Yotam Ottolenghi è più di uno chef. È un punto di riferimento per chi a Londra fa colazione, pranza o cena in uno dei ristoranti “Ottolenghi” e per chi, come me, ha una passione per la cucina contaminata da influenze ebraiche o mediorientali. Da lui trovo il Sumac (in un bellissimo barattolo) e altri ingredienti particolari che in Italia si fa fatica a reperire. Le spezie, gli agrumi, la melagrana e il profumo della rosa sono in moltissime ricette tra le mie preferite, e spesso nelle sue.
Nato a Gerusalemme, autore di diversi libri e cuoco di grande talento a mio giudizio, Yotam è entrato nella mia cucina poco a poco, con profumi, sapori e piatti che arrivano diritti dal Mediterraneo e che non sono mai complicati da preparare.
Questi biscotti al cioccolato – indulgenza pura da osare solo la notte, a mio avviso – sono una delle specialità che si vendono meglio a Londra, come ammette l’autore stesso. E sono anche piuttosto facili da fare, seguendo la ricetta, che in questo caso giunge alla sua terza rivisitazione: la mia. Yotam ha ispirato liberamente la sua versione alla ricetta di Nancy Baggett. Io ho ispirato liberamente la mia alla sua (pubblicata nel libro Jerusalem), cambiando davvero poco. A voi giudicare.
Sono biscotti grandi, meravigliosamente corposi, che devono essere serviti su un bel vassoio dal quale ciascuno si prenderà il proprio, su un piattino o un tovagliolino, perché fanno briciole deliziose. Serviteli con il caffè della sera, con un liquore in terrazza (Cognac, Sherry e Brandy vanno benissimo) oppure un vino dolce come un passito. Vi innamorerete al primo morso.
Non sono “light” – ma rappresentano il mio modo di sgarrare. Tuffandomi senza resistenza nel piacere del loro sapore speziato, nella consistenza friabile, nel gusto leggermente aspro della glassa al lime. Divini! Ecco come farli, la ricetta è qui.