero segreto per non farsi prendere dall’ansia di non fare a tempo sia proprio darsi delle priorità, imparando anche a dire no e – soprattutto – non aspettandosi di avere “del tempo” per poter fare le cose. Agire, subito, è l’unico modo per fare in modo che le cose accadano. Natale non è qualcosa alla quale aspirare aspettando di avere il tempo per fare le cose fatte bene. È uno stato emotivo, di pace, di gioia, anche di crescita interna, anno dopo anno. Cerco di rendere natalizio tutto ciò che faccio a dicembre. Dalla tavola alla mia camera da letto, dai libri che leggo (oggi ho tirato fuori all’armadio Il Canto di Natale di Charles Dickens per i miei bimbi) alle canzoni che ascolto (Christmas Radio è sempre il mio sottofondo preferito in questo periodo dell’anno). Natale è dentro di noi. Tutto il resto è organizzazione. Voi ci avete già pensato? Io dovrò cucinare il 24 dicembre. Ma almeno sappiamo già come faremo i biscotti per Babbo Natale quest’anno… al cacao amaro, a forma di angelo. E voi?