7 Febbraio 2016

Nostalgia da pioggia? C’è un rimedio…

A Milano piove. Finalmente. Una pioggia tranquilla, stranamente silenziosa, ritmica e a tratti noiosa. Laverà l’aria da un po’ di smog. Ma, soprattutto, mi farà stare in cucina tutto il giorno… #csabaloves rainy days come in Around Florence...
105 commenti

Adoro la pioggia. Sì, lo so, questa non è un’affermazione che mi renderà popolare ai più, ma è la verità. La amo perché porta in sé quel non so che di nostalgico che mi fa stare bene. Mi sono alzata presto e ho riaperto Around Florence: capitolo 4, zuppe calde per i giorni di pioggia. Ho messo a mollo i ceci e i borlotti, e anche un po’ di fagioli lima. Ora vado a prendere il cavolo nero. Poi mi metterò in cucina, il posto dove più mi sento me stessa e a mio agio. E credo proprio che oggi ci starò un po’, perché è proprio così che voglio passare la giornata, tra il forno e i fornelli, senza fretta. Leggendo, cucinando e un po’ scrivendo. In una parola: concedendomi la cosa che mi fa felice. Spero possa essere lo stesso per voi. Vi lascio l’inizio del capitolo 4 qui sotto (per chi non ha il libro). E una ricetta da provare magari stasera: la mia zuppa di castagne e pancetta. Buona domenica!   IL PROFUMO DELLA TERRA BAGNATA e una zuppa calda nel piatto Adoro la pioggia. No, non quella sporca che cade in città rendendo schizofrenico il traffico, ma quella fitta e trasparente che bagna la terra in campagna con calma, sprigionandone d’un tratto i profumi autentici. La amo in ogni stagione, ma in modo particolare tra ottobre e novembre, quando conferisce un passo dolce alle giornate in casa e mi dà la scusa perfetta per mettere sul fuoco una zuppa a cottura lenta. Mi piace guardarla cadere con il suo ritmo sempre uguale a se stesso, fuori dalla finestra, socchiudendo il vetro per farne entrare il profumo fresco. La pioggia in campagna azzera la fretta e ti lascia il tempo per goderti l’interno della casa: il camino acceso con la legna stipata sotto il portico, la tavola apparecchiata con calma e con cura, i berretti di lana appesi al chiodo in ingresso che tornano a far bella mostra di sé, come ogni anno, dopo la stagione estiva. Lo so – sono terribilmente nostalgica in questa affermazione, e non credo certo che sia un pregio – ma è la semplice verità, e non saprei non dirla. Il vapore acqueo che si addensa in tante goccioline sui vetri, appannandoli, e il fumo caldo che esce da una pentola – insieme – per me sono poesia pura. Mi piace l’idea di aspettare in casa che spiova, per poi uscire con gli stivali e il primo cappotto della stagione, alla ricerca dell’ispirazione per quella che sarà la cena. Sono personalmente convinta che in campagna cucinare sia più semplice e spontaneo. Non ho bisogno di fare una lista di ciò che mi serve – preparerò qualcosa con ciò che riuscirò a trovare. Mi lascio contagiare dal profumo dei banchi di frutta e verdura accostati a quelli dei formaggi al mercato, mi affaccio al pollaio per recuperare uova fresche di giornata e poi parto per una passeggiata solitaria verso le botteghe del paese, davanti alle quali è facilissimo trovare l’ispirazione per mettere insieme poche cose e realizzare un menù completo. […] La zuppa toscana Minestra, zuppa, passato, vellutata, minestrina, brodo, crema o pappa: sono tanti i primi che si servono al cucchiaio e in Toscana la tradizione ne ha diverse varianti, alcune tanto famose da essere conosciute (e apprezzate) davvero in tutto il mondo. Non sono certo piatti difficili, sebbene a volte il nome possa incutere al neofita un certo timore reverenziale. Basta pensare che nascono dalla tradizione contadina, non nella cucina di un ristorante stellato, quindi sono state pensate per essere cibo semplice da preparare, partendo da ingredienti poveri e, spesso, da cotture lente che devono il loro tempo semplicemente al fatto di essere state create quando il tempo, per le donne, aveva un altro valore. Mia nonna si alzava e aveva come primo pensiero la cucina. Non faceva grande differenza quanto avrebbe impiegato a preparare la zuppa per la cena, poiché lavorando in casa poteva permettersi il lusso di metterla sulla stufa per tempo, lasciandola prima sobbollire lentamente, e poi raffreddare un po’, prima di passarla con il passaverdure. Il progresso aveva portato poi anche nella sua cucina il frullatore, ma la zuppa classica continuava ad essere fatta passandola a mano, un giro di manovella dopo l’altro, sopra l’apposito passino in acciaio, che riusciva a stare in piedi sulla pentola grazie alle sue tre piccole gambe estensibili. Personalmente, ho imparato a preparare molte delle zuppe e delle minestre che amo con la pentola a pressione, per accorciare i tempi e preservare un po’ di più le preziose vitamine che si trovano nella verdura e le proteine vegetali dei legumi. Sebbene molti utilizzino il frullatore ad immersione, per renderle lisce e setose, io spesso preferisco travasarle nella brocca di un blender. È più facile dosare i liquidi, aggiungendo quello di cottura quando ne manca. Una zuppo troppo liquida invece deve essere addensata rimettendola sul fornello, e lo trovo un’inutile lungaggine che la rende poi anche terribilmente bollente. Se nella zuppa c’è del pane, la tradizione toscana vuole che …. [Continua a pagina 154 di Around Florence…]

