24 Agosto 2016

L’ultima tendenza è integrale

Il cibo integrale sembra essere sempre più di moda: perché questa tendenza deve farci riflettere e leggere ancor meglio tutte le etichette? perché, ancora una volta, non è tutto oro quello che luccica...
40 commenti

Lo avrete notato anche voi – ovunque ci si giri, le aziende alimentari stanno iniziando a pubblicizzare il prodotto “integrale” come migliore, più sano, ma anche e soprattutto “buono”. Certo, meglio tardi che mai  a me sembra un po’ la scoperta dell’acqua calda) tuttavia le ragioni di questo comportamento sono molto serie e ho pensato che fosse carino trattare il tema nel prossimo numero di Good Living.

Sono nata all’inizio degli anni ’70, per me è stato del tutto normale dunque associare sin dall’adolescenza il concetto di “integrale” a un sapore arido di crusca e farina polverosa, generalmente usata per produrre panini sempre troppo duri e biscotti sempre troppo stopposi: difficili da mandar giù, se non intrisi di un liquido che riuscisse al tempo stesso a dar loro una consistenza masticabile e un vago sapore. Il cibo sano doveva far bene all’organismo, non allettare il palato. Sano non poteva essere anche buono. E viceversa.
Integrale diventò ben presto sinonimo di dietetico, più che di sano – ma erano i giorni della macrobiotica e la dieta – correvano i mitici anni ’80 – una moderna forma di tortura che le donne si autoinfliggevano contando calorie e buttando giù crusca a cucchiate negli yogurt, sempre più magri e sempre più acidi. Se era cattivo, faceva bene: un’equazione sadica quanto errata. Alzi la mano chi non l’ha provato – io l’ho fatto e ringrazio davvero che sia durata poco. Per fortuna, oggi non è più così e l’idea di mangiare in modo sano, utilizzando prodotti integrali, non esclude l’esperienza gourmande legata alla preparazione di ricette che sono sempre più golose, meravigliosamente stagionali e profumate.

Il nuovo concetto di integrale è quello che ha rimesso le cose al loro giusto posto. Non prodotti manipolati dall’industria per essere alleggeriti dai grassi e gonfiati di fibre, ma semplicemente ingredienti veri, genuini, che oggi possiamo portare in tavola praticamente nella loro forma autentica, molto vicina a quella che avevano un paio di migliaia di anni fa: in grado di promuovere la salute della specie umana al punto di farci arrivare sin qui attraverso un’evoluzione che non ha eguali nel mondo animale.

Sul concetto di “integrale” tuttavia oggi c’è un po’ di confusione. Anche solo partendo dalla farina (che è uno dei prodotti maggiormente pubblicizzati come integrali insieme allo zucchero e all’olio di oliva extravergine), la nostra Legge prevede che possano essere etichettate come integrali farine raffinate alle quali poi viene messa di nuovo la crusca. E che lo zucchero scuro possa essere reso simile (e confuso quindi) a quello integrale dalla semplice dicitura “di canna”. Quindi bisogna sicuramente leggere attentamente, conoscere, ma anche fidarsi del produttore, e scegliere laddove possibile aziende serie (ce ne sono tantissime) che scrivano in modo corretto le proprie etichette.

Per riconoscere il cibo integrale si parte dal leggere l’etichetta (o il nome sulla confezione) ma non è sufficiente: occorre verificare la lista completa degli ingredienti. Il cibo integrale ha un solo ingrediente nella sua lista: se stesso. Non ha subito né alleggerimenti né manipolazioni. Il miele, ad esempio, è integrale quando è vergine, non scaldato, né addizionato o mescolato con altre sostanze: semplicemente messo in un vasetto così come prodotto dalle api.

