Ci ho messo un po’ a scrivere questo post – con la lentezza che mi caratterizza in questi ultimi mesi, sono arrivata a stasera, ma avrei potuto andare oltre. In realtà non volevo fare attendere troppo coloro le quali avevano chiesto di condividere a distanza la bella giornata che ho trascorso con alcune di voi. Fatto è che scrivere questo post significa ammettere che la festa è finita, e un po’ mi dispiace. L’agenda (personale) è già piena di impegni. C’è l’agenda (il libro) da promuovere, e mi piacerebbe raggiungere diverse località a novembre. La fiera di Francoforte è alle porte (e non vedo l’ora di essere lì per esplorare il mio mondo von occhi internazionali) – Natale è già timidamente nell’aria, almeno sulla mia scrivania. Ma, ancora per un po’, voglio che sia settembre. Voglio restare con gli occhi chiusi a guardare i volti delle persone che ho conosciuto, a sentire le mie mani che stringono le vostre. A vedere la felicità nei sorrisi delle mie ambasciatrici. E pensare che, un pochino, siamo ancora lì… insieme. Lo so che ottobre ha già girato il calendario da tre giorni… ma ne prenderò atto il prossimo week end. In fondo, non cambierà poi tanto. Giusto?
Dunque, eravamo lì. Domenica mattina, il 25 settembre. Mi sono alzata presto, svegliata dal rumore di un’auto sulla ghiaia, sotto la mia finestra, nel borgo di Erbio. Erano i ragazzi della forestale, intenti a segnare i percorsi che avrebbero accolto le macchine nei parcheggi. Mi sono messa un paio di pantaloni e un golf e sono scesa in cucina. C’era già la mia amica Elisabetta (moglie del proprietario di casa) con il suo bel sorriso e gli occhi azzurri pieni di vita. Mi ha fatto il primo caffè e mi ha tagliato una (ok, due) fette di torta della Signora Adriana – una garanzia a Erbin, dove fa da cuoca personale alla famiglia Gianolli e ai loro ospiti.
L’aria fuori era fresca, pungente, ma gradevole: il cielo quello che preannuncia una bella giornata di sole. Nella cantina lo staff de La Collina dei Ciliegi era già tutto riunito alle 8:00 per ripassare tutta la regia della giornata. Io ho aperto i primi pacchi di farina per iniziare a mettere su il pane, che avremmo cotto poi più tardi, durante i corsi. Le persone dello staff hanno iniziato ad arrivare poco a poco, alle 9:00 la cantina era già in fermento e le mie ambasciatrici – puntuali – in arrivo. Non scorderò mai i vostri bellissimi sorrisi, le vostre strette di mano, gli abbracci. Mi veniva da piangere dalla commozione e credo lo abbiate notato. È stato bello condividere con 9 lettrici del blog questo momento speciale. Ed è anche grazie a voi se la giornata è stata un successo. Grazie, di cuore, per i vostri sguardi vigili, per il sostegno, per il lavoro che avete svolto per me e con me. Con noi. Grazie anche e soprattutto a Karen (che non si è assentata un momento) a Silvia (che ci ha raggiunto da Milano, dove lavora in casa editrice, per gestire la piccola libreria). A Irene, Luca, Fabrizia e tutto lo staff de La Collina dei Ciliegi. Grazie per il vostro tempo e le vostre attenzioni.
Poco prima delle nove mi sono cambiata per indossare il mio abito blu a fiori, che vedete in alcune fotografie. Poi, insieme a Karen, abbiamo consegnato i pass alle ambasciatrici e le loro copie del libro, che avevo impacchettato di persona la sera precedente. Una breve riunione tra noi 10 per “ripassare” i vari momenti della giornata, mentre mariti e accompagnatori, in terrazza, iniziavano a godersi un caffè al bar Lavazza [grazie per essere venuti da Torino per me! Le ragazze sono state magnifiche e i ragazzi super efficienti. Il caffè, ovviamente, era molto buono!].
Alle 10:00 in punto la coda agli accrediti purtroppo era già lunga. Nonostante l’organizzazione e la grande quantità di personale, abbiamo accettato un numero di persone molto alto (lo so, ma ero così dispiaciuta di deludere una parte di voi…) e la coda c’è stata. Ma è stata educata e molto “british”. Grazie, di cuore, per aver compreso!
La prima presentazione dell’agenda è andata bene. Mi è piaciuto l’affetto con il quale avete accolto la me stessa disegnata a cartone animato (che idea stramba, all’inizio!) e vedere i vostri volti un po’ sorpresi, un po’ lieti, un po’ curiosi di andare oltre…
Massimo Gianolli, Presidente de La Collina dei Ciliegi e proprietario del luogo meraviglioso e dell’azienda che ci ha ospitato, ha fatto una breve presentazione insieme al Sindaco di Grezzana, Arturo Alberti. Ma la parte più bella della presentazione è stata la fine, quando le nove ambasciatrici sono venute al mio fianco e si sono presentate, e poi ho finito per cantare (sì lo so, ridete pure, tanto non vi vedo…) “tanti auguri a te” a Gisella. Perché era il suo compleanno! Solo un paio di strofe comunque, perché avevamo una rigidissima tabella di marcia.