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105 commenti

alessiam |

non solo adoro anch’io la pioggia che porta in cucina a cotture lente e forni accesi e bollitori per te e tisane sui fornelli… ma anche il rumore della pioggia quando si è a letto sotto le coperte rannicchiate contro il marito…baci baci baci ale

mariarita.salvador |

Buongiorno a tutte,
anch’io adoro passare i miei pomeriggi in cucina, specialmente se fuori piove. Ieri per esempio, la pioggia e il vento di Firenze, hanno prodotto: muffin integrali con lamponi, zuppa quinoa, cavolo e piselli, pizzoccheri con pesto di avocado (buonissimi).
Per l’amica che ha scoperto il cavolo nero, mi permetterei di consigliarlo sul pane integrale, dopo averlo tagliato fine e passato in padella con aglio e peperoncino, un filo d’olio toscano e …..speciale!!
Comunque, alla fine il tempo passato in cucina è sempre il migliore!!!!
Qui oggi sole, buona giornata a tutte!!!

Marina N |

Mariarita mi hai venire una fameeee! Oggi in Umbria piove nuovamente.. uff! Tra poco preparerò spaghetti integrali con cavolo e pinoli, stasera teglia di cavolo ceci e fagioli e se ci riesco nel pomeriggio il famoso kringel !
Buona giornata a tutte!

Silvia |

Mariarita, gentilissima, seguirò più che volentieri il tuo consiglio! Che fame… 🙁

csaba |

Sì, il tempo passato in cucina è il migliore. C’è una frase simile nelle prime righe del nuovo libro di Nigella Lawson… E sono d’accordo Mariarita.

Valentina |

Oddio è anche il mio modo preferito di mangiarlo! In dosi minuscole lo spaccio anche per un antipasto elegante. E mai mai lessare il cavolo a meno di non usare anche l’acqua di cottura per bagnare leggermente il pane. Ma meglio ancora non lessarlo proprio. Mai lessare nulla, se possibile.
Buon quasi San Valentino, signore.

Katia |

Buon quasi onomastico madame!

Marina N |

Si Valentina le prime volte rimaneva duretto e l’ho lessato anche io, adesso non più lo salto direttamente in padella ho imparato ad apprezzare le verdure croccanti!

