È indubbio che appena aprile gira sul calendario la tavola senta il bisogno di alleggerirsi nei colori. Di solito è più facile puntare sul verde e lasciare che siano i tessuti a giocare il ruolo del cambiamento nella stagione, ma io non sono mai stata una grande fan delle tovaglie a fiori (per quanto, lo ammetto, nel mio armadio se ne possano trovare un paio). Così, per creare la mia tavola di primavera ho cercato ispirazione altrove, e l’ho trovata non tanto in un colore, ma nella texture del lino stropicciato.
Lo so – qualcuno avrà già alzato il sopracciglio. Stropicciato? Hai detto proprio stropicciato? Ma se passi in rassegna le tavole (a Cortesie per gli Ospiti, nda) con il cruccio e la lente di ingrandimento!
Sì, esatto. Ho detto lino stropicciato. Un tessuto che nel mio armadio delle tovaglie ha un ripiano a sé, accanto a quello che ospita le tovaglie di cotone e di lino, ma anche di fiandra, che vanno invece stirate alla perfezione.
Ma veniamo a questa novità, se così vogliamo chiamarla.
Adoro il lino, in tutte le sue forme. E quello stropicciato, che non si stira, ma va lavato e poi “gonfiato” nell’asciugatrice, ha scavato un solco nella mia vita di recente. Non per praticità (non si stira, certo, ma se non avete l’asciugatrice dovete fare come me, che lo lavo in casa e poi vado a gonfiarlo alla lavanderia a gettoni accanto alla scuola di mia figlia). L’ho scelto per la sua bellezza dal profilo basso, che lo sta facendo diventare di tendenza. E l’ho abbinato a posate vintage, piatti decorati in modo diverso, e tantissimi fiori, che creano un centrotavola verticale ai bordi del quale ho inserito le bellissime bottiglie Valverde, che sono le protagoniste di questo progetto.
Come realizzare la mia tavola, informale & elegante
Perché questa tavola si definisce informale? Perché ha uno stile leggero, che punta sull’assenza di una tovaglia inamidata alla perfezione, del sottopiatto, del doppio calice, delle posate “da grandi occasioni”. Il punto focale è il centro tavola realizzato con tanti fiori diversi in contenitori diversi, che creano una verticalità all’interno della quale si armonizza perfettamente la bottiglia di acqua Valverde – un vero oggetto di design (non solo perché è disegnata da Matteo Thun).
Che cosa ne definisce l’eleganza? L’accostamento dei colori, sapientemente scelto per dare una pluralità cromatica che riempie la vista, ma senza esagerare con toni troppo forti. E poi la presenza di diversi materiali, tutti apparentemente semplici (lino, acciaio, vetro, ceramica) ma al tempo stesso ricercati. La geometria rigorosa dell’apparecchiatura, con ogni cosa al suo posto, che è resa elegante e leggera dall’accostamento di forme diverse, che però si armonizzano tra loro.
Mix & Match accennato
Quello che vedete nella foto è un esempio di mix & match appena accennato. I piatti hanno un disegno differente (ma giocano sulla stessa cromia) e i bicchieri appartengono a due servizi diversi. Il piattino del pane è a sé. Ma tutto funziona insieme in uno studiato gioco di accostamenti.
Al posto delle brocche con l’acqua, metto direttamente in tavola la bottiglia, che in questo contesto si inserisce in modo naturale, senza sforzo, nei suoi tre colori: azzurra (per la minerale naturale), rosa (per la frizzante) e verde (per la moderatamanete frizzante). Ciascuno può scegliere quella che più gradisce.
Ho scelto una tavola quadrata, una forma che a me piace molto, e che consente di accomodare in modo conviviale 6 persone (anche 8, ma un po’ più strette se il lato del tavolo è 130 cm come questo). Per prepararla, ho apparecchiato 4 posti tavola che si fronteggiano a 2 a 2 su un lato (quello laterale) e 2 posti tavola che si inseriscono singolarmente, fronteggiandosi, sul lato frontale.
Ogni posto tavola è formato da: piatto steso + piatto da antipasto (usate quello da dessert) + una fondina (che nella foto non si vede). Non ho volutamente messo il sottopiatto, ma ho aggiunto il piattino del pane, a forma di foglia (va messo sulla sinistra).
Le posate sono in acciaio satinato: 2 forchette (a sinistra) e 1 coltello (a destra) indicano che ci sarà un primo e un secondo. Manca la posata da dolce, che porterò insieme al dessert: una coppa con dentro una mousse che arriverà direttamente sul piattino da dolce con sopra il cucchiaio da dolce accanto – e niente tovagliolino sotto! Mi raccomando.
I fiori
Punto focale della mia tavola, i bellissimi fiori freschi che sono stati preparati per l’occasione da Alberto e Ulrika, proprietari di un luogo delizioso che si chiama Bohem La Stazione e si trova a Paratico (Brescia). La loro arte nello scegliere i fiori e nel decorare ogni anglo della casa parla da sola – sulla mia tavola hanno utilizzato: peonie, tulipani Queens Land, il Viburno Opolus e il Clemathis, la bellissima Rosa Khela e il romantico Bellis. Se volete andarli a trovare, scoprirete un luogo incantato che è al tempo stesso una boutique di fiori e un bistro, dove potete pranzare, cenare, prendere un aperitivo o anche fare colazione al mattino. E acquistare tantissimi oggetti curiosi (che vi lascio intravedere nelle immagini del servizio, alle spalle della tavola) ma anche i piattini del pane a forma di foglia che ho usato per la mia tavola. Mi raccomando, prenotate se volete provare il ristorante! E dite che vi mando io (il telefono è: 035 4261001).
Shop The list
Volete preparare una tavola come la mia? Queste sono le mie scelte.
Tovaglia in lino stropicciato, con tovaglioli abbinati, color Light Blue di Once Milano.
Piatti bianchi con decori verdi e grigi, è il modello Sanctuary di Christopher Vine (un designer australiano). In Italia li distribuisce Livellara.
Posate in acciaio satinato vintage (le mie preferite al momento): è il modello Brick Lane di KNIndustrie.
Bicchieri: tumbler della linea Quaderni (modello righe) di KNIndustrie. E calice il vino di Bohem La Stazione.
Piattini per il pane a forma di foglia: di Bohem La Stazione.
L’ACQUA SULLA MIA TAVOLA
Questo progetto è realizzato in collaborazione con Valverde, un’azienda italiana che imbottiglia (solo nel vetro) acqua minerale di sorgente, minimamente mineralizzata e quindi leggerissima. È l’acqua che bevo a casa da qualche tempo e che potete scegliere anche voi, magari per le occasioni speciali. Non la trovate invece nei supermercati, perché l’acqua Valverde arriva solo a domicilio. Volete saperne di più? Potete leggere il mio precedente post “l’acqua a domicilio, come una volta” oppure navigare il sito www.valverdewater.com