#TheModernCook, Vegetariano

LA ZUPPA DI CIPOLLE ALLA FRANCESE

35 commenti
PER 4 PERSONE
6 fette di pane integrale o di segale
50 g di burro
10 ml di olio d’oliva
2 rametti di salvia
4 cipolle dolci bianche (io uso le cipolle francesi doux de Cévennes)
1 cucchiaino di sale fino
50 g di farina
800 ml di brodo vegetale
pepe nero, macinato al momento
4 cucchiai di groviera, grattugiato
Questo è un piatto speciale, povero ma bellissimo. Non lo preparo molto spesso, di solito è riservato alle serate speciali in cui ho voglia di cucinare qualcosa di lento, che possa attendere un po’ prima di andare in tavola. Un grande classico della cucina francese, buono quanto bello.

Sbuccia le cipolle e tagliale a fettine sottili. Metti il brodo a scaldare sul fuoco e spegnilo quando raggiunge il punto di ebollizione. Scalda il burro e l’olio in una padella grande, unisci la salvia, aggiungi le cipolle e mescola bene per rivestirle in modo omogeneo. Tenendo la fiamma abbastanza alta (ma non al massimo) rosolale per 2 minuti, poi cospargile con la farina e mescola ancora per farle tostare leggermente. Non aggiungere sale adesso, perché il brodo dovrebbe essere sufficientemente saporito da evitare ogni aggiunta di sale. Puoi farlo più avanti durante la cottura, se necessario.

Bagna le cipolle con il brodo versandone a sufficienza per coprirle. Rimesta delicatamente, abbassa la fiamma e metti un coperchio, poi lascia cuocere così per 5-6 minuti. Mescola ancora e aggiungi brodo se necessario. Devi fare in modo che il liquido evapori quasi completamente per la fine della cottura, quindi prosegui senza coperchio e assaggia: se manca di sale, aggiungilo adesso.

Continua a cuocere aggiungendo eventualmente brodo un poco alla volta, sino a che le cipolle saranno molto tenere e la zuppa sembrerà quasi una crema. Dovresti impiegare circa 20 – 25 minuti.

Nel frattempo, taglia ogni fetta di pane in due, in modo da ottenere 12 pezzi. Disponi un pezzo sul fondo delle ciotole che userai per servirla. Se ti piace questa preparazione, vale la pena investire nell’acquisto delle ciotole adatte, che sono quelle con le due teste di leone ai lati.

Accendi il forno a 190°C. Ripartisci la zuppa nelle ciotole, poi aggiungi il pane rimasto, un po’ di pepe e il groviera. Metti le zuppe nel forno per 7 – 8 minuti, sino a che il formaggio sarà sciolto e leggermente dorato e il pane abbrustolito. Se necessario, puoi accendere il grill durante gli ultimi due minuti di cottura.

Lascia riposare circa 10 minuti fuori dal forno prima di servire le zuppe, che sarebbero altrimenti troppo calde.

 

 

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35 commenti

Elena Celli |

Squisita!Grazie!

maria |

MI piace essere seguita passo passo GRAZIE e sempre tanti complimenti

Giulia |

Esemplare, come sempre. Giulia

Nelli |

Grazie Csaba!
Un vero comfort food per rianimare una fredda e piovosa serata Friulana di maggio…
Ho usato cipolle dorate che avevo in casa, risultato eccellente!

Alex |

Io non conosco un formaggio che si chiama groviera

Patrizia |

Gruviera o Emmental sono la stessa cosa

Mteresa |

Che fascino questa ricetta descritta da lei, la prima volta che ho mangiato la zuppa di cipolle è stato nella mia regione la Liguria, in un ristorante alle Manie nell’entroterra di Noli tornando dal mare, me l’ha fatta ricordare e la preparerò seguendo le sue meravigliose indicazioni

Susy |

Amo cucinare, pur non essendo una “virtuosa”, credo che la cucina sia 💕 realizzato oggi questo piatto con pochissimo tocchi personali :
. Durante la tostatura ho sfumato con brandy
. insieme al gruviera una spolverata di grana
. e perché no un sospetto di noce moscata
La parte difficile è reperire le cipolle idonee, le mie erano nu’ zucchero, di questo ringrazio Alberto del banco del mercato che mi ha fornito di un prodotto sopraffino.
Grazie Csaba, chic e food in una unica soluzione, proverò altre ricette
Una domanda : secondo te è possibile sostituire il burro con olio in fase iniziale ed Ggiungere del burroLla fine? (Il colesterolo ringrazierebbe

Maria Emanuela Salvione |

Ricetta meravigliosa
Appena esco comprerò le cocottes

Rosalia Catanzaro |

Eccellente! Grazie Csaba, confortevole, sano ed economico

Isabella |

E’ la preferita di mia figlia. Oggi mi ha detto che la vorrebbe mangiare questa sera prima che faccia troppo caldo e che non si accenda più il forno!!
La accontenterò naturalmente!