Katia |

A tal proposito però sorge un problema…le verdure croccanti piacciono molto e di più anche a me, ma se il marito non è daccordo che si fa??? E quando sono gli ospiti a non apprezzarle? Due cotture diverse? Non sempre è possibile…allora accontento gli altri per “amore”, o me che oltretutto so che fanno anche meglio cotte di meno…

Marina N |

ACCONTENTARE SEMPRE LA CUOCA!
E SE QUALCUNO SI LAMENTA ….SI CUCINASSE DA SOLO!

csaba |

Esatto! Lo chef sono io dicevamo a scuola a Parigi…

Katia |

Purtroppo tendo anche io a fare cosi…ma allora il cucinare con amore per le persone che si amano?…ok però in effetti mi amo anch’io 🙂

Silvia |

Domani è San Valentino katia.., per amor tuo il marito dovrà farti fare le verdure croccanti! E la quinoa.. il pesto di avocado.. Il cous cous.. Ecc ecc ecc.. Ovvero tutti piatti ‘ non tradizionali ‘! 😉

katia |

ahahahah! è vero Silvia! oggi per noi è anche un giorno particolare, è quello in cui ci siamo conosciuti esattamente………..34 anni fa 🙁 (dai però ero poco più che una bambina)

Valentina |

Vengo incontro agli ospiti. A metà strada. Appena scottate e poi saltate. Col marito invece vado per gradi. Quindi farei lessata un minuto meno, poi un minuto meno, poi un minuto meno. Sto cercando gli fargli mangiare i pesci interi ora. Per il principe sono troppo laboriosi da mangiare. Invece per me mangiare solo i filetti è uno spreco. Dopo fallimenti miserabili ho iniziato a cuocere un pesce grande, poi meno grande e ora vado piano piano verso l’orata. Ti saprò dire se funziona. Non lo so, provo. A proposito del lessare mia suocera lessa gli spinaci precotti, sennò, dice, sono amari per il figlio. Il figlio invece mangia le cips di rapa (cime di rapa appena condite passate sotto il grilli finché non diventano essiccate e croccanti). Sono buone eh, buonissime per noi, ma sicuramente amare.

katia |

Io ho provato le chips di cavolo nero, trovate su “Il pan’ino veg” però erano fritte e oltre al fatto che hanno scoppiettato e schizzato per tutto il tempo della cottura non mi hanno soddisfatto, la prossima volta le provo sotto il grill anch’io!

ELENA |

Ciao Silvia, sono d’accordo con te! Anch’io ho scoperto il cavolo nero solo quest’anno e mi piace moltissimo. È davvero aromatico e saporito, io lo metto nelle minestre con una base di brodo vegetale, sedano a rondelle, carote e zucchine tagliate a bastoncino e quinoa. Con le verdure leggermente al dente…mmhh, buonissime! Ciao

Silvia |

Grazie a tutte! suggerimenti utili e preziosi!

Silvia |

Buongiorno, volevo ringraziare Csaba e questo blog per l’ennesima scoperta… Il cavolo nero! A molte di voi sembrerà strano ma io non lo avevo mai mangiato, acquistato, considerato… Invece è delizioso! Oltre che a far bene. Stavolta l’ho lessato appena e poi saltato in padella con delle noci per poi condire la pasta, ma credo ci siano moltissimi modi per gustarlo al meglio, oltre che in zuppe e minestre ( che proveró di sicuro a fare ). Buon giovedì!

Katia |

Ciao Silvia, il Cavolo nero è tipico della mia regione ma mi è sempre stato antipatico perché mio padre lo coltivava nell orto ma era sempre pieno di piccole bestioline che si nascondevano tra le innumerevoli pieghe,negli ultimi anni però non è più accaduto e l ho riconsiderato anch io specialmente con la scoperta degli gnocchi rosa,e poi lo cucino spesso come si fa con le rape, prima lessato e poi saltato in padella con aglio.

Marina N |

Anche l’ho scoperto grazie a Csaba, è molto buono l’ho utilizzato nella ribollita nei ravioli con la zucca o semplicemente saltato in padella con aglio e peperoncino!

csaba |

Cara Silvia, grazie per il tuo commento e scusami se rispondo tardi… Questa settimana è successo di tutto! Forno rotto (aiutooo!) cena a casa mia per i direttori di Good Living (con forno rotto e cambio di menù…) torta fatta nel forno di mia sorella risultata totalmente cruda dentro (aaargh! Meno male che sono riuscita a riciclarla!) e chiusura del numero primaverile di Good Living! Ci sarebbero tutti gli elementi per raccontarla in un post questa strana settimana…

Katia |

Cogli quest’occasione al volo Csaba! sarebbe bello ascoltare il tuo racconto, anche come iniezione di fiducia per noi che ci rammarichiamo ché certe cose non vanno ma nel verso giusto e pensiamo che a te invece riesca tutto perfetto… Dai racconta…
P.s. ti avrei mandato una curiosoty mail….

