Maggio ha finalmente fatto capolino sul calendario. Il sole più caldo e la luce più intensa in cucina spingono verso un unico desiderio: preparare una bella tavola all’aperto e imbandirla con tanti cibi “green” che ci facciano sentire bene e riempiano la pancia e lo spirito di energia. Questa è la stagione in cui Good Food è nato (un anno fa) e molte delle sue ricette celebrano la primavera in modo totale – ma quello di cui voglio parlare adesso non è la qualità del cibo che metteremo nel nostro piatto questo mese (ormai, signore, state superando la maestra) bensì il modo in cui lo mangeremo.
Sono una grande fan della cucina all’aperto – della vita, all’aperto, dovrei dire. Cucinare con le finestre aperte (ma anche direttamente in terrazza o sotto un patio davanti a un prato) mi fa stare bene. E mangiare all’aperto ancor meglio. Mi piace la sensazione di relax che la tavola all’aperto porta con sé, quel senso di convivialità informale e rilassata che fa apprezzare il cibo, il buon vino e la compagnia.
Quando ho scritto il mio libro “Country Chic” ho affrontato il tema per la prima volta – e sono rimasta fedele a quel pensiero. Ricevere all’aperto è bellissimo, ma non poi così facile. Il rischio di scivolare nel banale è alto, la possibilità che country non diventi anche chic è sempre elevata. Come si fa, allora, a non sbagliare? Io ho provato a mettere giù un breve decalogo, che nel tempo è andato via via perfezionandosi con l’esperienza. Semplici regole di base che definiscono il pranzo “al fresco” come lo definiscono gli americani, e che ne fanno l’emblema del Good Living.
Scrivevo in Country Chic (era il 2009, e la penso ancora nello stesso modo…) a proposito dell’organizzare un pranzo per due sotto un albero:
“Mi immagino una tavola vecchia, di legno poco pregiato, ma apparecchiata in modo sontuoso. Un rimescolato sapiente di cose grezze e piccoli lussi, ingredienti rustici e candelabri d’argento, bicchieri in cristallo e semplici cestini di vimini o legno. Mi immagino la brezza leggera della primavera o quella umida dell’autunno, cuscini morbidi ai quali appoggiare la schiena, piatti di campagna a comporre il menù e un buon vino ad accompagnare il tutto. Mi immagino la cornice di quella tavola come un quadro perfetto di Monet. Ma molto più facile da creare…
Semplice, romantica, indimenticabile. L’idea di fondo che devi cercare di seguire, è creare un contrasto netto tra la ruralità dell’ambiente e la raffinatezza della mise en place; tra la semplicità degli ingredienti che userai per cucinare e il modo sofisticato con il quale li proporrai al tuo commensale. Se il tuo albero ha una storia, può essere bello partire da lì per creare una cena a tema, magari legata a un’occasione speciale che con quella storia abbia qualcosa in comune. Se hai un’idea da seguire come traccia, allora non ti servono molti oggetti, e soprattutto non serve nessuna abilità speciale, solo un po’ di buona volontà e un vecchio tavolo, rotondo o quadrato, che si possa spostare facilmente. Se puoi, sceglilo di legno (sarebbe stupendo in marmo e ferro battuto, ma abbastanza intrasportabile). Se ha una superficie pregiata potresti evitare la tovaglia e optare per tovagliette all’americana. Aggiungi un paio di sedie campagnole, le cui gambe non si rovineranno a contatto con il prato. E poi usa tanta stoffa per abbellire la scena: cuscini, anche un tappeto sul quale stendersi a sorseggiare il caffè…”
Lino, argenti e dettagli di stile
Sono i dettagli che definiscono lo stile: una tovaglia di lino grezzo, possibilmente nei toni neutri del corda, per fare da tela ai colori della tua tavola, posate particolari che richiamino in qualche modo il lusso dell’occasione speciale, bicchieri con il gambo a stelo, grandi cuscini colorati e riempiti di soffici piume, sottratti per una sera al divano del salotto, per rendere comoda la vostra permanenza all’aperto. Se la stagione lo prevede, un plaid leggerissimo oppure una pashmina da offrire in caso di freddo improvviso, per le spalle o per le gambe.
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7 regole per non sbagliare
1. Scegli bene il dove e quando. La terrazza nel momento in cui non è troppo calda, il portico davanti a casa se la giornata non è ventosa, il prato in giardino davanti a casa, ma a pochi passi però dalla cucina.
2. Gioca a mandare gli inviti. Se ne hai il tempo, e si tratta di un’occasione per celebrare, manda gli inviti scritti. E’ molto chic e non serve avere la carta con il monogramma, basta una bella cartolina con un’immagine a tema. Ad esempio, una riproduzione del Dejuner sur l’herbe …
3. Scegli bene i materiali. Tovaglie di cotone o di lino, semplici, e poi un mix sapiente di stoviglie, magari un po’ vintage, sicuramente in accordo con l’ambiente sterno. Mi piace moltissimo giocare con i piatti spaiati e i bicchieri diversi, ma occorre un po’ di abilità per comporre un insieme degno di nota.
4. Brocche e bottiglie di vetro trasparenti (anche diverse) sono perfette per servire acqua e altri liquidi. Proteggi le bevande ponendo sopra le caraffe gli appositi tulle bordati con piccoli pesi, affinché i nettari freschi non diventino una piscina per gli insetti. Usa foglie di menta, basilico, rosmarino e timo fresco per decorare l’interno delle caraffe nelle quali verserai l’acqua. Anche limoni, lime, frutti di bosco e fette di mela e cetriolo sono ottimi spunti di decorazione.
5. Pianifica bene il menù. Scegli cibi raffinati nella forma ma semplicissimi nell’esecuzione (puoi avvantaggiarti se prepari qualcosa nei due giorni precedenti l’evento). Adoro i piatti unici – la tajine ad esempio, i curry di verdura e riso basmati. Le insalate di cereali con orzo, bulgur, cous cous e tanti tipi di ortaggi. La frutta a tocchetti che si mangia con piccole forchettine di legno.
6. Osa un dolce spettacolare, all’aperto è ancora più bello. Un tocco super chic che stupirà tutti: un’alzata colma di cupcakes con crema al burro colorata. Sarà perfetta per accompagnare il caffè e la frutta, da consumare lasciando che l’ora di pranzo si addentri nel primo pomeriggio.
7. Fiori e candele. All’aperto i fiori devono essere quelli previsti dalla natura. Evita il centrotavola fiorito e scegli piuttosto un grande photophore con dentro una o più candele.