Nella loro forma originale e autentica, i cibi integrali contengono molta più energia rispetto ai loro corrispettivi raffinati. Dal punto di vista nutrizionale le differenze non sono così marcate – ma il livello di energia è completamente diverso.
Perché, in sintesi, mangiare integrale è meglio per noi? Per diversi fattori: il primo è quello della salute, ma il secondo è senza dubbio quello del gusto. Se il prodotto integrale poi è biologico (realmente coltivato senza impiego di fertilizzanti chimici e pesticidi) ancora meglio. L’integrale è buono per il nostro corpo perché sprigiona una carica energetica superiore, che è in grado di farci affrontare meglio la giornata: energia rilasciata in modo lento (non immediato) e quindi in grado di tenere sotto controllo anche la fame fuori pasto. È più buono dal punto di vista del gusto perché non deve rinunciare alle sue parti: dal seme al frutto, un prodotto che si definisce integrale, e quindi “intero” ha un sapore più complesso e strutturato, ricco di sfumature, che la cucina contemporanea ha imparato a sottolineare, con ricette tutt’altro che banali e assolutamente non punitive. Lontano anni luce dal suo predecessore più famoso – il piatto macrobiotico – il cibo integrale si sta lentamente guadagnando la strada verso un ritorno al passato, che rappresenta tuttavia l’unico modo per procedere avanti: a tavola come in molti altri settore. Dalla farina al miele, l’olio d’oliva, il riso, il sale o lo zucchero: gli ingredienti che possiamo scegliere ogni giorno nella versione integrale sono davvero moltissimi. Voi quali utilizzate già, e quali vorreste provare?

 

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40 commenti

Ornella |

Ciao Csaba, dopo la splendida giornata di domenica non ho potuto fare altro che seguire il tuo consiglio e provare a fare il pane!!!!!
Ho scelto la ricetta del libro “Good food” con farina di grano saraceno e yogurt e devo dire che per essere il primo tentativo è riuscito davvero bene, sono contentissima perché (come tu avevi predetto) mi ha donato una soddisfazione grandissima.
Vorrei domandarti solo una piccola cosa: nella ricetta c’è scritto di aggiungere della farina sulla carta forno in più prima di appoggiare l’impasto ma durante la cottura la parte in eccesso sia della carta che della farina si è bruciata!!
È normale??

Cristina |

A casa mia farina rigorosamente integrale per pane, pasta, biscotti e anche torte!

Mary |

Buongiorno a tutte! Sono tornata da una bella vacanza ad Ischia. Non andavo sul blog o facebook. Mi dispiace tanto Marina e Maria eterna! E’ un periodo difficile anche in Italia. Non riesco a guardare il telegiornale. 🙁

Pero’ sono felice per Silvia. Vorrei tanto vedere le foto. Ti auguro tanta felicita’ Silvia!!! 🙂

Auguri anche a Csaba e la sorellina per la nascita della bella bimba!

Katia spero che ti fai sentire presto. Un abbraccio a tutte!

K@ti@ |

“Qualcosa è cambiato”….

MARINA N |

Katia che ti succede? Non credo sia solo questione del blog ….

Silvia |

Gentilissima Mary! Grazie!.. Katia, l’ autunno riporterà le cose al loro posto..

MARINA N |

Ciao Mary, grazie per la tua vicinanza, si è un periodo difficile in tutti i sensi, anche io non riesco più a guardare la televisione e leggere i giornali. Speriamo passi presto!

Maria eterna |

Buongiorno a tutte, in casa mangiamo pane di segale e semi di lino, preparato dalla mia dolce metà(panettiere),miele integrale acquistato in un paesino vicino, buonissimo, ogni tanto la pasta acquistata nella mia erboristeria di fiducia, costa un pochino, siamo in quattro, ho notato che digerisco meglio e non ho molta fame dopo.Marina ti sono molto vicina, in questi giorni ho perso una cara zia e ieri sera abbiamo ricoverato un’altra zia in rianimazione, tutte e due sorelle del mio papà che non si è sentito bene neanche lui speriamo bene. Scusate lo sfogo.

