Molte maison du thé hanno nelle proprie carte un thé speciale, che viene erroneamente, ma per praticità, definito come thé rosso. Si tratta del rooibos (pronuncia: roi-bòs): in realtà non una foglia di thé, bensì una pianta erbacea che cresce nella regione del Cederberg, a nord del Capo, in Sudafrica. Il suo nome, nell’idioma Afrikans, significa infatti “arbusto rosso”. È conosciuto come elisir di giovinezza per le sue note proprietà antiossidanti, ma a me piace berlo soprattutto per le sue proprietà tonificanti, che aiutano il corpo ad affrontare la fatica. Una tazza di rooibos mi ricarica quando, in periodi come questo, il caldo è sfiancante e tutto sembra procedere in salita. Bevuto al mattino, o durante la giornata, è molto utile per poter affrontare meglio gli impegni, e anche molto buono. Soprattutto se lo scegliete in blend. Io lo amo molto nella versione “citrus” in estate, con scroze di agrumi, e nella versione “cinnamon” in inverno: ho sempre un rooibos di Natale nella mia dispensa tra novembre e gennaio. Lo si può gustare sia caldo, tradizionalmente, che freddo – sotto ci sono le istruzioni per preparare le due infusioni.
La lavorazione di questa pianta prevede la raccolta sia delle foglie che di una parte dei ramoscelli, che vengono prima pestati in un mortaio e poi lasciati fermentare. Si ottiene così una miscela ambrata che già alla vista fa comprendere che non si tratta delle foglie della Camellia Sinensis. Una volta infuso, si ha una bevanda molto simile al thé: un liquido color ambra intensa, sfumato di rosso, con un gusto complesso, leggermente speziato, che viene poi aromatizzato con l’aggiunta di altre spezie, scorze di agrumi, fiori, per dare origine a una bevanda molto simile al thé, che tuttavia è completamente senza teina. Un vantaggio per chi cerca un infuso da dare anche ai bambini, o semplicemente da bere in serenità, senza doversi preoccupare degli effetti negativi che le sostanze eccitanti possono avere sul corpo se ingerite in grande quantità (ad esempio io non posso bere thé dopo cena, altrimenti dormo male…). Anche per questo motivo, è un’ottima scelta come thé della sera per conciliare il sonno.
Tra le sue proprietà benefiche per l’organismo c’è anche una buona azione antibatterica. Tra le cose buone che il suo infuso porta con sé ci sono minerali come zinco e magnesio, e calcio.
Come sceglierlo e come preparare l’infusione
Esistono diverse tipologie di rooibos, esattamente come per il ché: lo si può acquistare puro, o aromatizzato, in base anche alla stagione. In ogni caso, consiglio di berlo sempre senza zucchero, non solo per la linea, ma anche per non alterarne il sapore.
Per essere di qualità, si deve presentare nella scatola con colore omogeneo. Se non è venduto puro, ma in blend, negli ingredienti non devono comparire sostanze sintetiche: se c’è un aroma, deve essere aggiunto utilizzando ingredienti naturali: spezie, foglie, fiori, scorze di agrumi – per esempio. Diffidate anche in questo caso delle confezioni economiche dei supermercati: spesso promettono qualcosa che non possono poi mantenere.
Infusione a caldo, tradizionale
Acqua a basso residuo fisso e pH possibilmente neutro scaldata a 95°C
1 cucchiaino di rooibos per persona, considerando una tazza da 200 ml
3 – 5 minuti
Si mettono le foglie nel filtro della teiera, si versa sopra l’acqua calda, si copre e si lascia in infusione, poi si toglie il filtro e si serve il thé.
Infusione a freddo
500 ml di acqua a basso residuo fisso e pH possibilmente neutro, a temperatura ambiente
3 cucchiaini di rooibos
5 ore, in frigorifero
Metti l’acqua in una caraffa, aggiungi le foglie e mescola bene. Chiudi con un piattino o un pezzo di pellicola, poi lascia in frigorifero 5 ore. Filtra il thé e trasferiscilo nella brocca pulita. Aggiungi lamponi, pesca a fettine, limone a fettine, uno spicchio di mela verde o cardamomo, a piacere. Si conserva per altre 3 – 5 ore.