Da settembre a marzo, le mele rappresentano il frutto più popolare e diffuso sulle nostre tavole. Originari dell’Asia centrale, questi pomi mitici, che oggi contano migliaia di varietà di cultivar differenti, sono un frutto popolare sia per diffusione che per prezzo. Il loro gusto piace a tutti – spesso la mela è proprio la prima frutta che mangia un bambino; le loro virtù sono innumerevoli: da secoli le mele sono state associate a proprietà curative in grado di aiutare il nostro organismo a depurarsi e a stare meglio.
Le mele sono considerate un tonico della parte yin nella Medicina Cinese – ci aiutano quindi a recuperare i fluidi che abbiamo perduto durante la stagione più calda o con la sudorazione. Il detto “una mela al giorno toglie il medico di torno” è la sintesi delle loro qualità benefiche, in grado di aiutare a promuovere l’energia vitale e a smaltire le tossine. Poiché mangiarle è facilissimo (e trovare quella che piace di più tra le mille varietà può essere anche piacevole) dovremmo rivalutare davvero questo frutto comune, e metterlo quotidianamente al centro della nostra alimentazione nei mesi autunnali. Una mela rossa grattugiata è, da sempre, il rimedio che le tate inglesi davano ai bambini per ridurre la febbre. La mela verde aiuta il fegato e il succo di mela è consigliato a tutti coloro che vogliono mantenere pulito l’organismo quando l’acqua che si beve durante il giorno è dura.
Le mele contengono acido malico e tartarico: due tra i più potenti alfa-idrossiacidi (acidi della frutta) che aiutano il nostro corpo con la loro azione antiossidante. Sono anche ricche di pectina, quindi aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo, aiutano il transito intestinale.
Le infinite varietà hanno tutte un nome preciso, che le rende distinguibili tra loro e le identifica per gusto, consistenza, colore. Per partire alla scoperta di questo frutto, che spesso mangiamo senza dargli molta importanza, basta addentarne una ad occhi chiusi e sentire il meraviglioso sapore che sprigionano i suoi succhi.
Oltre ad essere un eccellente frutto da tavola, le mele si prestano benissimo a diventare l’ingrediente di tantissime ricette, non sempre dolci e – soprattutto – non sempre scontate. Come la torta salata con la zucca e il formaggio erborinato, che accompagna il sapore delle mele in modo semplicemente perfetto e che io ho preparato qualche settimana fa, per il numero autunnale di Good Living (la ricetta è qui e vale la pena provarla…!). Ma anche un semplice (e buonissima) classica torta di mele, come questa (la ricetta è tratta dal libro Around Florence).
Acquistare e conservare
Quando acquisti le mele, assicurati di mettere nel tuo cestino frutti di provenienza biologica. La mela destinata al commercio è uno dei frutti più trattati (tra i 10 alimenti con maggiore contaminazione chimica insieme all’uva di importazione, le fragole, le pesche e le ciliegie, per esempio). Su una singola mela non biologica si trovano sino a 40 sostanze chimiche differenti: un cocktail piuttosto nocivo, soprattutto se si lava la buccia. Resisti quindi alla tentazione di allungare la mano verso tutte quelle mele identiche etichettate con i loro bei bollini e opta invece per frutti più piccoli, disomogenei, ma “puliti”. Soprattutto se dai la mela con la buccia ai tuoi bambini, come faccio io. Frequentando i mercati locali dei produttori scoprirai cultivar antiche, i cui frutti sono asimmetrici magari, meno grandi e con la buccia di colore non omogeneo. Avranno ancora attaccato al picciolo qualche foglia e saranno mele cresciute sui rami, ricoperte dalla loro cera naturale (che nelle mele commerciali non biologiche viene rimossa con il lavaggio e sostituita con una cera industriale, addizionata con sostanze che aiutano la mela ad estendere la sua vita per mesi in un frigorifero…