Enrica |

H Grazie , Csaba!

Viviana |

Ciao Csaba, non ho trovato il passaggio dove mettere la salvia. La aggiungo prima di mandare in forno? Dopo come decorazione?
Grazie

Grazia |

Devi aggiungere la salvia quando scade il burro prima di mettere le cipolle

Francesca |

Fantastica grazie mille!!!!

Antonella |

Stupenda, confortevole,morbida,un abbraccio culinario

Francesca |

Fantastico ciao

Stefania |

Io l’ ho provata …è buonissima 😍♥️

Nadia |

Sarei curiosa di sapere il perché delle zuppiere con le teste di leone da quale tradizione e storia derivano.

Lucrezia Di Bari |

Anch’io vorrei saperlo, grazie

Lucrezia Di Bari |

Dal sito coffarte.com
 la Testa del Leone appartiene alla mitologia, dove il fantastico si unisce al religioso, creando delle credenze popolari, i cosidetti miti, che spiegano in modo semplice determinati eventi e situazioni soprannaturali, per facilitarne la comprensione; i miti quindi erano animali, personaggi sovrumani che donavano sicurezza, conforto nelle varie avversità della vita e da qui, fa anche capolino la Testa del Leone, che con la sua possente natura, la sua forza dominante, rappresentava proprio il territorio per eccellenza, per maestosità di una Patria che non si arrende mai di fronte a nulla. 

Fabio |

Carissima Csaba, è stato un vero piacere poter eseguire la ricetta descritta, un piatto delizioso che riscalda le cene invernali, insospettabilmente delicato e gustoso molto soddisfacente al palato, mi sono permesso un paio di piccole variazioni in merito alle zuppiere, spero mi vorrà perdonare, la ringrazio per aver condiviso questa delizia, aspetto propedeutico all’acquisto anche del suo ultimo libro.
Colgo l’occasione per porgerle i migliori auguri si buone feste a lei e famiglia.

anna maria arvo |

grazie Csaba Ti ho conosciuta da poco tempo ma le Tue ricette mi piacciono molto. seguo molto volentieri il tuo programma e i consigli che doni.

Beata Liptakova |

Sembra semplice,grazie per la ricetta,Csaba perfavore sepotresti consigliare una cipolla equivalente nominata nella ricetta?grazie

csaba |

Certo, vanno bene tutte le cipollechiare, grandi e rotonde. Quelle bianche o quelle dorate. Se il sapore fosse troppo pungente, consiglio di tenerle a bagno in acqua fredda per 30 minuti e poi scolarle, prima di cuocerle.

Maria giovanna Di franza |

Mi piace molto .proverò a farla

Federica |

Ho provato è semplice e con così pochi ingredienti poveri la pietanza è strepitosa … è venuta buonissima… un sapore delicatissimo!!!!
Ottima !!!
Grazie Csaba !

Elisa |

Zuppa di Cipolle e sono subito in Francia! A volte si può viaggiare anche cucinando e gustando 😉 La farò al più presto in attesa del libro.. Grazie mille Csaba

csaba |

È vero Elisa, si può viaggiare con la cucina. È una cosa molto bella.

Giacomo |

Aggiunta alla lista delle ricette da provare!

Giusy |

Sembra buona proverò grazie

Lara |

Ho già l’acquolina in bocca… sicuramente proverò a farla … grazieeeeeeee!

Marina |

È uno dei miei piatti preferiti che, all’arrivo della stagione fredda, non manca mai sulla mia tavola per qualche occasione speciale. E dire che la mangiavano i commercianti delle Halle a Parigi all’alba… come si legge in Zola

Laura |

Ricetta semplice che proverò, non l’ho mai fatta ma assaggiata a Parigi è piaciuta molto
Grazie mille, poi ti faccio sapere

Francesca Brutti |

Grazie Csaba per averci lasciato questa ricetta. Per me un tuffo nel passato: in un attimo sono tornata indietro di 25 anni, quando sono stata a Parigi e ho mangiato questa zuppa. È trascorso molto tempo da allora, ma ancora ricordo quanto fosse gustosa. Mi aveva totalmente conquistata con il suo sapore deciso e il formaggio fuso. Quindi grazie di cuore per averla riportata nelle nostre cucine! Proverò a farla in una delle prossime serate nebbiose, per addolcire gli animi.
Con affetto e stima
Francesca