22 Luglio 2014

Perché non bevo più il caffè liofilizzato (e altre 6 cose che è meglio non mangiare)

Per molte l’estate è tempo di dieta, per alcune di total detox – per me di cibo #honestlygood.
51 commenti

Buone al palato, al corpo, alla mente. E, possibilmente, anche piuttosto veloci da preparare e sufficientemente facili da far venir voglia a chiunque di cucinarle, evitando il gesto dello scongelamento al microonde, che è il responsabile (insieme all’apertura della lattina) di tanti problemi di salute e di linea. Per molte l’estate è tempo di dieta, per alcune di total detox – per me di cibo #honestlygood ossia ricette leggere e sane che saranno la base della mia cucina estiva e che posterò con l’hashtag #honestlygood (sinceramente buone!). Buone al palato, al corpo, alla mente. E, possibilmente, anche piuttosto veloci da preparare e sufficientemente facili da far venir voglia a chiunque di cucinarle, evitando il gesto dello scongelamento al microonde, che è il responsabile (insieme all’apertura della lattina) di tanti problemi di salute e di linea.
Per partire però con il piede giusto quest’anno ho dovuto dire addio ad una delle cose che mi più mi piacevano ma non mi facevano esattamente bene: il caffè solubile. Con questo ho detto tutto, tutti abbiamo un piccolo scheletro nella credenza e il caffè liofilizzato era il mio. Almeno, sino a che una mia amica (Carolina Vergnano) mi ha fatto una rassegna molto sincera di ciò che stavo bevendo ad ogni sorso (ossia molta più caffeina di quella che davvero desiderassi, e due o tre volte al giorno…) e allora ho deciso di smettere. Quel cucchiaino di polvere marrone è stato per me come l’ultima sigaretta. Ho smesso e basta.

Cosa mi piaceva del liofilizzato? La bevanda calda al gusto di caffè, simile all’americano (anche questo bisogna saperlo fare, mi è stato detto). E così la mia vita ha dato il benvenuto al “caffè Carolina” che si fa così: prendete una tazza da thé e fateci un espresso bello cremoso (con la macchinetta o con la moka, come siete abituati) poi scaldate un po’ di acqua a parte e allungatelo. In questo modo avrete la bevanda calda senza bere un caffè troppo lungo e quindi limitando la caffeina. Se proprio dovete metterci dello zucchero (come me) che sia di canna e non raffinato.

Mangiare meglio dovrebbe essere il vero obiettivo dell’estate 2014! Più di voler a tutti i costi entrare in un bikini, che – magari – è solo stato acquistato in una taglia troppo stretta! #honestlygood è uno stile di vita: cibo autentico e perciò sano, che si prepara velocemente e non è complicato. Perfetto per l’estate, ma da tenere a mente anche per il ritorno in città dopo le vacanze…

C’è una “black-list” anche del food e include cose che probabilmente mangiamo o abbiamo mangiato, più o meno inconsapevoli. Cosa c’è nella tua? Controlla con la lista qui sotto (che è la mia personale) tanto per incominciare…

Imparare a leggere le etichette e conoscere gli ingredienti da evitare è uno sforzo che ti ricompenserà enormemente. Ecco le 7 cose dalle quali stare lontana (sempre).

