Mi sono alzata presto stamattina, per infornare le prime teglie di biscotti. Non sono sicura che arriveranno al 25 dicembre, probabilmente bisognerà farne altri durante la settimana ma – si dice – chi ben comincia è a metà dell’opera. Lo spirito del Natale ormai è dappertutto in casa mia, spero sia lo stesso per voi. Dal forno si propaga un profumo di cacao e vaniglia, che tra breve lascerà il passo a quello dello zenzero e della cannella. Una buona quantità di cioccolato, burro e panna sono già stati fatti fondere e amalgamare tra loro per fare da base ai miei tartufi da dopo cena. Il menù aspetta solo di essere affisso sul vetro della cucina (lo farò stasera) e manca ancora qualche regalo da incartare. Ma la cosa bella è che tutto (quasi tutto, ad essere sincera) è deciso e che quella che inizierà domani è “la settimana”. La settimana di Natale.
Il clima è buono, almeno a Milano, nonostante l’aria sia pesante per il forte inquinamento che purtroppo ci avvolge da settimane, il sole splende e la temperatura è mite. Vorrei la neve, è ovvio, ma forse la troveremo a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo. Per ora, mi concentro sulla cucina.
Se vi state chiedendo se viene anche a me un lieve attacco di panico guardando la lista delle cose che devo preparare, la risposta è “sì, certo”. L’ho detto altre volte e lo ripeto, Natale è per tutte noi il sipario che si alza davanti ad un pubblico che è lì con il fiato sospeso, non sarebbe naturale, neanche per la ballerina più esperta o per la stessa dell’intero teatro, non sentire un nodo allo stomaco che stringe un po’. Soluzione? Carta, penna, lista delle cose da fare e poi… incominciare!
Cosa potete fare tra oggi e domani? I dolci, ad esempio, iniziando dai biscotti delle feste. Ne ho postati per voi alcuni e qui trovate le ricette. Gli alberi di Natale fatti con la frolla profumata allo zenzero e al limone, perfetti anche da regalare se siete ospiti in questi giorni a casa di qualcuno. Gli angioletti di frolla da distribuire senza lesinare ai bambini di casa (la ricetta è la preferita di mia figlia Ludovica). I grandi “choco chip cookies” all’americana, perfetti per riempire una bella scatola di latta, e da mangiare in ogni momento della giornata. E poi i cantucci, semplici e facili da conservare (ammesso che si ponga il problema) per accompagnare la conversazione quando si sposterà dalla tavola al salotto.
Infornate le vostre teglie, dedicate il pomeriggio alla mise en place.
Controllate la tovaglia e i tovaglioli, lavate e stirate se necessario. Argenteria, piatti, bicchieri e posate devono essere in ordine possibilmente già oggi, così non ci dovrete pensare giovedì. All’ultimo minuto ho deciso di cambiare i segnaposto, quindi oggi andrò alla ricerca dei nuovi. Per il resto, la mia lista è completa.
Fate un piano di riciclo degli avanzi – giuro, non sto scherzando, l’avanzo pianificato è utilissimo in quel periodo meraviglioso tra il 26 sera e il 28, quando la cucina può e deve vivere di rendita sul lavoro dei giorni precedenti. E pensate adesso, se non l’avete già fatto, a donare qualcosa, in termini di cibo o di denaro, secondo le vostre possibilità, a chi non avrà la fortuna che noi abbiamo, e non condividerà il Natale con la propria famiglia nello stesso modo.
Poi, un compito da assegnare agli uomini di casa: verificate il bar con i liquori e i vini da abbinare alle pietanze. Delegate loro anche la musica di Natale e la gestione dei cappotti degli ospiti (io svuoterò il mio armadio all’entrata nel tardo pomeriggio, in modo da averlo già pronto per la vigilia…).
Infine, stasera, concedetevi un momento per voi. Una tazza di thé leggero, un paio di biscotti di quelli che vi piacciono o una fetta di torta, dopo cena, nel silenzio della cucina, come il regista che guarda il suo teatro e percepisce in sottofondo il fervore che arriverà a riempire la sala di lì a poco… Sta per iniziare un grande momento. Concedetevi il piacere di viverlo sino in fondo in prima persona, anche se sarà faticoso, gli applausi al termine sapranno colmarvi di gioia e ricompensarvi appieno.