katia |

curiosity….

csaba |

Ah ah! Giusto! No, neanche a me tutte le ciambelle riescono con il buco! Allora facciamo così… Stamattina sono impegnata a cucinare marocchino su un set fotografico per Dalani. Ma entro domani posto la storia della mia settimana all’incontrario 🙂 mail ricevuta. Risposta in coda…

Silvia |

Sospiro di sollievo Csaba! Se qualcosa non riesce come da programma neanche a te, allora mi rassereno! e mi sento un pochino meno pasticciona! Buon weekend! 😉

Marina N |

Si Csaba raccontaci le tue disavventure, ci servirà per quando combiniamo pasticci ! Buon fine settimana e… rilassati se puoi!
🙂

Katia |

Ho la sensazione che non sia un buon momento questo per la nostra padrona di casa….ho visto che ha ripescato tre bastoncini cinesi, ma quante volte si può fare? Credevo una sola…Non l”avevi già fatto per il “nostro” capodanno?

Maria Antonietta AP |

Cara Csaba, come mai non esce più quella meravigliosa rivista di cucina, ELLE A TAVOLA? Mi manca tantissimo, non è giusto che le cose più belle finiscano presto….

ELENA |

Si…finalmente un po’ di pioggia e con essa un’atmosfera più invernale in un Inverno che è stato davvero clemente quest’anno.
Con la pioggia fuori cucinare guardando dalla finestra ha qualcosa di intimo e poetico. A me ha fatto cucinare zuppa d’orzo e arrosto con verdure…Per fortuna anche le stagioni ed il clima ci aiutano ad avere ispirazioni diverse ai fornelli 🙂
un saluto a tutte
Elena

Marina N |

Buon giorno a tutte e grazie per le parole carine che mi avete scritto!
Gisella pur non essendo su fb ho provato anche io a digitare la pagina ma niente!

gisella |

buongiorno Marina, chi ha creato il gruppo ha scelto che per partecipare bisogna iscriversi e così ho fatto io, se vi interessa ed avete difficoltà cercatemi su fb e vi invito
ciao

Marina N |

Grazie
🙂

katia |

Gisella, ma come mai la pagina fb del piccolo gruppo non è pubblica? io non me ne intendo più di tanto ma alcune pagine si possono vedere anche senza essere iscritti, la vostra no???

gisella |

giro la domanda a chi ha creato il gruppo….. però scusa se tu nn hai fb come potresti vederla comunque?

Katia |

Te l’ho detto, ci sono pagine “pubbliche” quella di Csaba ad es la vedo anche senza essere iscritta a fb ma come la sua anche quella di tanti altri che rendono la propria pagina pubblica e non privata, certo non si puo commentare ma.leggere si, e magari uno si invoglia ad entrare….

Lalla |

Ciao Katia, scusa rispondo solo adesso.
Su facebook le “pagine” sono tutte pubbliche, per questo vedi quella di Csaba e tante altre. Per quanto riguarda i “gruppi” c’è la possibilità di scegliere. Io, come molti altri, ho scelto di creare un gruppo chiuso per questioni di privacy, per essere libere di chiaccherare senza occhi indiscreti di curiosoni e anche perchè in questo modo, se pubblichiamo un post o commentiamo, non arrivano le notifiche delle nostre azioni ai nostri amici.
La mia intenzione non è invogliare chiunque a iscriversi, questo gruppo è nato come ramo, se così vogliamo chiamarlo, di questo blog, quindi in teoria chi si iscrive sa chi c’è e di cosa si parla. Io poi solitamente mi iscrivo nei gruppi chiusi, se poi non mi piacciono saluto ed esco! 😉
Marina, se hai cercato con google farai molta fatica a trovarlo.

Marina N |

Si Lalla ho cercato con Google!

LALLA |

E’ un gruppo troppo piccolo, siamo sette persone, Google non lo metterà mai tra i primi risultati.