1.    OGM, organismi geneticamente modificati. Non sempre l’indicazione è negli ingredienti, ma moltissimi prodotti contengono ingredienti il cui DNA è stato modificato in modo artificiale per avere piante che crescono più in fretta e che resistono sempre di più (il mais e la farina sono due dei prodotti più a rischio).
2.    Carne rossa lavorata – ossia prodotti che hanno come ingrediente carne rossa ma sono stati lavorati a livello industriale con altri ingredienti. Spesso contengono molto sale, grassi idrogenati e carne rossa di scarto.
3.    Olio di palma e oli vegetali. L’olio di palma è il peggiore per il nostro cuore, e spesso viene nascosto sull’etichetta da una generica dicitura “oli vegetali” che può nascondere molte insidie. Meglio scegliere prodotti che dichiarano in modo più specifico il tipo di grasso utilizzato (l’olio d’oliva è tra i migliori grassi vegetali).
4.    Grassi saturi e grassi idrogenati. Sono alla base di molti prodotti industriali; i grassi saturi tendono a far perdere elasticità alle vene provocano  malattie cardiovascolari. I grassi idrogenati sono ottenuti tramite un processo di lavorazione degli oli insaturi, che mira ad ottenere grassi di consistenza differente.
5.    Zucchero in prima fila. Lo zucchero non fa male se assunto con consapevolezza. Evita di mangiare prodotti che hanno lo zucchero come primo ingrediente nella lista degli ingredienti (sono molti di più di quanto tu non creda, gira la confezione e leggi).
6.    Margarina. Il burro fa male se consumato in quantità elevate, la margarina invece è meno sana di per sé essendo un prodotto industriale. Usate l’olio extravergine d’oliva per essere sicuri di non sbagliare!
7.    Caffè liofilizzato. L’ho bevuto per anni, poi ho scoperto che è meglio evitare, soprattutto se negli ingredienti oltre al caffé ci sono zucchero, aromi e altro. Ora finalmente apprezzo il caffé espresso di qualità (anche se il liofilizzato può essere molto buono!)

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51 commenti

Federico Fiecconi |

Sto bevendo ottimo caffè liofilizzato Bellarom di Lidl, dentro c’è solo 100% caffè ed e’ ottimo forse quanto il don Yerez dell’altra catena discount concorrente… dai perché dici che meglio no, se e’ buono va bene no? Ciao da un vecchio amico che non ricorderai dai tempi di TV Sorrisi

onir |

Interessante è scoprire che Carolina , anzi che la Vergnano caffè ha smentito la sostanza di quanto indicato nel blog e che ciò sia celato in mezzo ai vari commenti mentre dovrebeb essere messo in grande evidenza visto che parrebbe che il discorso di Carolina sia alal base del post. Avendo conosciuto Carolina quando ancora era industrialmente da formare so che mai avrebbe detto simili parole e la smentita lo conferma . Per essere amiche le hai fatto un bel servizio

Micha |

Il caffè solubile è 100% caffè prodotto da chicchi di caffè tostati, macinati, infusi e poi liofilizzati, al di fuori di quelli golosi, tipo mocaccino o cappuccino, non vi è traccia di zuccheri o altre sostanze.

Rita |

Secondo Lei il. Nescafe’ ha zuccheri aggiunti ? Mi sembra che sia solo caffè liofilizzato e dei prodotti liofilizzati non mi pare che si parli male, si fanno anche ai neonati !

Fabrizio |

Ciao,mi sono fermato al primo punto (ogm) per capire il valore di questo post. se credi che il famigerato dna modificato possa interferire con quello di chi mangia,o beve in questo caso,il caffè siamo messi proprio bene! senza essere maleducati oppure offensivi ti consiglio di informarti a riguardo per evitare di diffondere informazione errate o incomplete

Csaba |

Ciao Fabrizio, no non è assolutamente quello che intendevo dire, né quello che penso. Non voglio mangiare OGM perché ritengo che siano prodotti meno naturali e perché – anche se non ancora definitivamente provato – molti pareri sono contrari. Cercherò di essere più chiara quando scrivo di questi argomenti! Grazie del tuo post.

Marika |

Ciao Csaba, volevo chiederti io sono intollerante al massimo al lattosio e purtroppo niente burro, quando faccio i dolci (di tanto in tanto giusto per accontentare le mie papille gustative) mi tocca sostituirlo con la margarina….. Faccio male? Come potrei fare diversamente? Ti ringrazio
Marika

Caffè Vergnano |

Caffè Vergnano desidera specificare che il post nasce da una chiacchierata tra Csaba dalla Zorza e Carolina Vergnano in cui quest’ultima ha voluto suggerire un modo di bere il caffè alternativo al liofilizzato, ma che, pur rispettando i gusti dell’interlocutrice, conservasse quanto più possibile le caratteristiche e gli aromi del vero espresso italiano, di cui si l’azienda è portavoce da oltre 130 anni.
L’azienda non produce caffè liofilizzato, le cui caratteristiche organolettiche sono molto diverse da quelle dell’espresso, ma non ha mai dato indicazioni sulla nocività o meno della bevanda in questione.
Al contrario, con un articolo sul caffè liofilizzato inserito nostro blog coffeeandnews.it, abbiamo voluto parlare anche di un’altra forma di consumo della nostra bevanda preferita, consapevoli e lieti del fatto che le molteplici modalità di preparazione e i gusti personali conferiscano al mondo caffè la ricchezza che merita.

