Il 2019 è iniziato da 14 ore mentre sto scrivendo. E spero che non vi dispiacerà se questa lettera di inizio anno sarà più personale del solito, perché sono davvero diversi giorni che sto pensando di scriverla, e volevo farlo con la calma che amo faccia parte di me. E una tazza di thé (bianco) davanti. Così eccomi qui, ancora avvolta nella mia vestaglia di velluto porpora, il vischio appeso alla porta di legno della mia camera, la mia gatta sulle ginocchia. Il concerto di capodanno che suona dall’altra stanza. E 3 consigli da dare a tutti coloro che, in questo momento, sentono di voler migliorare il proprio stile di vita. Non fate buoni propositi. Prendete atto del cambiamento che volete essere. Agite, oggi. In silenzio. Con calma. Consapevolmente. Qual è la cosa che vorreste di più davvero per il vostro 2019? Io non ho dubbi: continuare a vivere a passo lento. Facendo dello #SlowLiving non solo una parola o un hashtag. Ma il mio modo di stare in piedi al centro della tempesta. Sapete una cosa? Funziona davvero!
1° gennaio. Suona bene, perché davanti abbiamo una pagina bianca tutta da riempire. Ha in sé il bello dell’intonso, del nuovo, delle mille possibilità che ci si dispiegano davanti quando abbiamo la sensazione di avere tempo. Quella percezione che pervade tutta la vita quando hai vent’anni, e che qualche decennio dopo (come è il mio caso) deve fare i conti con una congiunzione necessaria. Quello che è stato, che ben conosci e che non puoi più modificare, e quello che sarà, che non conosci ancora e che hai il desiderio di poter pianificare. Ogni volta che termina un anno e ne inizia uno nuovo mi pervade una briciola di nostalgia per tutte quelle cose che avrei voluto fare, e che non ho fatto. Capita anche a voi? Ma poi c’è il buon proposito di “fare di più” o “fare meglio” e tutto sembra possibile. In realtà più che un proposito, mi piace che sia un progetto. E nei miei c’è sempre una cosa al primo posto. Vivere ogni istante del mio anno avendone piena consapevolezza. Non sono perfetta, e ho smesso da molti anni di cercare di esserlo. Tuttavia amo il bello, la lentezza, la concretezza delle cose fatte per viverle davvero, e non semplicemente per dire che le abbiamo fatte, guardandole in una fotografia.
IL POTERE DELLA CALMA
E LA FORZA DELL’ABITUDINE
Siamo spesso di fretta, vero? Troppo, secondo me. E rincorrere l’onda perfetta distoglie dal piacere del vivere il presente. Non pensiate che io l’abbia capito subito, nella vita. Ho passato molti anni a rincorrere l’onda perfetta. Ma da due decadi ho smesso, e il potere della calma ha generato in me una forza immensa, che è diventata abitudine. Per questo penso di poter essere la persona giusta per dire che “rallentare si può”. Anzi, forse si deve. Aristotele ha detto “Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”. Non siete d’accordo? Io sì. Se correte sempre, la vostra vita è superficiale. Se andate a passo lento, ammirerete la bellezza del paesaggio. Costruirete ricordi. Momenti da condividere che diventeranno esperienza e, con gli anni, saggezza. Non serve nessuna abilità speciale. Solo il desiderio di farlo. Senza aver paura di perdere il treno.
La mia vita vuole, ogni giorno, essere colma di buone abitudini, che facciano di ogni giorno un giorno vissuto nel segno dell’eccellenza. Di tutti i consigli che potrei dare a chi in questo momento si chiede cosa sia possibile fare concretamente per rallentare il passo, ne scelgo tre. Sono quelli che do a me stessa ogni giorno, quelli che ho insegnato ai miei figli, quelli che mi aiutano a superare ogni momento.
1. Ascolta e osserva. Io lo faccio e penso che sia ciò che rende la mia vita speciale. Guardare la mia casa svegliarsi all’alba mentre la luce filtra dalle finestre. Ascoltare il mio respiro mentre faccio ginnastica al mattino. Seguire i ragionamenti di mia figlia Lilly mentre la porto a casa da scuola e mi racconta con voce ininterrotta quello che è successo. Indagare nello sguardo da adolescente di Edoardo il lunedì a pranzo, quando siamo solo noi due, e con i suoi silenzi e poche parole, inconsapevolmente, si confida con me. Dedica del tempo al guardare le cose e a capire cosa significano per te. Ascolta le parole che ti vengono dette e cura quelle che tu stesso dici, perché i tuoi pensieri diventano parole e le parole diventano azioni. Le azioni compongono la tua vita. Quindi: la tua vita dipende da te e dai tuoi pensieri. Ciò che sei, molto spesso, è il risultato delle tue scelte.
2. Cucina i tuoi pasti e apparecchia la tua tavola. Mangiamo tutti almeno due volte al giorno. Come lo facciamo fa una grande differenza. Non solo perché la salute passa anche dal piatto (oltre che da una corretta attività fisica). Ma anche perché a tavola la famiglia si racconta, le idee si scambiano, la vita si svolge e crea una rappresentazione sua, meravigliosa, puntuale e quotidiana. Mangiare bene significa vivere meglio. Quindi inizia oggi facendo tuo il mio Manifesto per un’alimentazione #HonestlyGood. Lo trovi qui.
3. Non aspettare: agisci. La tua vita può essere bellissima oggi, non un domani. Devi avere il coraggio di prendere parte all’azione. Troppe persone che conosco mi dicono di sentirsi schiavi della tecnologia (troppi messaggi, troppi social, troppe notifiche) del proprio lavoro (siete sicuri che serva – davvero – passare più di 40 ore alla settimana lavorando?) o delle proprie incombenze (avete mai provato a organizzarvi meglio?).
CAMBIARE SI PUÒ. E il 2019 per molti può essere l’anno del vero cambiamento. In fondo, è un anno che ha in sé il 9. Ma questa è un’altra storia. Serve un’altra pagina per raccontarla. E prometto di farlo presto. Auguri per un 2019 consapevole, lento, meravigliosamente ricco di cose da ricordare e di ostacoli che avrete saputo superare. Non esistono vite in discesa. Esistono persone capaci di scavalcare le colline e guardare oltre. Io sono così. E spero lo possiate essere anche voi. Vi mando un abbraccio dalla mia scrivania, in una piccola stanza dentro la mia casa a Milano, questo primo pomeriggio dell’anno, che ha il profumo del camino acceso ieri sera e delle foglie di thé bagnate. Cose semplici, che rendono bella la mia vita.