Le mele sono il mio frutto autunnale preferito. Piccole e succose, mi piace che siano biologiche e, quando posso, ne infilo una nella borsetta da portare in giro con me, per affrontare un momento di fame tornando bambina. Le amo tutte: rosse farinose e rosa croccanti, renette, golden, stark. Aromatiche e succose, sono un ingrediente perfetto anche in cucina (e non solo nei dolci).
Questo mese, dunque, dedico la mia “cake of the month” alle mele. Il profumo della torta di mele è indiscutibilmente il profumo di una casa abitata dall’amore. Senza scomodare gli americani (che lo adorano al punto di averne fatto per primi un’essenza per la casa) l’aroma caldo e avvolgente dello zucchero mescolato alla mela, all’uovo e al burro dà alla cucina, e alla casa, un calore speciale, in grado di confortare l’anima in pochi istanti. Ci sono moltissime ricette buone, alcune più facili, altre meno. Io uso di solito quella della mia mamma, che lei a sua volta ha avuto dalla zia (la trovate in Around Florence, oppure qui, per chi non ha il mio libro). Ma ho voluto sperimentare per voi una ricetta alternativa, sempre toscana, presa dal libro “Appretto e Limoncello” di Tessa Kiros, una delle mie foodwriter preferite.La trovate qui sul sito: torta di mele di Tessa.
Tessa è una donna speciale, che adoro leggere e che stimo molto. La sua mano non è quella dello chef (coma la mia, del resto) ma quella di una madre di famiglia che, attraverso il cibo, ama profondamente. Le sue ricette sono semplici e tradizionali, spesso italiane (la sua terra d’adozione). Il questo libro ha raccolto l’esperienza che le ha tramandato sua suocera Wilma, donna di altri tempi, che sa fare tutto: cucinare come cucire, ricamare come sistemare in vaso una composizione di fiori. Una donna che non si è mai lamentata di essere donna, e alla quale va la mia stima immensa, perché loro – le casalinghe degli anni ’50 – non avevano un Kitchen Aid per impastare il pane, né la lavastoviglie per lavare i piatti, tanto meno un forno digitale capace di assecondare ogni capriccio femminile. Loro lavoravano con l’intuito e sistemavano con l’esperienza. Amavano con il mestolo, come cerco di fare io, ogni giorno. Stamattina mi sono svegliata e ho trasformato le mele in una torta per pranzo. Se volete farlo anche voi, iniziate ad accendere il forno…