Katia |

Magari la mia è una domanda fuori luogo, ma anche l’orzo solubile può essere dannoso in alcuni casi?

Samanth |

Fate attenzione anche al caffè decaffeinato: per eliminare la caffeina dai chicchi ci sono diversi metodi: il più economico è l’utilizzo di un solvente (il cloruro di metilene – considerato cancerogeno) e poi il caffè viene trattato con il vapore per “lavare via” il solvente; il metodo storico utilizza l’acqua, metre ultimamente viene utilizzata anidride carbinica ad alta pressione.
Quindi, prima di acquistare o bere un Dek, verificate il metodo utilizzato per eliminare la caffeina!
Buon caffè a tutti!!

Cristina C. |

Sono soddisfatta….!!! Applico gran parte di tutte le cose che hai scritto…
Guardo sempre le etichette e se leggo “olio vegetale” non compro….
Grazie Csaba per il post… Buona serata…

barbara |

io l’adoro il caffè liofilizzato come posso fare???? il latte l ho ormai sostituito con quello di soia ma il caffè…..

Csaba |

Cara Barbara, lo amavo anche io è non pensavo di poterlo sostituire… Ma poi l’ho fatto e ora non mi manca. Adoro il caffè! Comunque ci sono liofilizzati 100% caffè che puoi usare se proprio non riesci. È lo stesso concetto che applico per lo zucchero: sempre grezzo, raffinato nei dolci dove fa la differenza.

Federico Fiecconi |

Ma è buonissimo!! Leggi le repliche. Bevilo pure!! È solo che Csaba se ne beveva 3 tazze al giorno e probabilmente esagerava. Io metto mezzo cucchiaino in un mare d’acqua buona e un goccio di miele (buono pure quello). E solo una/due volte al giorno.

marinella |

grazie per questi consigli che mi aiutano a riconoscere i cibi che è bene non usare, oramai quando faccio spesa ci perdo più tempo a leggere le etichette che per l’acquisto dei prodotti ma sono contenta di farlo e di avere persone come te che ci aiutano. Brava ti seguo da quando eri a casa alice e ti ammiro veramente tanto.

Pierpaolo |

…Per una dieta più sana, innanzitutto bisognerebbe evitare di fare la spesa nei supermercati o nella grande distribuzione in genere, dove si trovano la maggior parte dei cibi che contengono una moltitudine di prodotti chimici, sicuramente poco salutari. Inoltre, se posso segnalare dei cibi da evitare assolutamente, aggiungete alla vostra black-list tutte le verdure imbustate di qualsiasi genere, a meno che non vi abbiano prescritto una cura intensiva di ottimi pesticidi…Un caro saluto.

Csaba |

Grazie Pierpaolo per questa precisazione – le insalate dentro la busta sono molto comode e a volte utili ma anche io prima di fare questo lavoro non sapevo che venissero trattate con così tanti pesticidi e conservanti…

Flavia |

Ciao Csaba! Avrei una domanda, perchè no il latte nel caffè? Pensa che io quando abuso un po’ troppo del caffè per via degli esami mi obbligo a metterne un cucchiaino perchè avendo il moroso dentista mi ha detto che il grasso del latte diminuisce il rischio di macchiare i denti!

katia |

Ciao Flavia, non so se e’ questo il motivo ma io sapevo che il latte nel caffe’ (che io metto ogni volta al posto dello zucchero) crea acidita’ nello stomaco e fa male, ma come dice mia nonna : Prima faccio male io a lui! 😉