Luisa |

Buonasera amiche ecco oggi ho odiato la pioggia (a differenza di domenica che me ne stavo al calduccio a casa) tra corse a scuola per ritirare bimbi e pagella (che soddisfazione il mio ottenne super bravo :-D)…e stazione pure la Frecciarossa ci si e’ messa con il ritardo per “controllo tecnico”…che panico mi è venuto 🙁 e invece di 40 minuti ci ha messo lo stesso tempo con l’auto ad arrivare e tenere i piccoli tranquilli quando sono stanchi e’ pesante!!! Vabbè la soddisfazione di arrivare a casa dei miei e trovare già la cena calda preparata dalla mami.
In questi giorni devo pensare ad una cenetta speciale (possibilmente senza carne ma a base di verdure e pesce) per conoscere la nuova “morosa” del mio fratellino…proverò intanto il nuovo lievito per il pane e Marina ti farò sapere come viene. Dai Marina prendi il lato positivo di questo momento, la cucina davvero aiuta molto a tirarsi su!
Buona serata a tutte Luisa

Marina N |

BUONO BUONO BUONO anche il pane!
Katia e io che non sono su fb dove chiacchero ?

carla |

Anche io non sto su fb (mi è un po’ antipatico, lo confesso). Questa sera ho preparato le frittelle di zucchine e caprino dal libro “Csaba bon marché” : deliziose! Le gusterò insieme al mio maritino guardando Sanremo! Buona serata a tutte!

Katia |

Ma.neppure io.ci sono! 🙂

Marina N |

Anche oggi nuvole grigie in cielo, aria fredda ma fortunatamente niente umidità!
Il pane integrale con i fiocchi di avena lievita al calduccio, non vedo l’ora di assaggiarlo.

IL CIRCOLO DELLE SIGNORE |

Beata te, io ho altre 2h di ufficio + 1h di tragitto, durante la settimana faccio fatica anche a fare una frittata!

Marina N |

E’ vero quando troppi impegni e quando niente come capita a me in questo periodo!
Quando lavoravo a tempo pieno non riuscivo a fare nulla eccetto il fine settimana, ed era sempre una corsa contro il tempo!
Comunque per consolarmi, dato che in questo periodo il mio umore è come il tempo, molto grigio, ho infornato anche il pane con prugne e miele di celebrate in Venice!
Da domani seriamente a dieta!

Silvia |

Spero passi presto Marina! Comunque cucinare conforta e aiuta… Stasera per rallegrarmi un pò serata in casa con ospiti… Ma tutti in maschera! Ovviamente non mancheranno galani e frittelle… La dieta.. Da domani..

IL CIRCOLO DELLE SIGNORE |

Io guardero’ Sanremo e daro’ i voti alle canzoni come facevo quando non ero ancora sposata e vivevo con i miei.
Dai Marina, dobbiamo essere sempre positive!
Un abbraccio

Marina N |

Grazie Silvia e speriamo veramente che passi in fretta!
Buona serata e non mangiare troppo!
🙂

Tiziana L. |

Marina, poi ci dirai come sono venuti e, soprattutto se sono buoni. Il pane con prugne e miele è da tanto che penso di farlo! Non è che hai già preparato anche il pane con le barbabietole, perchè sono molto curiosa di sapere che gusto può avere. Ciao!

Marina N |

Tiziana posso solo dirti che ho appena assaggiato il pane con le prugne e il miele e ho ritrovato il sorriso!
🙂
Il pane con l’avena è in forno mentre quello con le barbabietole non l’ho ancora provato.
A me è piaciuto molto quello con grano saraceno e yogurt, che presto rifarò.

Katia |

Quello con le rape rosse l avevo provato io e la particolarità era che era rimasto morbido ed aveva un bel colore ma non rosso, l ho fatto già un paio di volte…ma scusTe non era stato aperto un gruppo fb per le chiacchiere?

gisella |

certo che c’è, infatti noi chiaccheriamo anche li!!!! Ma x chi nn ha fb la vedo duretta…. x chi invece volesse venire a trovarci ” le lettrici del blog di Csaba dalla Zorza” . Chi nn riuscisse ad entrare chieda la mia amicizia ( gisella rossi) e lo invito io.
buona giornata, oggi a Varese tempo bellissimo

federica |

Ciao Marina,dai che fra un pò si comincia a sentire la primavera e quella specie di ottimismo che l’accompagna!E io sono qui se ti servono consigli su piante e fiori!Nel frattempo un saluto e un abbraccio.

