Ho sempre amato le erbe fresche e i fiori, all’inizio solo per la loro delicata bellezza, con il tempo per la loro carica vitale, capace davvero di rinnovare l’organismo. Nei fiori e nelle erbe c’è la vita, e non occorre scomodare Michael Pollan e il suo Breviario di resistenza alimentare per comprenderlo (per quanto sia un libro che vi consiglio di leggere).
Da bambina mi ero fatta costruire una pressa per le erbe dal falegname che lavorava nel laboratorio sotto casa dei miei nonni. Quel luogo emanava per me un grande fascino: aveva il profumo del legno naturale e la luce generosa dei pomeriggi tranquilli. Così, per cercare di conservare più a lungo la delicata consistenza dei papaveri estivi, avevo chiesto una pressa per le erbe fatta solo per me. Era un attrezzo piuttosto rudimentale: due quadrati di legno di poca qualità con quattro viti ai lati, che permettevano di stringere i fogli adagiati tra le due falde. In mezzo tenevo diversi strati di carta assorbente e di velina, che andavano a ospitare, secondo le stagioni, erbe, foglie, fiori.
La mia passione per la botanica ha avuto inizio così: con foglie di basilico rubate in cucina e messe a seccare tra i fogli spessi, insieme a piccoli gerani dai colori sgargianti e margherite gialle, che dovevano essere pressate alla perfezione per poi essere catalogate. Insieme alla mia amica Marzia, che abitava poco lontano, usavamo ciò che rimaneva di fresco per impiastricciarci la faccia (sì, letteralmente) con creme di bellezza fatte a mano seguendo il Manuale di Nonna Papera. Ci lavavamo i capelli con l’aceto e li rinforzavamo con puzzolenti impacchi al tuorlo d’uovo – beh, erano gli anni ’70…
Ecco, il mio primo approccio al mondo della bellezza ha avuto inizio così. Per fortuna, a un certo punto abbiamo smesso – e i nostri capelli penso ci abbiano ringraziato. Al loro posto, restano bei ricordi. La pressa oggi non c’è più, ma la mia passione per le erbe non è cambiata. Il mio orto botanico ora è sulla mia terrazza, piantato in grandi cassette di legno e curato con amore da mio marito – che ogni sera esce a dare da bere alle mie piantine.
È intorno a queste sensazioni che ho iniziato a scrivere di “Slow Pleasure” – piaceri che hanno un passo lento; cose che possono sembrare appartenere agli anni passati ma che sono – in realtà – attualissime. È stato un grande piacere per me (e devo confessare, anche una bella sorpresa) quando L’Oréal Paris mi ha chiesto di essere una delle ambasciatrici in Europa della loro nuova linea “Botanicals Fresh Care”: una gamma di prodotti naturali per i capelli, senza siliconi, senza coloranti e senza parabeni, che unisce ingredienti vegetali all’expertise assoluta di questa grande marca cosmetica.
Devo ammetterlo – prima di accettare ho pensato a voi. A quello che avrebbero detto Gisella, Elena, Lalla, Loredana, Eva, Simona, Marina, Luisa, Katia, Alessandra… e tutte voi altre che state leggendo ora. Ho pensato: questo è un sito che parla di cucina, di tavola, di buone maniere. Non di bellezza. Ma ho anche pensato che dopo essermi lavata i capelli per la prima volta con lo shampoo che mi era stato regalato il giorno dell’appuntamento avevo voglia di condividere questa esperienza con voi. E allora ho accettato – eccomi a voi. Sì, questo è un post “sponsorizzato” come si dice. E sì, quando fai un lavoro, di norma, percepisci un compenso per farlo. È così anche per me. Ma non avrei mai accettato di andare a Parigi e di rappresentare Botanicals in Italia se questo prodotto non mi fosse piaciuto sin dal primo momento, e se non lo avessi ritenuto in linea con la mia filosofia e il mio stile di vita.