Marina N |

Ad essere sincera è già da un pò che leggo le varie etichette e cerco di evitare determinati cibi, anche se non sempre ci riesco! Per quanto riguarda il caffè solubile. sono concessi due cucchiaini la mattina dentro la mia “tazzona” di latte? A questo proprio non potrei rinunciare!
Cambiando argomento ho letto il nuovo libro, e nonostante sia bello voluminoso mi è sembrato troppo corto!
Mi è piaciuto, bellissime foto e poi la Toscana.. non me ne vogliano gli abitanti delle altre regioni ma ho un debole per questa regione. Volevo chiederti due cose, forse mi è sfuggito un passaggio.. . perché un titolo in inglese e non in italiano?
Avrei gradito la ricetta del pane toscano tanto citato nel libro,( la cercherò su internet!) e poi nella ricetta dei finocchi timo e limone dov’è il limone?
Ottimo il farro è la prima ricetta provata!

Lalla |

In realtà solo il primo libro di Csaba ha il titolo in Italiano, gli altri hanno tutti titoli in Inglese o francese….

Marina N |

Si in realtà è così ma tu sai come mai questa scelta?
Grazie.

katia |

Ma Csaba e’ una globetrotter proiettata nel futuro e sicuramente il tocco straniero e’ piu’ vendibile….pensa se fosse stata svedese…come si sarebbe chiamato questo libro? Bjurstaektorpafjarden Oslo? 😉 Gia’ la casa editrice ha il nome straniero invece che italiano….lo so e’ un peccato….e’ un po’ come mangiare cibi importati in vece che locali ma sara’ stata una scelta di convenienza…… 🙂

Marina N |

Katia se non ci fossi tu!!!!
🙂

Csaba |

Ciao Marina, hai ragione, ho dimenticato il limone! Anche se ogni libro viene sempre riletto da me e da altre persone prima di andare in stampa, ogni volta manca sempre un pezzettino… io dico sempre che quello che non avrà sviste sarà l’0ultimo 🙂 ora posto la ricetta completa corretta. Grazie della segnalazione. PS – per te e per Katia: il titolo in inglese non é una scelta di convenienza, nessuno dei miei libri è mai stato tradotto. E’ solo una scelta personale. Un omaggio ad una grandissima scrittrice americana, Dominique Browning, che ha scritto “Around the house and in the garden”. è forse il libro più bello (e più commovente) che io abbia mai letto. se la vuoi conocsre meglio, questo è il suo blog http://www.slowlovelife.com/

Katia |

Che bello il suo blog! e che foto! proverò senz’altro a conoscerla meglio anche se il mio inglese è peggio di quello del nostro Premier…adesso però sono incuriosita anche dal suo libro…ne faccio ricerca e vedo se esiste anche in italiano.
PS, grazie delle spiegazioni! anche stavolta la mia supposizione non era corretta ma è sempre un piacere trovare un tuo nuovo commento.

Csaba |

Ciao Katia, temo che il libro non sia ancora stato tradotto. ed è un libro molto vecchio (del 2002 credo). Dominique è una donna straordinaria, una persona che vista da fuori aveva davvero tutto. Era il direttore di una grandissima rivista americana che è stata chiusa suo malgrado per ragioni di mercato – House and Garden. Ha sofferto molto anche per motivi familiari e nel suo libro racconta come, per ampre dei suoi figli e della sua casa con giardino, abbia superato la depressione e le difficoltà interne. Credo sia una donna da prendere ad esempio. Al mo rientro a Milano mi riprometto di postare l’inizio del suo libro tradotto per voi – è davvero bellissimo. Buon week end!

katia |

Grazie cara, mi farebbe molto piacere leggere qualcosa si lei!..spero che tu riesca a ricordare le mie richieste….ma io ogni tanto ti rinfreschero’ la memoria. 😉

Katia |

Ma che bello! la pagina del sito può essere tradotta con google! ….(si capisce che non sono molto tecnologica)…ho trovato per caso l’opzione! 😉