MARINA N |

Maria eterna non ci sono parole, capisco perfettamente quello che state vivendo, ti sono vicina anche io e ti abbraccio forte.

csaba |

Cara Maria Eterna, dicono che gli anni bisestili siano complicati – questo sembra esserlo davvero. Ci vuole molto coraggio per accettare quello che la vita ci dona e ci toglie. Quest’anno per me la perdita di mio nonno è stata una prova dura, che non ho ancora superato. Credo che ogni parola di conforto, purtroppo, sia solo una piccola goccia. Ma tante gocce riempiono qualsiasi contenitore, anche quello del dolore più grande. Ti mando la mia goccia. Non è molto, ma è sincera e si unisce alle altre. Siate forti. E abbiate sempre fede nella vita, meravigliosa sempre, anche quando ci ferisce molto. Penso alle persone che hanno perso tutto in centro Italia, soprattutto ai bambini. Essere forti e aiutare con un piccolo gesto è un’altra goccia. Bisogna donarla con il cuore. Può capitare a chiunque.

Elisabetta Preci |

Buongiorno Csaba,
io sono di Modena. Dove posso acquistare Good Living?

csaba |

Buongiorno Elisabetta, l’elenco delle farmacie Valore Salute che lo distribuiscono è sul sito Valoresalute.it – se sei di Modena però ci sono diversi centri Figurella che lo acquistano e che lo rendono disponibile per le clienti, ma anche solo facendo l’analisi della figura (che è gratuita e non fa mai male!). Vai sul sito figurina.it per vedere se c’è un centro vicino a te, sono sicura che ti terranno una copia da parte. Il prossimo numero arriva a metà settembre.

Elisabetta |

Vado subito a vedere! Grazie cara Csaba, un abbraccio 🙂

Valentina |

Tutto integrale, da quando ero piccola. Ma a quei tempi (’80) era una vera pena ed erano comunque solo prodotti confezionati. Il cibo mi è stato inflitto, come spesso succede, dalle fobie di un genitore. Vegetariano, tutto integrale e ciliegina sulla torta – si fa per dire – quasi senza proteine, di nessun genere. Solo una volta a settimana. Perché in quegli orribili anni qualcuno aveva detto che le proteine – tutte – causavano il cancro. Lasciamo perdere come ero ridotta. Ormai è passato. Alcuni cereali integrali credo che li stiamo usando ancora nel modo sbagliato e punitivo. Non vedo per esempio nessuna ragione per fare un risotto di farro integrale. Perché sia masticabile viene cotto finché la parte interna non è sfatta. Ma in generale, grazie anche all’estro di tanti giovani blogger stranieri, abbiamo capito che fare con il cibo sano.

csaba |

Cara Valentina, il tuo commento mi ha illuminato – e fatto ricordare tante cose di quegli anni… sì, meno male che (dal punto di vista gastronomico) sono passati! Sul risotto integrale sono certamente d’accordo con te. E anche sul resto. Integrale deve essere una scelta, non un regime. Qualunque regime punitivo a tavola è errato, anche solo per definizione. Il cibo è piacere, gioia, amore – e deve restare tale.

Isabella |

da un po’ di tempo anch’io prediligo la pasta integrale e la mangiano anche i miei figli, talvolta storcendo un po’ il naso…tuttavia la mangiano.
Oltre a tutto quello che è stato detto io ho notato che la digerisco molto meglio, non mi appesantisce per niente, al contrario della tradizionale.
questo pane mi fa una voglia….la prossima settimana col rientro di tutta la famiglia, voglio proprio provarlo

Lalla |

Credo che sono l’unica che la farina di farro proprio non riesce a mandarla giù. Sembra fatta di cartone! 😀
Invece impazzisco per quella di segale… in alcuni ristoranti ai piedi delle dolomiti ho scoperto che fanno un tipo di pane molto basso, di segale, con i semi di cumino o di finocchio!!! Mentre all’ Ikea (ok non è il massimo della qualità ma conto di farlo in casa appena le temperature scendono) vendono una schiacciata di farina di segale con aneto e semi di papavero!
Prevedo un autunno molto “panoso” per il mio forno 🙂
Marina come va?

