L’apparecchiatura della tavola segue delle regole di base che sono rimaste immutate nel tempo e, sebbene le feste natalizie siano per tutti il momento in cui si desidera ottenere il miglior risultato possibile dalla propria mise en place, lasciarsi andare a eccessi di creatività può risultare dannoso.
Ecco i miei consigli per apparecchiare una tavola che sia bella, funzionale, natalizia e un elenco di quello che ti servirà per realizzarla.
Per apparecchiare una tavola classica – una certezza per non sbagliare – sotto la tovaglia ci vuole un mollettone. Non solo per proteggere il tavolo, ma per creare un’imbottitura che renda la tovaglia più bella e attutisca i rumori dei piatti. La tovaglia su una tavola i portante deve essere preferibilmente in tinta unita. Se ha dei decori, siano ricamati o realizzati con il filato, non stampati. I tovaglioli devono essere coordinati, grandi e piegati a rettangolo, posti alla sinistra del piatto.
Come si presenta la tavola al momento in cui gli ospiti si siedono? Dipende dal tipo di servizio che hai programmato. Io di solito “mi aiuto” servendo alcune pietanze già nel piatto (antipasto e dolce, sicuramente) e proponendo invece il primo e il secondo sul vassoio di portata, in modo che gli ospiti possano servirsi da sé.
In ogni caso, la tavola avrà la tovaglia ben stirata, con una caduta di 25 cm per lato.
Sulla tavola elegante può essere bello disporre i sottopiatti. Non devono necessariamente essere in argento, e neanche per forza coordinati al servizio in porcellana Io ne uso anche in vetro e in materiale acrilico dorato: sono pratici e li posso abbinare a diversi servizi. Il sottopiatto si pone a 2,5 cm circa dal bordo della tavola e delimita il “posto tavola”. Sopra va posizionato sempre un piatto piano (non si può mai mettere sul sottopiatto direttamente la fondina). Sul piatto piano si mette un altro piatto solo se la prima pietanza (antipasto) arriva su un piatto da portata. Se arriva già nel piatto, si lascia il piatto piano vuoto e libero per accogliere il piatto con la prima pietanza.
COME APPARECCHIARE
A destra del sottopiatto vanno i coltelli (con la lama verso il sottopiatto) e i cucchiai. A sinistra vanno le forchette. Le posate si dispongono ai lati del piatto in modo che siano utilizzate in sequenza, partendo dall’esterno e procedendo verso l’interno. Se ne mette una per ciascuna portata e vanno allineate alla base.
A sinistra delle forchette, disposto con il lato lungo parallelo al piatto, va messo il tovagliolo. Questa è la sua posizione classica. Se avete poco spazio, piuttosto che stringere tutta la mise en place, potete occasionalmente posizionarlo (sempre piegato a rettangolo) al centro del piatto.
Passando ai bicchieri: quanti apparecchiarne? Massimo 3. Di più risulta davvero scomodo. Un tumbler per l’acqua, un calice da vino rosso, un calice da vino bianco. Se avete un solo vino, mettete due bicchieri. La flûte per le bollicine? Non si mette a tavola perché si dovrebbe usare le bollicine solo per brindare (con l’aperitivo in piedi, ad esempio). Se si trova in tavola dovrebbe essere al posto del calice da vino bianco, significa che volete pasteggiare a Prosecco! I bicchieri si dispongono in alto sulla destra, sopra i coltelli, in un gruppo ordinato che ponga davanti il tumbler da acqua e dietro i calici.
Per la tavola di Natale si può scegliere di usare anche il piattino del pane. Si mette in alto a sinistra, sopra le posate. Di solito è dello stesso materiale del sottopiatto, oppure del servizio di piatti. Se si prevede burro in accompagnamento, mettete sopra il piattino l’apposito coltellino, con la lama rivolta verso il piatto.
Ricorda che, tranne al ristorante, il pane arriva in tavola con il secondo, e non è previsto con il primo. Sarebbe dunque meglio prevedere un antipasto che non preveda l’accompagnamento con il pane – sarà utile anche a fare in modo che gli ospiti apprezzino di più la tua cucina.
Non possono mancare sulla tavola formale anche: caraffe (per l’acqua, una ogni 4 ospiti). Decanter per il vino, oppure sottobottiglia per le bottiglie di vino che vengono messe in tavola (se bollicine, posizionate il secchiello del ghiaccio).
IL CENTROTAVOLA E LE CANDELE
Sulla tavola delle feste è sempre il benvenuto – purché sia basso (non deve ostruire la vista) e senza profumo (non deve interferire con il cibo). Come sceglierlo? In parte fresco, in parte secco. Quest’anno io opterò per una bella alzata con dentro frutta e pigne, come quella della fotografia.
Se la tavola è ampia e lo permette, disponi le candele in uno o due candelabri oppure porta candela singola, a stelo. Se li scegli di diverse altezze, l’effetto scenografico sarà migliore.
La valutazione delle “altezze” è importante anche per la disposizione dei cibi. Se usi delle alzatine, sceglile di dimensioni e altezze diverse, per creare un piacevole effetto alternato sulla tavola, che altrimenti tende ovviamente a restare piatta. Anche i segnaposto possono servire a dare una certa verticalità: vanno bene i classici animaletti in metallo dorato o argentato, con il bigliettino infilato nell’apposita fessura, ma puoi essere anche più originale e legare magari con un nastrino il biglietto a un frutto, a una candela, a una pigna.
Una nota a parte meritano poi i condimenti e le salse. Natale è il momento perfetto per sfoggiare antiche oliere e salsiere in argento o porcellana. Disponile sulla tavola al momento in cui arriva il secondo e ritirale alla fine dello stesso.
QUALCHE IDEA PER IL MENÙ?
Personalmente, non ho ancora deciso (sì, capita anche a me – niente panico!). Ma credo che per la vigilia quest’anno opteremo per il pesce. Anche se i bambini spingono a gran voce per il classico di Natale: il filetto alla Wellington. Come aperitivo, sicuramente avremo i canapé (quelli al cetriolo sono i preferiti di Edoardo, quelli al salmone affumicato i miei). Come antipasto l’insalata delle buona sorte, che spesso faccio anche a capodanno.
Come primo piatto farò delle tagliatelle fatte in casa, condite in modo sobrio, con una crema di cavolfiore bianco, pinoli e mascarpone. O forse dei ravioli al limone? I contorni saranno tante verdure al forno – i dolci invece richiederanno un po’ di tempo: panettone glassato con il marzapane, con la sua crema inglese; tartufi di cioccolato; friandises, …
Per avere la mia decisione finale temo si dovrà attendere domenica. Qui invece trovate una selezione dei classici di casa mia – ai quali se volete potrete ispirarvi!