Dunque, a fine gennaio sono stata a Parigi – ospite insieme ad altre 100 donne (dovrei dire ragazze, perché erano davvero giovanissime) provenienti da tutto il mondo, a questa meravigliosa presentazione organizzata solo per noi. Loro erano esperte di beauty, io no. Ma devo dire che me la sono cavata bene! E conoscevo le erbe, tutte. Oh, sì.
Abbiamo dormito in un piccolo e delizioso hotel in centro (il Renaissance Paris République Hotel) mangiato in ristoranti biologici (il giapponese Nanashi, da provare!) e vegetariani (il Grandcoeur, se volete un posto piccolo, romantico, parigino… è questo!) fatto lezione di yoga e piantato bulbi di fiori sotto la pioggia in Place de la République. In una location interna (La Cartonnerie) resa un giardino in fiore, abbiamo fatto coroncine verdi e tatuaggi (ok, quello no, non ho avuto il coraggio di farmelo fare, anche se devo dire che per un istante sono stata davvero tentata…). E qui ci hanno mostrato per la prima volta questa nuova gamma di prodotti che unisce la naturalità degli ingredienti all’assenza di siliconi, parabeni e coloranti. Per me è stata un’esperienza davvero molto bella, che mi ha fatto vivere due giorni al passo che amo: lento e focalizzato. Pochi giorni fa l’evento si è ripetuto a Milano e ho avuto il piacere di raccontare i benefici delle erbe (in cucina e non) a un gruppo di blogger italiane e giornalisti del settore. Ora parte il mio compito di Ambasciatrice, e spero di essere in grado di svolgerlo al meglio. Intanto ho rinnovato un po’ il mio look accorciando la chioma (ma senza esagerare).
Eccoli, i prodotti sono in tutto 16, divisi in 4 linee, ciascuna con uno scopo specifico e caratterizzata da un ingrediente botanico principale.
CORIANDOLO – per rinforzare. È un’erba aromatica molto apprezzata in cucina (io lo adoro nei curry e nei tacos). Antibiotico naturale, tonico contro la stanchezza, rinforza l’organismo perché è efficace contro i batteri. Si usa per curare infezioni alimentari, il suo olio è davvero portentoso. I “semi” – che sono poi il frutto della pianta quando matura – hanno una potente azione rivitalizzante.
GERANIO – per illuminare. Antinfiammatorio, lenitivo, antistress. Dalle piante di geranio si estrae un olio essenziale straordinariamente generoso, che ha un effetto davvero sorprendente sui vostri capelli e, dolcemente profumato, con poteri antiossidanti.
CARTAMO – per nutrire. Detto anche “zafferanone” il cartamo è una pianta erbacea con radici profonde, che produce bellissimi fiori giallo intenso / arancio. Del cartamo si usano soprattutto i semi e l’olio da essi estratto, è ricca di importanti vitamine, come quelle del gruppo C, E e K; ha una buona quantità di acido linoleico, ricco di omega 6 e una discreta quota di acido oleico.
CAMELINA – lisciante. La cameilina sativa (detta anche falso lino) è una pianta della famiglia delle brassicacee. I suoi semi contengono una elevata percentuale di olio (43%). Ricco di Omega 3 e Omega 6, emolliente e lenitivo, è adatto alla cura della pelle molto secca, sensibile e reattiva.
Tutte le formule hanno al proprio interno anche olio di soia e di cocco: perfetti per rendere belli i capelli, ma anche per nutrirli in modo #honestlygood. Che ne dite? Io al momento sto usando il coriandolo rinforzante. Ma tutta la famiglia ha cambiato shampoo e – devo ammettere – ne siamo molto contenti.
Domande? Sono qui per voi. A questo link invece trovate la gamma completa, se volete curiosare un po’ www.loreal-paris.it/capelli/botanicals-fresh-care.aspx
Nota dell’autore. Questo è un post scritto per L’Oréal #Botanicalsambassador
Grazie per la vostra attenzione e i vostri i commenti, sempre benvenuti!