Marina N |

Speriamo che le sviste continuino all’infinito!
grazie 🙂

Marina N |

Adesso dovrò rispolverare i lmio inglese sul serio!
Fosse la volta buona!
🙂

Tyreal |

Oh no! Il caffè solubile è anche uno dei miei vizi! Però non mi è chiaro per quale motivo sia più dannoso. Intendiamoci, credo sia ovvio che macinare i chicchi per conto proprio e “crearsi” il proprio caffè sia più sano, se non altro perché si evitano un bel po’ di passaggi chimici, tuttavia credo che questa sia una regola più o meno per tutto quello che ingeriamo.
E poi… quanto è buono l’odore della torrefazione?

Paola |

Ma scusate la mia ignoranza,cos’è che contiene il caffè solubile di così dannoso?
Grazie

Csaba |

Paola dipende dalle marche sai? In alcune mettono sostanze chimiche per aumentare la gradevolezza e avere un po’ di schiuma, altre invece non hanno questo problema. Quello che mi è stato detto è che comunque il caffé più sano è quello in chicchi o macinato (in confezioni non troppo grandi per non perdere l’aroma). Comunque dannoso non vuole dire da evitare per forza. Anche il vino è dannoso se ne bevi troppo… eppure in giuste dosi (se è un vino prodotto bene) fa anche bene sia alla salute che all’umore!

katia |

Cavolo! ma su Coffee&news del febbraio scorso c’e’ un articolo che afferma il contrario riguardo al caffe’ solubile….anche se mi riesce piu’ facile credere al tuo…soprattutto perche’ il caffe’ solubile non l’ho MAI apprezzato…e’ strano come cambino le idee da un giorno all’altro, vero e’, che leggendo quell’articolo gia’ il dubbio poteva venire perche’ tutti quei processi per ottenerlo non sono per niente invitanti, comunque sono molto meravigliata dal fatto che tu ne abbia fatto uso fino ad adesso..se non altro perche’ era evidente che non fosse un prodotto “puro” ma se ti piace davvero CONCEDITELO! Dopotutto non riusciremo mai a sfuggire a tutto il male. Nella black list citata mi preoccupa l’olio di palma che ogni tanto ho trovato nei prodotti che acquisto e non pensavo potesse essere cosi’ nocivo, vedro’ di prestare piu’ attenzione per gli altri punti direi che ci siamo…piu’ o meno…e andiamo avanti… 😉

Csaba |

Cara Katia, grazie per il CONCEDITELO! Ti assicuro che anche io ho i miei strappi alla regola e fa piacere avere incoraggiamento 🙂
Quanto al caffè solubile, devo dire che ovviamente non tutte le marche di caffé solubile sono uguali (come tutte le cose) e purtroppo quella che bevevo io è prodotta a livello industriale con aggiunta di sostante chimiche che non fanno certo bene. Ok, ora ho smesso… l’olio di palma mi preoccupa quando non è citato, ma è nascosto sotto la scritta “oli vegetali” anche nei prodotti per i bambini. Ma questa è un’altra storia e nascerà… a settembre. Ora vado a farmi un caffè buono. Con la moka. Buona giornata!

Katia |

Settembre dici? allora sarà senz’altro lo spunto per un altro libro!

Jessica Manuela Pizzo |

Sono arrivata a “zucchero di canna” e mi sono fermata: l’unica differenza tra zucchero tradizionale e zucchero di canna è che in quest’ultimo c’è in più la melassa, che da quel suo tipico color caramello.

