Lo avrete notato, sui banchi dell’ortofrutta stanno già arrivando fragole, fave e piselli freschi – va bene tutto, ma se iniziamo a febbraio a mangiare questi prodotti (a parte il fatto che il sapore non è quello che io amo) ne avremo a noia prima che la primavera sia ufficialmente iniziata. Siete d’accordo?
Per quanto mi riguarda, ho da sempre cercato di rispettare le stagioni e da quando ho scritto Five Seasons è ancora più facile, perché mi sono data anche io un “passo” di condivisione con voi e seguo ancora più volentieri i cambi di stagione che la natura ha meravigliosamente pianificato per noi. Non solo lo trovo più giusto, ma anche di aiuto per poter variare in modo concreto ciò che mangiamo a casa. Sono molto orgogliosa di resistere alla tentazione dei pomodori in inverno e ho abituato me stessa (e la mia famiglia) a mangiare ogni stagione solo ciò che di meglio arriva in quella specifica stagione.
Quindi non mi vergogno di dire che voglio aspettare Pasqua per gli asparagi e i pisellini dolci (sì, già me li immagino innamorati insieme dentro una quiche) e almeno l’inizio di marzo (mancano pochi giorni) per concedermi i primi germogli freschi.
Ora ho ancora desiderio di carciofi, di cavolfiori e cavoletti di Bruxelles, di agrumi spremuti freschi e tagliati in insalata, mescolati con radicchio rosso, avocado, champignon e semi di canapa croccanti.
Cucinare ogni stagione, senza fretta
Ho ricevuto in questi giorni del materiale informativo riguardante un nuovo “trend” che arriva dall’Inghilterra e che mi ha, sinceramente, spaventato. L’idea? Cucinare solo una volta alla settimana e poi limitarsi a riscaldare. Aiuto, finiremo così anche noi? Credo proprio di no. Ma, vi prego, aiutatemi a far capire alle donne italiane quanto la cucina sia libertà di espressione e di ispirazione. Gioia di creare. Piacere di mangiare. Perché le ricerche che ho letto dicono che il 56% degli italiani considera fare la spesa “uno stress”. E il 41% dice di “sentire ansia pensando di dover tornare a casa la sera e mettersi ai fornelli”. Cosa che invece è esattamente quello che ho voglia di fare io, mentre sono fuori e ho la certezza che, comunque vada, verso le sette entrerò in cucina, accenderò la luce della cappa e metterò il grembiule. E inizierà una parte molto bella della mia giornata, quella in cui faccio, per scelta, la casalinga.
Leggere questi dati mi ha fatto pensare che forse dovrei ripubblicare, sul sito, le puntate settimanali del mio progetto “One Year to an Organized Kitchen”. E forse lo farò.
Cosa cucineremo in queste ultime giornate fredde?
Per quanto mi riguarda, in questo momento dell’anno ho voglia di cibo che sia ancora caldo, nutriente e confortante. Di domeniche pomeriggio #Hygge con thé nero profumato (in questo momento sto bevendo il Gout Russe Douchka di Dammann, di cui adoro la storia oltre che il profumo…) e pasticcini (ho fatto i bignè alla crema lo scorso week end, e devo dire che mi hanno rimesso in pace con me stessa).
Sulla mia tavola di fine febbraio è arrivato il merluzzo Skrei (vi posterò a breve una nuova ricetta), ma lato pesce ho particolarmente amato anche il polpo cucinato con le rape rosse. La ricetta è qui.
La pasta all’uovo fatta in casa resta il mio modo di amare preferito, quando mi prendo un po’ di tempo per fare le tagliatelle, come ho fatto ieri sera, la tavola ha tutta un’altra atmosfera. Ieri le ho condite con il cavolfiore e i pinoli (come in questa ricetta presa da Good Food, che però utilizza penne di farro). Sono diventate una delle mie ricette invernali preferite. E poi, qualcosa di dolce, magari anche solo due datteri freschi teneri e burrosi. O – se proprio proprio devo essere sincera – una fettina di torta. Ne ho sperimentata una di mele nuova per il prossimo libro (no, adesso la ricetta non posso scriverla…) e l’ho adorata al primo morso. Ma se volete approfittare della dolcezza croccante delle mele invernali, basterà metterne una un forno togliendo il torsolo, inserendo nel buco che si crea una stecca di cannella e un po’ di succo di limone, poi 1 cucchiaio di acqua e mezzo di zucchero di canna. Cuocete a 200°C per 15 – 20 minuti e poi gustatevi tutta la bellezza di questo frutto semplice. Più goloso? Con una pallina di gelato alla crema e una spolverata di cannella. Ancora non basta? Una fetta di Tarte aux Pomme (crostata alle mele) vi soddisferà. La ricetta è qui.
Felice fine del mese di febbraio! Prima che inizi la seconda stagione dell’anno, non dimenticatevi di cucinare una bella polenta. Io ci proverò questo week end. A presto!