Marina N |

Grazie anche a te!
No io Sanremo non credo lo guarderò o meglio una sbirciatina ogni tanto!

Silvia |

Csaba cara, se mai ci fosse un raduno del blog, questo fantastico the all’ aperto, lo faresti di domenica? E in bella stagione? Sistemando l’ armadio ho trovato un delizioso abito che mi ha subito fatto pensare a questa occasione! 😉 un abbraccio!

gisella |

silvia io aggiungerei anche il cappello x un thè fra signore mi sembra perfetto…. 😉

Silvia |

Ovvio che si Gisella! 😀

Federica |

Buonasera a tutte,un’altra voce fuori dal coro:…anche a me non piace la pioggia perché quasi sempre mi fa diventare triste!! Però mi piacciono i temporali estivi….mi ricordano l’eccitazione mista alla paura di quando ero piccola. Quando all’improvviso si vedevano questi nuvoloni neri e l’odore della pioggia in arrivo e quell’elettricità che si percepiva nell’aria che faceva correre tutti a casa e poi finito tutto vedere sbucare le persone delle finestre come fanno le lumache dopo la pioggia. E il cielo sembrava non essere mai stato così azzurro e l’acqua faceva luccicare tutto come tanti piccoli specchi. Questi temporali mi lasciano ancora a bocca aperta come allora e se poi c’é anche l’arcobaleno….é la felicità.

Silvia |

Voce fuori dal coro.. Non amo la pioggia! Oggi infatti giornata malinconica e neanche mettermi ai fornelli mi ha aiutato molto… Comunque fatto nuovamente il dolce di gennaio noci e miele. Stavolta più zucchero della scorsa prova, 160g, più succo di arancia e assieme alle noci anche pezzetti di cioccolato fondente! Una delizia…

LALLA |

Silvia siamo in due! Piove da due giorni e sono già stufa… non posso passeggiare con la mia cagnolina, non posso stendere i panni, mi fa male il collo!!!!

Silvia |

Cara Lalla, ecco,hai centrato.., l’ umidità poi la detesto. Ti fa sentire stanca, gonfia, dolori che vengono anche quando non se ne hanno…non parliamo neppure di argomento capelli… Oggi però a pranzo sono riuscita a fare l’orzotto al vino rosso con radicchio… Piatto consolatore, in attesa del bel tempo!

maria |

Che bello da voi piove, adoro la pioggia, il vento da me tanto sole, oggi siamo stati in pochi, di solito 12 ma comunque ho passato la mattinata in cucina, oggi pomeriggio lunga passeggiata, ora sono stanchissima, tra poco un bel the caldo e poi a nanna, mi aspetta di nuovo una lunga settimana di lavoro,buon inizio di settimana a tutte.

Loredana |

Gentile Csaba che bello il Suo post! A Bolzano piove nevica! Un tempo uggioso! Stasera cucinerò’ un risotto al radicchio rosso secondo la Sua ricetta! Un caro saluto da Loredana Scopel Bolzano

SABRINA |

Loredana…un’altoatesina come me!!! Sono a Milano da ormai…milaanni, ma il mio cuore rimane Bolzanino!!!
Ed in una domenica di pioggia (che non amo particolarmente neppure io, cara Silvia)ho preparato delle veloci ma buonissime ciambelline di carnevale ed il mio dolce preferito..il Kringel! Buona settimana a voi tutte!
Sabrina

Marina N |

Ciao Sabrina, io sono umbra ma il Kringel è un dolce che mi fa letteralmente impazzire! Non so se la ricetta che ho sia originale come la tua, ma è veramente buonissimo e ogni volta che è in forno si sprigiona un profumo …..
🙂

katia |

Il Kringel mi manca….ma forse è meglio così 😉

Marina N |

No devi assolutamente provarlo !

katia |

e come si fa??

Marina N |

Io ho preso la ricetta da un programma su La5 “il cibo si fa bello”, su Google la trovi, ma ci sono tante versioni.
Parlo piano non vorrei mi sentisse Csaba!

katia |

Tranquilla…non se ne accorgerà..ci son così tanti commenti…

gisella |

… che secondo me Csaba legge, ma starà studiano qualcosa di fantastico x stupirci 😉 ciao ragazze
p.s. mi sono guardata il video x fare il kringel e mi sembra proprio buono.

