Roma, Parioli, ore 6:45: la mia sveglia suona e la stanza d’albergo che mi ospita da circa tre settimane è già piena di luce. La testa ancora pesante sul cuscino, allungo lo sguardo verso l’esterno e vedo gli alberi e il cielo della capitale. Vorrei restare così ancora un’ora almeno, ma devo usare i quindici minuti che mi separano dalle 7:00 per lavarmi, indossare un paio di jeans, una camicia con sopra un golf leggero e le scarpe a tennis bianche. Da quando sono qui, mi vesto nello stesso modo tutte le mattine, perché tanto questi abiti li indosso solo per un’ora. Poco dopo le sette scendo a fare colazione, da sola, e nel silenzio della sala ancora poco affollata inizio a focalizzare la giornata davanti a me.
Alle 7:25 esco dall’hotel e salgo sull’auto scura che mi porta sul set, dove arrivo, di solito, in circa 20 minuti. Il viaggio è molto piacevole: guardo la città svegliarsi mentre lo lascio trasportare lungo la via Flaminia, comodamente seduta e fortunatamente lungo la parte sgombra dal traffico, quella in uscita. Parlo al telefono con i miei figli, Dodo e Lilly, prima che loro escano per andare a scuola, mentre attraversiamo quella zona di Roma che sfuma verso la periferia, sino ad arrivare a Prima Porta. Qui il traffico lascia il passo a un ritmo più lento e diluito, e tra le botteghe di frutta, il bar tabacchi all’angolo e l’edicola che marca il ciglio della strada nel punto dove l’auto svolta, gli alberi e i campi di grano e papaveri sostituiscono i palazzi anonimi e la città si trasforma in campagna.
L’auto scende in via Livigno e arriviamo al centro di produzione di La7: la sbarra si alza per farci passare e dentro è un piccolo dedalo tra gli studi, reso pittoresco da una piazzetta stile anni 50 che viene utilizzata per le fiction e che è davvero deliziosa. La mia destinazione è meno poetica: lo Studio T5 dove si registra Cuochi & Fiamme sorge su un ampio piazzale con vista sul verde dei campi, spesso popolati da ovini. La cucina esterna alle 7:50 è già aperta e tra le prime ad arrivare c’è Ornella, che si prende cura di molte cose sul set e della pulizia delle cucine dove lavorano i concorrenti.
Ma è ancora presto. Alle 8:00 la convocazione sul set è per me e per Arianna, l’efficientissima ragazza che si occupa di trucco e capelli; poi c’è Marcelo – che ha il compito di far girare tutta la produzione nei tempi (e ci riesce molto bene). Ci sono gli autori, la squadra che sta in cucina a preparare le basi, chi fa la spesa.
Alle 8:00 precise Arianna accende il phon e io mi siedo, ancora con gli occhi chiusi, lasciando che sia lei a trasformare una me stessa un po’ assonnata in quello che poi si vedrà in tv – a me spettano 55 minuti perché sono una donna, poi arrivano Barù, Simone Rugiati e Riccardo Rossi: per loro bastano 10-15 minuti ciascuno.
Finito il trucco, ho ancora i capelli appuntati con i becchi in metallo e giro così per il set, che inizia a popolarsi. Ornella mi manda una tazza di caffè con latte dalla cucina, vado dal fonico a recuperare il mio microfono e saluto gli autori – generalmente a questo punto Nicola mi racconta cosa succederà nella mattina, ma senza scendere nei dettagli, perché la trasmissione è davvero registrata come fosse in diretta e neanche Simone sa quali sono le ricette che saranno eseguite.
Gli operatori e il direttore della fotografia (Emmanuele Mattiocco, che ha scattato la mia foto al make up!) arrivano un po’ più tardi. La regista, Sabrina Tricarico, a un certo punto compare e la sua voce scende dall’alto sul set impartendo numeri, indicazioni, correzioni. È iniziata un’altra giornata sul set di Cuochi & Fiamme, la trasmissione di La7 condotta da Simone Rugiati e giunta alla sua nona edizione. Mentre le luci si accendono su di noi, dietro la scenografia c’è Arianna Candeloro che sorveglia ogni passo dell’organizzazione e fa sì che tutto prosegua nel modo migliore, perché poi tutti i pezzetti girati dovranno velocemente confluire al montaggio per diventare la puntata vera e propria. A sorvegliare la qualità di ciò che facciamo e diciamo c’è Emanuela Donati – responsabile di questo tipo di programmi per La7 e nostra consigliera sul set. Grazie a lei ho compreso meglio come muovermi (poco) sul mio sgabello, e come gestire al meglio i miei interventi. La sua presenza discreta ed efficace ci aiuta a fare meglio, ogni giorno, senza tuttavia risultare troppo impostati.
