Il semifreddo mi fa venire in mente quelle giornate estive che non finivano mai, quando i grandi stavano a tavola per un tempo che a noi bambini sembrava sterminato, e probabilmente lo era visto che ci si alzava dopo le tre quando ci si era seduti prima del tocco (come mio nonno chiama ancora l’una di pomeriggio, che viene annunciata con un solo tocco di campana). Il semifreddo proclamava il termine del pasto insieme al caffè e, quando eravamo fortunati, lo si serviva e mangiava sotto la pergola, in giardino.

Metti i tuorli e lo zucchero in una ciotola resistente al calore posta sopra una piccola pentolina con all’interno acqua in leggera ebollizione. Calcola bene le misure dei due recipienti, perché l’acqua non deve toccare il fondo della ciotola. Monta i tuorli con lo zucchero usando un frullino elettrico, sopra l’acqua calda, sino a che otterrai un composto gonfio e spumoso, in grado di velare il cucchiaio bene. Togli dal fuoco e continua a frullare per altri 3 – 4 minuti, in modo che si raffreddi.

Lava la frutta e tamponala con della carta da cucina, poi sistemala in un piatto e schiacciala un po’ con i rebbi di una forchetta. Non devi ridurla in purea, solo spaccarla un pochino.

A questo punto, prepara uno stampo rettangolare da semifreddo rivestendolo con della carta da forno e con un foglio di pellicola alimentare, così ti sarà più semplice estrarre il semifreddo una volta pronto. Metti la panna in freezer per 5 minuti dentro la sua confezione, poi versala in una ciotola metallica fredda e montala bene con il frullino elettrico. Aggiungi la frutta spaccata alla ciotola con i tuorli, versa anche la panna e amalgama tutto senza lavorare troppo il composto.

Versa nello stampo da semifreddo, livella con un cucchiaio e metti in freezer per 8 ore o tutta la notte. Al momento di servire il semifreddo, passa la base sotto l’acqua calda per 30 secondi circa, poi capovolgilo su un vassoio piatto e lascialo cadere. Togli la pellicola, taglialo a fette e servilo con un po’ di zucchero a velo.