SABRINA |

Ciao Marina…che bella l’Umbria! Ho passato diverse estati a Città di Castello ed ho un ricordo meraviglioso di queli posti! Sono davevro tanti anni che non ci torno, ma prima o poi una fuga da Milano la faccio e porto la mia bimba a conoscere quei paesaggi da sogno!! p.s. lì ho mangiato le pappardelle col sugo di cinghiale più buone del mondo!

SABRINA |

Ciao Katia, la ricetta del Kringel è davvero facilissima e…credimi, è un dolce davvero gustoso!!!!
Se ti va te la scrivo!!

katia |

Ciao Sabrina, ho visto il Kringel sul web è davvero un bel dolce, di ricette ce ne sono tante, sarebbe interessante anche la tua sicuramente!

Marina N |

Vi aspettiamo!
🙂

SABRINA |

di versioni del Kringel ne ho provate un tot, ma quella che più mi è piaciuta è di una ragazza…..campana! Il suo blog è bellissimo (Csaba, non avertene a male….il tuo è altrettanto strepitoso!!!!)e si chiama Dolci a gogo! La ricetta la trovate lì…Katia se lo provi poi mi farebbe piacere sapere se ti è piaciuto!

Il circolo delle signore |

Anche io adoro la pioggia, veramente a me piace proprio i nuvoloni neri gonfi gonfi di pioggia! Mi ispira in cucina, in casa e emoziona tanto

Il circolo delle signore |

Ops, volevo scrivere piacciono (non rileggo mai prima di pubblicare…che frettolosa che sono!)

csaba |

Proprio come a me!

carla |

Io vi scrivo da Roma e qui la pioggia non è ancora arrivata, ma stamattina nel cielo quei nuvoloni grigi hanno ispirato anche me, che adoro la pioggia, a mettermi in cucina e preparare dei gnocchi di patate con pomodoro e pecorino come li faceva mia nonna! Adoro anche la campagna e sopratutto la Toscana dove passo molte delle mie vacanze ed il libro Around Florence è il primo che ho comprato e l’ho trovato meraviglioso! ciao a tutte Voi e buona settimana!

Marina N |

Piove anche in Umbria, ho un rapporto strano con la pioggia da un lato mi piace, se posso stare al calduccio dentro casa dall’altro odio quell’umidità che inevitabilmente si crea. Oggi orzo con funghi, nel pomeriggio probabilmente preparerò un dolce per la colazione, non so ancora quale, e dal momento che piove niente passeggiata
🙁

Luisa |

Buongiorno Csaba e a tutte le amiche…oggi ti sei sbizzarrita ben due post su Fb (dove ti seguo dal profilo del maritino). A Milano lo hai già detto tu… piove e quando sono chiusa in casa :), anch’io amo la pioggia decisamente! Oggi pasta con ragù bianco e polpette (quelle della mia mamma però non riesco ed eguagliarle :-D)! Grazie per questo scorcio di libro che ancora non ho.
Katia se ti può consolare, io mi sono trasferita a Milano per amore…da un ridente paesino della campagna emiliana, dove vado spesso per trovare i miei ed i miei fratellini!!!
Buona domenica di relax a tutte
Luisa

Katia |

Avrei proprio bisogno di consolazione perché anche se alla.fine e” a 40 km di distanza per me è lontanissima…..e poi è poco più che una bambina…

Cristina C. |

Ciao Katia…. Ti capisco bene perchè mia mamma quando mi sono trasferita in Liguria dalla mia Emilia diceva lo stesso e i km sono 300… Alla mia mammona ho sempre detto: ” pensa a quanto mi vedi felice e soddisfatta della mia scelta” e allora parte un sorrisone e un po’ di nostalgia passa….

Katia |

È vero Cri, lei me lo ripete sempre che è davvero felice adesso..devo ripetermelo anch”io.

Cristina C. |

Brava Katia , pensa a questo e vedrai come ti aiuterà a stare meglio….!!!!!!!! Domani arrivano qui a Savona mia mamma e mio papà…. Urrà…!!!!

