I giorni di festa dovrebbero scorrere ad un passo più lento – questa definizione per molti non si adatta bene alle feste di fine anno, con Natale e Capodanno a spuntare in cima alla lista delle celebrazioni che più ci inducono a voler “fare bene” lasciando che a volte a prendere il sopravvento siano le cose da fare e on i momenti belli da vivere. Se questo Natale siete voi il cuoco in carica a casa vostra, ammetto che un briciolo di ansia da prestazione possa essere giustificata – non ne sono immune neanche io, che tuttavia ridimensiono (per mia fortuna) il tutto affidandomi alle mie proverbiali “liste”. Tra poco i miei figli saranno abbastanza grandi per prendermi in giro, lo so, ma per ora “le liste” sono la mia grande salvezza. Le divido per tipologie (cose da fare sul lavoro, regali & biglietti, tavola e menù, casa & vacanze…) e servono a tenere la situazione sotto controllo, almeno per quanto mi riguarda.
Quella di stamattina – che vorrei condividere con voi, è la lista che riguarda la tavola e il menù. Sono strettamente legati l’un l’altra e non smetterò mai di pensare, e di scrivere, che prima di decidere cosa cucinerò mi piace dedicare del tempo a scegliere i colori, i tessuti, i dettagli della mia tavola. Partirò dalla vigilia.
Il 24 sera è una notte speciale per noi – Babbo Natale farà capolino dai comignoli per portare il suo pacco di doni ai bambini, la famiglia si riunirà intorno al tavolo a casa nostra per una serata magica, dove la luce delle candele, la conversazione e la musica natalizia faranno da sottofondo meraviglioso al menù della vigilia. I miei colori della vigilia saranno: grigio, oro, marrone legno.
Ho scelto una tovaglia di lino stropicciato grigio chiaro, sottopiatti dorati (regalo di Coin Casa) e i piatti di Gien con le scene di caccia che mi ha regalati mio marito tre anni fa. Le posate saranno quelle di famiglia, d’argento, i bicchieri meritano ancora una riflessione – per ora mi sono tenuta sul classico, con calici alti e panciuti (l’unico servizio di cui ho anche 12 flûtes) ma su questo punto potrei cambiare idea. Al posto del classico centrotavola metterò 5 candelabri in legno (mono candela) che mi sono stati regalati dal mio amico Alberto, titolare del negozio Bohèm a Sarnico, sul Lago d’Iseo. Li sistemerò lungo la tavola rettangolare, con le loro altezze diverse, insieme a foglie di pungitopo e bacche. I segnaposto saranno invece piccole mele dorate.
Il menù del 24 sarà di magro, cioè di pesce. Quest’anno voglio restare vicina alla tradizione e sposterò il mio grande classico (il filetto alla Wellington) al pranzo del 25.
La mia idea di menù
Aperitivo in piedi – servito per creare un po’ di atmosfera, con un calice di bollicine, che quest’anno saranno Bellavista.
Cestini di brisé con crema al mascarpone e gamberetti
Pane ai semi di lino con burro salato e salmone affumicato (un altro classico)
Crema alle erbe fini
Canapé al cetriolo (sempre a grande richiesta)
A tavola
Ravioli di ricotta con amaretti e scorza di limone
Rana pescatrice con cavolfiore bianco
Polpo con cipolle di Tropea all’aceto bianco e melograno
Puré di patate e sedano rapa, con salsa alla senape
Cardi brasati, carciofi al forno, verza in agrodolce
E poi i dolci…
Panettone glassato con “lemon icing” e servito con crema alla vaniglia
Gold Pavlova
Tartufi al cioccolato
Torta al cioccolato (senza glutine) con melograno [sì, posterò la ricetta!!]
Frutta di stagione e datteri marocchini
thé e caffè