MARINA N |

Ciao Lalla, la situazione è ancora grave, diciamo che un giorno sembra esserci un miglioramento e il giorno successivo subentra una complicazione che annulla il tutto. La strada sarà molto lunga e non facile, speriamo bene.
Grazie un abbraccio.

csaba |

Ciao Lalla – sembra delizioso… ma io non amo l’anice. Non troppo… Anche il mio autunno sarà “panoso” quindi ci terremo compagnia.

MARINA N |

Cara Csaba, anche io ho riscoperto l’importanza dei cibi integrali, che negli anni passati non riuscivo a manda giù! Leggendo il post mi sono rivista quando tanti anni fa al solo sentir parlare di integrale rabbrividivo!
Proprio ieri ho comprato della pasta integrale e del farro nella mia erboristeria di fiducia, sperando che siano realmente tali. Ho sempre paura, avendo letto come sottolinei nel post, che spesso molti cibi vengono spacciati per integrali ma in realtà contengono farine raffinate. Certo se acquistati in eroiristeria hanno un costo maggiore, ma ogni tanto ne vale la pena. Ho imparato ad apprezzare il pane integrale magari con l’aggiunta di qualche seme, e sono sempre alla ricerca di qualche ricetta più golosa per biscotti o una bella torta integrale. Per quanto riguarda il miele con cui solitamente dolcifico il latte la mattina, cerco di comprarlo dai produttori locali o in farmacia, evito quello del supermercato perchè alla fine del barattolo diventa un deposito di zucchero, cosa che non succede con gli altri.

csaba |

Cara Marina, sui prodotti integrali (e come acquistarli) tornerò senz’altro, purtroppo in Italia le etichette sono ancora “scarne” ed è difficile avere certezza. L’erboristeria può essere una soluzione, ma non lo darei per scontato. Idem la farmacia. I produttori locali, se li conosci, sono la fonte più sicura. ma anche al supermercato trovi oggi marchi molto buoni e – grazie a internet – è facile andare a vedere come sono le aziende. In generale, l’industria difficilmente potrà fare l’integrale vero, non ne avrebbe convenienza. ma anche qui, ci saranno magari eccezioni. Il prezzo troppo basso indica che integrale non può essere… per forza. Ma non p detto che se è caro sia di qualità. leggere bene l’etichetta, almeno sin dove ci è concesso, è sin qui l’unico modo che abbiamo per scegliere bene.

Silvia |

Grazie per questa spiegazione Csaba, non sono sempre scontate queste nozioni e verissimo,molti cibi così detti integrali, in realtà non lo sono veramente! Nel mio piccolo cerco di utilizzare più integrale possibile, dalla farina al miele, alla pasta… Grazie anche a questo blog che mi ha insegnato tanto… Fuorvio un attimo per ringraziare chi mi consigliò riguardo al dolce nuziale. Alla fine faremo una naked.. Pan di Spagna, crema e frutta, poi piccoli fiori campestri tra cui camomille lavanda e frutti di sottobosco decoreranno il tutto in perfetto stile vintage ecofriendly che accompagnerà molti aspetti di quel giorno… Psss.. non lo dite a nessuno! ?

MARINA N |

Silvia ci siamo! Auguri ti abbraccio forte forte!
🙂

Silvia |

Grazie! Un abbraccio a te! Coraggio… E vi porterò tutte un pò con me in questa giornata unica :-*

Lalla |

Ottima scelta Silvia!

federica |

Silvia mi piace molto lo stile che hai scelto,mi sa di elegante,raffinato e fresco e leggero allo stesso tempo. Un pò come immagino te. Detesto i matrimoni in pompa magna,mi sanno di pesante…come le torte ricoperte di pasta di zucchero. Sarete meravigliosi quel giorno….é davvero un peccato non poter vedere le foto dei vari dettagli che avete scelto. Caspita…manca davvero poco!!