Marina N |

Non ho figli quindi posso provare ad immaginare i sentimenti di una mamma, però una cosa posso dirla ed è che la cosa più importante, anche se può apparire scontato e banale, è la sua serenità e il fatto che abbia vicino la persona giusta per lei capace di amarla sostenerla e renderla felice.
E poi ..anche tu non hai fatto la stessa cosa qualche anno fa?
Forza Katia!
🙂

Katia |

Il fatto è Marina che quando l”ho fatto io, sono uscita dalla casa dei genitori per trasferirmi…al piano di sopra 🙂

Marina N |

Ops!
🙂

Silvia |

Che dolce che sei Katia

csaba |

Cara Katia, sei molto dolce. Pensa che io a 19 anni sono andata a vivere a Tokyo, da sola. Ed era il 1989 quindi niente Skype, e-mail o altro. Solo una telefonata da 3 minuti alla domenica. E per farla dovevo spendere 30mila lire!! Casa mia mi mancava, certo. Ma è stato un modo per crescere… E lo rifarei. Ma si che se i miei figli vorranno farlo non direi mai di no ma soffrirei in silenzio 🙂 o quasi in silenzio …

katia |

Cavolo!(tanto è di stagione) ma chi te l’ha fatto fare???

Lalla |

Beh Katia, il mondo è così grande e affascinante, ci sono così tante cose da imparare e da scoprire che, per chi ha la possibilità, sarebbe assurdo non farlo!

katia |

Si certo Lalla, per conoscere luoghi diversi, ma io dico, trasferirsi proprio a vivere a Tokyo! Magari era per amore…ma non credo…

Lalla |

Da quello che so Tokio è una metropoli molto interessante e la cultura giapponese è meravigliosa, io credo che sia stata una scelta molto coraggiosa e intelligente. 🙂 Il futuro è molto lontano dall’Italia.

Katia |

Sembrerebbe così ma io spero invece che un futuro a quest”Italia riusciamo a darglielo di nuovo!

Valentina |

Anche io sono andata via a diciotto anni e lo rifarei sempre.

piera |

Csaba sono curiosa di sapere cosa ti ha portato a Tokyo e per quanto tempo hai vissuto lì…

Luisa |

La cosa che mi dispiace di più legata alla distanza è’ la mancanza di quotidianità con i nonni per i miei bimbi…proprio come l’ho vissuta io da piccola, certo io vedevo i miei nonni una volta o due l’anno…erano a 1000 km…i miei bimbi invece ogni due settimane o massimo un mese si ritrovano con nonni e zii a 150 km (ringrazio chi ha inventato l’Alta Velocita’ che in 40 minuti ci fa arrivare rispetto alla macchina :-D) e ogni giorno li salutano al tel!
Sicuramente il momento più difficile è quando ci si saluta ma quando ci si ritrova è sempre meraviglioso!
Buona serata a tutte

Elisa |

Io vivo in campagna…o quello che ne rimane!l’asfalto ha fagocitato tutti i campi attorno.diciamo che vivo nell’ultimo polmone verde della mia citta’ e condivido ogni parola di csaba.le sue emozioni sono anche le mie.la campagna ti resetta.ossigena la mente e apre il cuore.ti predispone all’ascolto di te stesso e ti regala la piu’bella tra tutte le intimita’.quella della propria anima.

gisella |

brava Csaba, è così che si inzia il nuovo anno facendo cose che ci fanno stare bene.
Oggi pranzo in famiglia (siamo 11) ma ……. al ristorante, quindi giornata di riposo 😉
Mi sono organizzata con galoche anche qui acqua a catinelle
Buona giornata a tutti

gisella |

p.s. zuppa di castagne e pancetta ….. buonissima!!!

Katia |

Piove si, piove anche qui, oggi da noi inizia il primo corso di carnevale che si protrarrà fino alla prima domenica di marzo ma io non vado più da qualche anno, invece sto andando a trovare una delle mie figlie che si è trasferita in Liguria per amore 🙁 quindi oggi niente cucina ma potrò senz’altro rifarmi domani visto il tempo…

Silvia |

Meraviglia! Il post che ci voleva oggi…una poesia… Grazie!