Sono arrivata in Svezia da due giorni e – leggendo i cartelli – mi pare di iniziare a conoscere già un po’ di svedese. In realtà credo sia frutto in parte del desiderio di immedesimarmi nella cultura del luogo, in parte delle (troppe) numerose visite all’IKEA, che ormai mi fanno suonare come familiari certi nomi scritti con più consonanti rispetto a quelle che saprei pronunciare. I miei figli mangiano sgombro con i frutti rossi come bambini locali, io ho scoperto di avere un debole per i dolci alla cannella e cardamomo (non preoccupatevi – ho la ricetta!!) e l’acqua del mare oggi non sembrava neanche poi così fredda, complice una bella giornata di sole e l’aria di totale relax che mi ha avvolto da quando sono sbarcata a Marstrand, una piccola isola svedese davanti a Göteborg, che potrei definire solo come luogo di rara bellezza.
Questa settimana si disputa la Match Cup svedese e l’isola di giorno viene letteralmente invasa dal pubblico che vuole assistere alle regate (buona notizia: c’è il team italiano di Francesco Bruni in testa a pari merito con Ian Williams, inglese). Non sono qui ovviamente per la gara, ma è bello esserci! In realtà avevo pianificato questi tre giorni di vacanza con i miei figli a casa della mia amica Anna, che su quest’isola è andata a scuola e che è in visita ai suoi genitori.
Marstrand è un’isola molto piccola sulla quale le auto non sono ammesse e questo regala una libertà totale. I bambini possono girare intorno senza preoccupazioni, i quasi 1500 abitanti si conoscono tutti e all’ora di cena, quando la regata ripiega le vele e tutti tornano a casa con il traghetto della sera, il paesaggio cambia e torna all’origine: semplicemente bellissimo, tranquillo e luminoso come solo la notte qui a nord sa essere (è mezzanotte quasi e fuori c’è ancora luce). Sto assaporando il piacere dell’estate fredda, fatta di vento frizzante al mattino e acqua di mare decisamente ghiacciata – ma comunque bellissima, terapeutica per il corpo e per lo spirito. Su questa lingua di roccia che diventa verde all’interno, la vita scorre ad un passo molto semplice. La mattina andiamo alla pasticceria locale per il caffè con i panini al prosciutto e cetriolo, poi si cammina verso casa e si scende al mare in accappatoio, incuranti dei vicini che, prima o poi, faranno lo stesso. I negozi sono pochi e il frutta e verdura è un carretto in strada, accanto al banco di Nordic Street Food, un’idea buona e sana di Pernilla Elmquist (la bella ragazza che vedete con me nella foto). Il cielo sono Marstrand ha un color cobalto che ti fa sentire meglio i polmoni, respiro quest’aria tersa e mi sento in un luogo impregnato di luce suprema. Domani torno a casa con il blu e il bianco negli occhi – il mio secondo semestre è appena cominciato e mi attende tanto lavoro, a partire dal tour di presentazione di Around Florence. Ma questa è un’altra storia, che comincerà il 9 luglio… Intanto, vi lascio le mie cartoline dalla Svezia!