Così, mentre le persone continuavano ad arrivare e ad accreditarsi e la terrazza con la caffetteria si riempiva di sole e di persone, abbiamo iniziato il rito della firma delle copie e delle fotografie insieme. Poi, in cantina, suddivisi in tre turni, insieme a Chiara Rossetto abbiamo fatto il pane e parlato di farina. Di farina “vera” e di farina “ricostruita”, di integrale, di tipo 1 e 2, 0 e 00. Hanno partecipato tre gruppi di circa 70 persone ciascuno, mentre sui prati e tra le vigne alcuni iniziavano a disporsi al sole con il proprio cestino da picnic.
La parte più bella del raduno è stata proprio questa: stendersi al sole con un vero cestino da picnic. All’interno un panino morbido con senape, avocado, rucola e pomodoro, hummus di ceci; un’insalata di quinoa (la ricetta è questa, presa dal mio libro Good Food) e una focaccina da rendere golosa spalmandoci sopra uno dei formaggi freschi biologici portati da Bustaffa (io li ho conosciuti da poco e li adoro… sono una piccola azienda di Mantova). Poi un muffin allo yogurt (preparato con la farina di Molino Rossetto, così come il pane) per finire in dolcezza. E una mela bio, da accompagnare ai grappoli di uva che la tenuta aveva tagliato dalle viti la sera prima, per far assaggiare la produzione ai partecipanti.
E così si è fatta l’ora di pranzo. Io ho mangiato alle tre (uno dei panini dei cestini e il muffin, in 10 minuti di pausa in camera mia…) Poi è stata la volta delle foto.
Stefano Scatà è stato più che gentile a raggiungerci e molto disponibile. Davanti alle belle botti di rovere nella cantina, quasi 100 delle persone presenti si sono fatte fare un bel ritratto d’autore, scattato con il nuovo Galaxy7edge di Samsung e stampato, a fianco, quasi in tempo reale. Nella gallery fotografica sotto vedete la foto che ho fatto con le ambasciatrici.
La seconda presentazione del libro, nel pomeriggio, ha avuto un altro ospite d’onore inaspettato: il Console Generale del Stati Uniti d’America Philip t. Reeker, arrivato con la moglie per fare un romantico picnic tra le vigne (dopo aver seminato la scorta!).
Senza l’aiuto delle Ambasciatrici non sarei arrivata intera alle 17:00, momento in cui mi sono cambiata d’abito per passare al Tea Time. Prima una parte teorica nell’auditorium, poi la degustazione in terrazza di due thé diversi tra loro: un nero puro (Ceylon) e un verde mélange (thé verde giapponese con menta e ananas). Io sono di parte, lo so, ma è stato davvero bello.
I bambini erano 57 (gulp!) e sono stati tutti bravi. Hanno giocato, mangiato, disegnato con Federica Freddi, titolare di Bustaffa e artista davvero di talento, che ha portato per i più piccoli album e colori. Si sono persi tra i vigneti (ma non preoccupatevi, i rangers erano stati istruiti per tenere tutti lontano dai guai).
Nel grande bagno di folla che ho fatto non mi sono quasi accorta dei colleghi di Vanity Fair che hanno realizzato un mini reportage della giornata – ma voi potete vederlo qui. E non ho potuto mettere a frutto il mio Galaxy per fotografare questo bellissimo evento, ma le ambasciatrici lo hanno fatto per voi, quindi la gallery è frutto del loro talento e della loro infinita pazienza. Ho aggiunto le immagini di Elena (Tordi) che mi ha gentilmente messo a disposizione.
Questo è il post dei mille grazie. Non potrebbe che essere così, perché tutti insieme mi avete regalato una bellissima esperienza e una giornata che già non vedo l’ora di ripetere! Un grazie di cuore, in chiusura di questa bellissima avventura, va ai miei nove angeli (con me nella fotografia di Scatà) che hanno supportato me e l’organizzazione con i loro sorrisi e la loro disponibilità. E a Massimo Gianolli – una persona che sono molto lieta di aver incontrato sulla mia strada – per la sua grande generosità e per averci messo a disposizione la sua casa. Ci vien voglia di tornare presto… Che ne dici?
Io sono tornata a casa domenica piena di cose belle nella testa. Di frasi, di parole, di gesti, di sguardi. Spero sia stata la stessa cosa per voi che avete partecipato. In alto nella gallery le fotografie (alcune) fatte dalle Ambasciatrici, per voi. Un grande abbraccio. A presto! Csaba