Hanno partecipato oltre 3000 volumi provenienti da 250 Paesi. Solo 92 Paesi sono riusciti ad avere un libro della shortlist della finalissima e l’Italia ne aveva due: Around Florence (Luxury Books) e How to eataly (Rizzoli Int.).
Solo 67 Paesi su 250 sono arrivati a piazzare un libro ai primi tre posti in classifica e… noi c’eravamo.
Alle 17:00 del 9 giugno, ora di Yantai (Shandong, China) il palco degli International Gourmand Award ha una passerella davanti tutta rossa, quella che percorrono i vincitori per ritirare il premio sul palco. A guardarla ti viene immancabilmente ansia da prestazione e stare tranquilli è difficile. Devo dire che sono emozionata, solo il fatto di essere arrivata sino a qui è già un traguardo. Ci sono più di 250 persone sedute davanti al palco, ma sono l’unica italiana? Forse sì…
Un anno fa il libro era appena andato in stampa e non sapevo quanti commenti positivi avrebbe raccolto quello che – ad oggi – è il libro che meglio mi rappresenta come autrice.
Tra colleghi ci si saluta e ci si squadra… chi vincerà nella mia categoria? Ma l’atmosfera è bella, la competizione è sana e – devo dire – la generosità di tutti molto apprezzabile.
Quando si gira la categoria con il mio libro e appaiono le 10 copertine dei superfinalisti mi batte il cuore. Poi tre copertine si muovono e creano una nuova proiezione, questa volta in ordine non più alfabetico, ma di vincita. Secondo posto, come Best Cook Book in the World, categoria libri europei (perché esiste anche la categoria America e quella Asia) per Around Florence. Primo posto vinto dalla collega, star della televisione rumena, Laura Cosoi con il libro Ramai la masa? (ti fermi a mangiare? – nella foto con me).
Thailand edito da Phaidon vince nella categoria “Best asian food” – me l’ero regalato per il mio compleanno l’anno scorso… mentre è uno svedese il miglior libro sulla cucina italiana (pubblicato da un editore non italiano, ovviamente): Fernando Di Luca. Terzo posto nella cetagoria libri digitali per Delia Smith con “Delia’s cake” e secondo posto nella categoria “libri maggiormente tradotti” per Rachel Khoo e la sua Little Paris Kitchen, pubblicato anche in Italia da Luxury Books.
Sono felice, e orgogliosa di aver portato sino in Cina un pezzettino del nostro Made in Italy! Un grande grazie a tutti per il supporto che mi avete dato a distanza e a Stefano Scatà, per le bellissime foto. Senza di lui non avrei mai vinto…. Sul palco ci sono salita con voi. Un abbraccio! Csaba