Ore 9:00 – il set si accende piano piano
L’atmosfera è frizzante, reale e velocemente distesa. Non c’è stress: siamo in tanti (più di 30 persone) ma ognuno fa la propria parte con efficienza e la grande macchina di Magnolia (che è la casa di produzione che produce il programma per la rete) funziona molto bene. Il format lo conoscete: due concorrenti si sfidano in una gara composta da quattro prove in cucina: manualità, abilità, creatività e presentazione. Simone Rugiati (un talento con il quale non avevo mai avuto il piacere di lavorare) è un vero fuoriclasse. Lavora senza copione, in una ripresa diretta che la regia interrompe solo per far pulire le cucine, parla con i concorrenti, li aiuta, passa del tempo con noi in giuria per chiederci pareri e gusti personali, dispensa ricette rapide ma mai banali, pescate a memoria davvero su due piedi al momento e si diverte davvero un mondo a condurre uno show che – dal mio punto di vista personale – è davvero molto divertente. Ogni tanto, a sorpresa, mi lancia a dare una ricetta in video – e lì spero di fare del mio meglio per essere chiara e veloce!
Dalle nove in poi ho il tempo per mettermi il primo abito di scena e indossare il microfono.
Il mio camerino è al secondo piano: è bello, ampio e silenzioso (qui potete vedere un piccolo video che ho girato da sola). Ho la mia teiera e una scatola di thé verde che uso in questi giorni; yogurt e frutta fresca nel frigorifero, una dozzina abbondante di abiti appesi in ordine di utilizzo, e parecchie scarpe, in fila accanto a loro – è l’abbigliamento di scena (in parte abiti che ho conservato negli anni, ma per la maggior parte capi che mi sono stati prestati per l’occasione da Marella e iBlues.
Alle 10 iniziamo con la prima delle quattro puntate che registriamo ogni giorno. Il pubblico è il primo a entrare, prende posto e si prepara alle riprese. Alcune persone vengono spesso – per loro ormai la trasmissione è quasi un appuntamento quotidiano, Altri vengono per una giornata o mezza. Alle 10:00 si inizia a girare e tutti dobbiamo essere ai nostri posti: Barù, Riccardo Rossi ed io al tavolo di giurati; i due concorrenti dietro ai propri taglieri, in posizione. La voce dall’alto di Sabrina inizia il conto alla rovescia: 5,4,3,2,1… si parte: entra Simone, si accende lo studio e la prima puntata – di lì a un’ora e mezza – sarà terminata.
Dopo due puntate c’è una pausa di circa un’ora, durante la quale lo staff va a mangiare, noi ci limitiamo… a bere e rilassarci un attimo. Così la giornata prende un ritmo sempre uguale, ma molto efficiente. Si arriva a sera stanchi, ma contenti di quello che abbiamo realizzato.
Che tipo di giudice sono? Attento ai dettagli.
Tra una puntata e l’altra ci sono giusto pochi minuti per parlare con i concorrenti e scambiare due consigli, fare una foto ricordo, cambiare le pile al microfono e ritoccare il rossetto (almeno io). Il rapporto con le persone sul set è molto bello. Cerco di essere un giudice imparziale, di valutare i piatti in modo innanzitutto sincero e in rapporto al tema della prova, poi anche tecnico, ma cerco di non usare paroloni per descrivere ciò che voglio dire: Cuochi & Fiamme è davvero un salotto, e Simone Rugiati un ottimo padrone di casa.
Ecco, quando alla sera torno in auto verso l’hotel, penso a tutte voi, a cosa direte quando vedrete le puntate. A ciò che ho detto. A ciò che ho fatto. Vado a fare una passeggiata di un’ora e mi fermo a bere un estratto di frutta e verdura in un chiosco poco lontano dall’albergo, poi mi faccio una lunga doccia, lavo i capelli come ogni sera e mi strucco a dovere. Vado a dormire presto. Domani, è un altro giorno, e si ricomincia. Con passione, emozione, rispetto.
Allora, cos’altro volete sapere? Sono qui per voi! Scrivetemi (e perdonate se non risponderò immediatamente ma… stiamo ancora girando e mancano tante puntate!). Buona giornata.