Hygge per me è una moltitudine di esperienze che portano tutte alla stessa sensazione: sentirmi bene con me stessa, in equilibrio, certo, ma soprattutto al sicuro. Confortata dal calore umano dell’affetto, da una fetta di torta appena uscita dal forno o da una tazza di thé, ma anche dall’abbraccio di chi amo. Mi sento così quando ho la percezione fisica di trovarmi lontano da chi mi giudica, dall’ansia di dover dare un risultato, dall’incalzare delle scadenze. E voi?
Questa parola danese, che in nord Europa è ben conosciuta, sta arrivando lentamente anche qui. È una vera e propria filosofia di vita e vorrei invitarvi a farla vostra in vista dell’Avvento e del Natale. Vi porterà a sperimentare sensazioni piene e molto belle: autentiche come la vita. Non vi darà certo la felicità (quella è solo la ciliegina sulla torta Hygge) ma vi farà stare molto meglio. Vi farà apprezzare quello che già avete senza desiderare molto altro. E, soprattutto, non vi chiederà denaro… solo un po’ di tempo.
Le 9 cose che mi fanno sentire Hygge
Hygge è qualcosa che ha a che fare con l’essere, non con l’avere.
E’ un modo per sentirsi bene, in pace con noi stessi. Ma è soprattutto qualcosa che facciamo insieme ad altre persone, per sperimentare anche sensazioni di appartenenza a un gruppo, di connessione profonda, di relazione con gli altri. Quali sono le cose che vi fanno sentire così? Questa qui sotto è la mia lista. Devo dire che è stato difficile ridurla a nove punti, ma ci sarà il tempo per allungare l’elenco. Mi piacerebbe che lo facessimo insieme: ognuno dica la sua e in pochi giorni avremo un enorme quantità di cose positive in grado di farci stare bene. Non suona meraviglioso? Attenzione: istruzioni per l’uso di Hygge. Non devono essere sensazioni, ma azioni vere e proprie. Cose che si possono “fare” realmente e che vi fanno sperimentare queste sensazioni: senso di appartenenza, conforto, amore, consolazione; comunione del tempo, dell’affetto, del pensiero, dello spazio (intimità!); affermazione, coraggio, umiltà condivisa che diviene orgoglio di essere.
Hygge #1 – fare una torta
Per me è al primo punto della mia lista delle cose hygge: fare una torta e sapere di poterla condividere con la mia famiglia è l’essenza del benessere. Mi piace l’idea di sfogliare un libro alla ricerca della ricetta, il tempo passato a impastare e cuocere, il profumo del forno che si sprigiona in tutta la casa. Una volta messa sulla tavola, vedere che fa star bene anche gli altri mi scalda il cuore e mi fa sentire utile e apprezzata.
Hygge #2 – camminare in campagna
In qualunque stagione, anche con la nebbia d’autunno, come quella che avvolgeva i campi questa mattina: camminare nel silenzio dei viali alberati e tra i boschi, insieme a chi mi vuole bene, è una sensazione meravigliosa per me. Mi libera la testa, mi riempie i polmoni di aria pulita e profumata. Mi fa sentire in pace con la natura e con il mondo: lontana dalla routine quotidiana. E felice di esistere.
Hygge #3 – una tazza di thé calda, off-line
Il vero lusso per me: niente telefono, niente connessione dati, niente di niente: solo la casa, il silenzio della mia stanza e una tazza di thé caldo tra le mani. Mi piace sentire il profumo dell’infusione e il suono dei miei pensieri, sapendo che nulla potrà interromperli. Mi bastano 30 minuti, ma un paio d’ore sono la soluzione migliore. Mi fa sentore hygge all’istante: coccolata dalla mia teiera piena, nell’intimità della casa, in totale relax.
Hygge #4 – caffè & computer connessi, in due
Mi è sempre piaciuto lavorare in team e ho la fortuna di aver potuto mantenere nel tempo relazioni forti con le persone con le quali amo lavorare. Quando ci sediamo in due al tavolo grande con una tazza di caffè bollente e un progetto da terminare, ciascuna dietro lo schermo del proprio notebook, in totale condivisione di pensiero e azione, il tempo passa talmente bene che non mi sembra neanche di lavorare. E sono grata dal profondo del cuore di poter lavorare così molti giorni del mio mese, insieme a persone che stimo e che mi vogliono bene – il cui talento è al di sopra di ogni possibilità di giudizio.
Hygge #5 – un bicchiere di vino rosso, la sera
Davanti al camino in inverno, guardando le stelle in estate. Mi piace starmene seduta a bere un bicchiere di vino buono e a parlare. Può essere con mio marito, può essere con mia sorella o con un piccolo gruppo di amici. Chiudere la giornata così mi fa stare bene, perché mi permette di rallentare un po’ alla volta, prima che il sonno mi spenga per un po’ di riposo. Non serve essere in un posto esotico, quando non ho né il camino né le stelle va benissimo la poltrona del mio salotto, con una candela profumata accesa.
Hygge #6 – scrivere, la mattina presto
Mi sono alzata presto per tutta la vita, sin qui: deve essere una questione di ritmo circadiano. Quando mi alzo prima degli altri e mi metto a scrivere nella mia stanza mi raggiunge sempre la mia gatta. Due ore passano in fretta: la testa si svuota, le pagine si riempiono e la casa inizia a svegliarsi. Non c’è cosa più bella che stare lì, a fare il mio lavoro, pensando a quello che penserete voi quando lo leggerete…
Hygge #7 – tenere per mano i miei figli
Tra poco non succederà più, ma finché dura, mi piace la sensazione di tenere quelle manine piccole tra le mie. Quando si attraversa la strada, quando andiamo a passeggiare. Se avete figli piccoli o nipotini, approfittatene adesso: la sensazione di totale abbandono di quelle mani dentro le vostre dà al cuore una grande spinta di coraggio e di amore. A me fa sentire assolutamente hygge.
Hygge #8 – stendere il bucato
Io e la lavatrice abbiamo sempre avuto un rapporto intimo, sin da quando ero ragazza. Mi piace fare il bucato (ok, ognuno ha i suoi modi preferiti per fare le faccende domestiche) e mi piace farlo di persona. Sono una di quelle che ha diversi flaconi di detersivo e ne usa pochissimo. Che sta attenta all’ambiente con i programmi brevi e quelli eco. E stende il bucato con cura maniacale. Spesso vicino a dove lavoro, così posso sentirne il meraviglioso e confortante profumo. Pazza? Può darsi… ma mi piace così. Hygge-Style.
Hygge #9 – un abbraccio, che rigenera
Chiudete gli occhi e abbracciate con trasporto. Vostro marito, vostra madre, vostro figlio: chi volete. Un abbraccio vero è il più grande rigenerante dell’anima e dello spirito. Aiuta a stare bene. Mi fa sentire bene. Lasciate che chi vi ama vi abbracci e, soprattutto, lasciatevi andare al piacere del contatto. Non serve dire nulla. Si distende il cuore.
Madre Teresa di Calcutta diceva: “non tutti possiamo fare grandi cose. Ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. Ecco, a me piace partire da questa frase. Vi invito a prepararvi una tazza di caffè o di thé (dipende dal momento del giorno in cui state leggendo questo post) e a sedervi nella vostra poltrona preferita portando con voi anche un biscotto, un pasticcino o una fetta di torta. Lo so, ci sono sempre mille cose da fare. Ma stare bene, sentirsi bene e amare noi stesse deve essere almeno sul primo foglio, in questa bella lista che ci dà la vita. Siete d’accordo?