Patrizia |

Descrizione di cosa ho fatto subito dopo aver letto il post:
1. sono andata come un automa in cucina
2. ho aperto la credenza
3. ho afferrato il barattolo di caffe’ solubile e l’ho buttato via.
Sapevo che non era una cosa sana, ma non avevo il coraggio di elimimarlo.
Grazie Csaba

Marina |

La sosranza dannosa si chiama acrilammide, presents in tutti i cibi troppo cotti, tipo fette biscotrate, biscotti e patatine fritte troppo cotte.

katia |

La prima cosa che ho pensato leggendo questo AGOGNATO post e’ stata: Acc! Tra un po’ l’estate e’ finita e ci parli di ricette veloci per la stagione? Sara’ che il tempo e’ impazzito e quest’estate e’ anomala ma mi sento piu’ vicina al settembre che a ferragosto….
La seconda invece e’ stata: Ecco chi era Carolina! Su fb non l’avevo mica capito!
La terza pero’ e’ stata che finalmente avevamo un nuovo post, questa volta riguardante le Lezioni, questo era cio’ che aspettavo….senno’ che insegnamento e’ se i tempi sono cosi’ lunghi? Non vorrei essere rimandata a settembre…..
Intanto mi studio questa lezione e nel frattempo ho letto tutto Around Florence…adesso appena ho un attimo di tempo ti dico cosa ne penso…
Buonanotte.

Rita Rezzaghi |

Ottima questa idea del caffè Carolina! Penso proprio che lo proverò. Adoro il caffè americano e questa può essere un’ottima soluzione.
La lista degli ingredienti da evitare è molto utile e devo dire che di questi non ne uso quasi nessuno a parte lo zucchero nel the e nel caffè!
Grazie per questa lezione!

wikymary |

ciao Csaba….non avrei mai pensato che usassi il caffè liofilizzato. Non sono mai riuscita a berlo!
Tutti i punti di questo elenco li seguo con molta attenzione leggo sempre le etichette dei prodotti perché purtroppo nascondono molte insidie. I consumatori devono essere più attenti è un continuo di trabocchetti.
Continua così, il lavoro che stai facendo è veramente utile e importante. Grazie a presto!

alessandra |

allora staremo attente ai tuoi suggerimenti!, ma su Elle a table non ti ho trovata! come mai?

Csaba |

Ciao Alessandra, in edicola sul numero di agosto – settembre…

Carla bettagno |

Perché non motivare il veto? Non siamo mica pecoroni ! I no vanno motivati anche ai bimbi !

chiara |

dai per favore…

Susi Mariotti |

Cara Csaba sarebbe meglio versare il caffè in acqua calda e non il contrario perché versare acqua calda sul caffè ne brucia l’estratto e l’odore diventa sgradevole…. Un trucchetto per bere caffè senza zucchero immergi il cucchiaino da caffè nella tazza bevine un piccolo sorso e poi versa lo zucchero ogni volta ti ritroverai a mettere sempre meno zucchero hahahah

Enrico |

E quali sarebbero i danni del caffè solubile?
Il consumo superiore di caffeina?

Csaba |

Buongiorno Enrico, nel mio caso erano due i danni: la marca che bevevo aveva tra gli ingredienti anche lo zucchero (e quindi ne assumevo troppo) e poi a volte nel fare il caffé lungo mettevo troppa polvere, quindi assumevo più caffeina di quella che desideravo. Ora invece so che nella mia tazza c’è solo 1 espresso e aggiungo io lo zucchero in base al mio gusto.

Janson |

Ma di cosa stai parlando ?? Il caffè solubile contiene meno caffeina dell espresso,lo zucchero che si dovrebbe assumere magari lo si integra con la frutta (fruttosio) ,paste integrali ( non bianche) che contendono fibre e proteine diminuendo il carico glicemico, prendi un caffè solubile al 100% e non c’è aggiunta di altro, il burro non fa male se in quantità bassa ??
Il burro fa male poi se limiti è meglio ma fa sempre male e non poco, l’unico olio che si dovrebbe assumere è quello di canapa( estrazione dai semi ) al massimo extravergine d oliva, sempre ammesso che non si usi per friggere ( rilascio di tossicità con basse temperature, se friggi usi altri oli ( le fritture vanno evitate)
Niente olio di palma, OK ma attenzione, vediamo come lo sostituiscono…
Penso tu abbia un po le idee confuse,parli di salute, elimini il caffè solubile, poi magari ti pappi 60g di pasta raffinata, mangi salumi e bevi latte, il peggio e che la gente ti viene dietro come fossi un medico e non fanno neanche qualche ricerca in più, svegliaaaa….