Ultime ore dell’anno 2015… ancora un po’ di cose da fare, ma soprattutto “la lista” quella più importante dell’anno, quella che tutti facciamo (chi solo mentalmente, chi su un foglio di carta). Ho infornato adesso le mie pavlove di capodanno. I bambini giocano a Monopoli. La colazione è stata tardiva e abbondante, quindi il pranzo sarà leggero e ne approfitterò per una visita al bel supermercato in centro a Zurigo, dove rifornirmi di quelle cose che in Italia non trovo e che desidero portare con me a casa domani sera. L’ultimo giorno dell’anno per me ha sempre “la lista” in cima alle miei priorità. quella (spesso lunga) di buoni propositi per l’anno nuovo.
Tre tra tutti (i miei sono sette) sono quelli che vorrei condividere con voi, perché penso possano essere anche parte della vostra lista personale. Eccoli qui, sono ovviamente legati alla cucina.
Proposito 1: limitare la plastica. Dobbiamo dare un contributo significativo al problema dell’inquinamento: limitare il più possibile l’uso e lo spreco della plastica, per imballi & co. è qualcosa che tutti noi possiamo fare nel quotidiano. E mi darà una ulteriore scusa per comperare qualche bel barattolo di vetro in più e riciclare quelli che compero pieni (yogurt, ad esempio).
Proposito 2: ampliare la lista delle ricette Good Food. Continuare a sperimentare e trascrivere sul blog ricette sane, golose, nutrienti, facili da fare e belle da condividere! Sarà il nostro “One Year to Good Food”. Chi vuole farlo con me?
Proposito 3: continuare a donare cibo a chi ne ha bisogno, come ho fatto sin qui. Il cibo è un gesto d’amore. Non mi riferisco solo alla carità che si può (e si deve) fare donando generi alimentari di prima necessità ai bisognosi attraverso le collette, ma anche a quello che si prepara per la famiglia e gli amici. Dare una cena per la famiglia anche se non c’è un motivo specifico. Fare una torta per la vicina di casa che fa tardi al lavoro e non ha mai tempo per cucinare. Preparare il caffè in ufficio per tutti e accompagnarlo con un piccolo dolcetto fatto in casa. Piccoli gesti che fanno stare tutti meglio. Me per prima.
Ecco, non sono obiettivi irraggiungibili, anzi. Saranno la base del mio inizio e, mi auguro, delle nostre giornate insieme sul blog. Mi piacerebbe davvero incontrarvi tutte, e insieme, in un bellissimo raduno nazionale. ma questo è un sogno per ora e devo capire come poterlo trasformare in realtà. Nel frattempo, nella mia lista delle cose da fare ci sono ovviamente un po’ di impegni professionali (tra i quali un nuovo libro) e familiari. E poi ci sono i miei buoni propositi personali, che condivido qui in forma “privata” – se così si può dire, perché ormai scrivere in questo spazio è per me, come per voi, un modo per raccontare, ascoltare, condividere.
Proposito 4: leggere qualche romanzo in più (e qualche manuale in meno) – magari trovare il tempo per riprendere i grandi classici che mi avevano affascinato anni fa. Da una versione in inglese di Orgoglio e Pregiudizio (comperata un mese fa alla stazione di Firenze) a L’Amore ai tempi del colera di G. Garcia Marquez, attualmente sul mio comodino.
Proposito 5: non vi dirò che mi iscriverò in palestra, ma vorrei sinceramente dedicare un po’ più di tempo all’attività fisica. Moderata e consapevole. Visto che ormai sono 45 pieni e tondi…
Proposito 6: ricominciare a leggere il giornale stampato, tutti i giorni, magari facendo un bell’abbonamento. Per dedicare un po’ di tempo al mondo, e a me, nello stesso tempo.
Proposito 7: restare serena, il più importante. Alzarmi ogni giorno felice di come sono, ma desiderosa di migliorare. Perché abbiamo sempre lo spazio per il miglioramento dentro di noi, e questo fa bene a noi e a chi ci sta vicino.
Vi auguro di cuore un 2016 sereno, pieno di cose belle e di momenti intensi. Di gioia e di condivisione. E di forza per affrontare quegli immancabili momenti grigi che tutti noi abbiamo, sempre, e che dobbiamo avere il coraggio di superare a testa alta. E una felice festa stasera! Auguri e un abbraccio! Csaba