Silvia |

Grazie Federica! Volevamo tanto che il nostro matrimonio ci assomigliasse,che fosse spontaneo, leggero, che avesse il profumo di un luogo nel verde ma che al contempo contenesse il fascino del passato. Vi dirò come é andata!

csaba |

Ciao Silvia – il tuo segreto è al sicuro qui 🙂 Mi sembra un matrimonio da favola! Auguri auguri auguri

Teresa |

Cara Csaba, da quando ti seguo ho iniziato ad usare farina integrale, macinata a pietra, di farro, di kamut. In più ho convinto il marito a mangiare la pasta integrale. Mio figlio non è entusiasta ma mangia tutto. Buona serata a tutte.

csaba |

Brava Teresa – “educare” la famiglia è una cosa meravigliosa, un giorno tuo figlio ti ringrazierà, perché avrai aperto il suo palato e il suo mondo del gusto anche a sapori diversi, non solo sani, ma differenti e per questo utili alla sua crescita. Continua così!

Gabriella Picchianti |

Cara Csaba, da quando ho letto Good Food in generale leggo tutte le etichette molto più attentamente. Di integrale in casa nostra c’è già da qualche tempo il miele (anche biologico), farine di vario tipo (macinata a pietra, farro e segale) e anche la pasta. Ti ringrazio perché ci permetti di approfondire sempre più questi argomenti, mai così attuali ed interessanti.

Maria Antonietta AP |

Uso da qualche mese farine davvero integrali prodotte da un piccolo mulino a pietra della mia città. Ho conosciuto e apprezzato farine di farro, di orzo, di grani antichi, di grano saraceno… Mi si è aperto un mondo di sapori nuovi e soprattutto i sintomi della mia intolleranza alle farine di grano sono scomparsi.

Anna R. |

Ciao Csaba,
anche sulla mia tavola sempre più spesso compare l’integrale, principalmente uso la farina nei dolci fatti in casa, la farina di segale integrale per fare il pane e lo zucchero, dovrei però imparare a consumare più pasta e riso integrali, sarebbe utile capire su che marca orientarsi per non avere brutte sorprese,
buona serata a tutte.

csaba |

Cara Anna, la pasta integrale è facile da trovare e anche da cucinare, perché ha un sapore più intenso di quella bianca, ma alla fine si sposa al sugo nello stesso modo. Io acquisto spesso la pasta Gentile Integrale Biologica, che ha anche diversi formati. Ma Alce Nero è un’altro marchio che usa farine italiane biologiche, per esempio. E poi mi piace quella integrale di farro di Prometeo.

Rita Salvador |

Ciao Csaba, noi usiamo già da molto tempo la pasta, il pane, la farina per i dolci, lo zucchero, il couss-couss, e i cereali per la colazione a base di farro integrale. Piacciono molto a tutti e tre e non guardo neanche più i prodotti a base di farina bianca, anche perchè cerco di fare tutto io in casa, dal pane alla pizza e ai dolci.
Devo dire che è tutto un altro mangiare…
Ciao a tutte!

csaba |

Sì Rita, è tutto un altro mangiare. Sei molto brava, perché so che si fa fatica, sia a far quadrare i conti che a lavorare di persona. Ma è un investimento nella salute della famiglia.

Sara |

Io uso la farina integrale della marca Alce Nero e cerco di comprare i loro prodotti. Dico “cerco” perché i loro prodotti sono molto costosi. Poi pasta integrale di varie marche. Inoltre lo zucchero di canna integrale.

csaba |

Ciao Sara, sì ti capisco, il prezzo è proprio diverso – perché il processo di coltivazione e quello di lavorazione sono diversi. Ma, soprattutto, perché un prodotto integrale vero, soprattutto se biologico, ha una vita da scaffale molto meno lunga di un prodotto industriale raffinato. Dubitate anche della pasta che scade nel 2020…

Il circolo delle signore |

Ciao Csaba, io uso molta pasta integrale (ma ora sono curiosa di andare a leggere la lista degli ingredienti). Inoltre da quando faccio il pane in casa cerco sempre di comprare una buona farina e, fortunatamente nel mio supermercato ce n’è una vasta scelta (io uso quella di Chiara Rossetto). Comunque, da ora in poi il mio occhio sarà ancora piu’ vigile.
Un abbraccio

csaba |

Anche io uso spesso quella di Chiara Rossetto – quella macinata a pietra mi piace molto. Un saluto!