Strategicamente collocata nel cuore centrale della Francia, Lione è la destinazione di ogni appassionato di cibo. Culturalmente impegnata, bellissima e super chic, trasuda storia antica, ha un’architettura spettacolare e offre la possibilità di addentare davvero la grande cucina francese. Potreste amarla perché è una città che offre scorci da cartolina, con i suoi palazzi dai tetti in ardesia che adornano il centro, o perché è romanticamente solcata da due fiumi: il Rodano e la Saona. Oppure perché si sviluppa su due livelli: in alto la città antica, con la bellissima Basilica di Notre-Dame de Fourvière, e in basso la città frizzante con i suoi locali, le viuzze straripanti di profumi e puntellate dai Bouchon Lyonnays:tavole storiche che conservano arredi e ricette dei tempi andati, con orgoglio e fierezza. La più alta concentrazione la trovate in rue St Jean, nella città vecchia, e lungo la centralissima rue des Marronniers nel quartiere Bellecour.
Lione è la terza città di Francia dopo Parigi e Marsiglia, ma è soprattutto la capitale gastronomica di un Paese che ha fatto del buon vivere e del ben mangiare un motto. Qui è il quinto quarto ad andare per la maggiore. Lo usano per l’insalata (alla lionese, con i nervetti) e ci preparano piatti squisiti a base di trippa. Per fare un tuffo nella Grande Gastronomia francese non serve prenotare un tavolo in un ristorante stellato, ma qui c’è quello che sopra ogni altro val la pena provare. Alle porte della città c’è L’Auberge du Pont de Collonges di Paul Bocuse – il Papa della gastronomia, reale fautore della nouvelle cuisine. È sicuramente il ristorante più famoso di tutta la Francia, con3 stelle Michelin da cinquant’anni, oggi meta di un assiduo pellegrinaggio dopo la scomparsa dello chef (l’anno scorso). Cosa ordinare? La Zuppa V.G.E. (le iniziali sono quelle dell’ex-Presidente francese Valery Giscard d’Estaing, un tripudio di tartufi).
Se decidete di tralasciare la tavola stellata ma volete comunque portare a casa l’esperienza Bocuse, partite per un giro di assaggi a Les Halles Paul Bocuse, il mercato coperto più bello di Francia, dove fanno la spesa i grandi chef. Non potete perdere La Mère Richard per i formaggi – da degustare sul posto o da portare a casa.
Per visitare Lione a mio avviso l’idea migliore è partire dall’alto, iniziando da Vieux Lyon e passeggiando senza guardare l’orologio tra i quartieri di Croix-Rousse e Presqu’île. Qui gli abitanti hanno un detto: la città si divide in due: chi prega sta sulle colline, dove sorge la Basilica di Fourvière, e chi lavora in basso, tra le viuzze dei mercanti di seta. Se volete prenotare una stanza qui, fuori dal caos, c’è un ex convento che offre ogni comodità: Villa Maïa (www.villa-maia.com). E’ un hotel boutique defilato dal centro, che offre davvero il massimo del relax e una vista mozzafiato sul fiume. Affiliato alla catena The Leading Hotels of the World, ci ha ospitato per una notte davvero indimenticabile. Quello che i miei figli hanno apprezzato di più è sicuramente la piscina interna. Mio marito invece si è lasciato sedurre dal bar, moderno e decisamente ben fornito, dove abbiamo preso un aperitivo a due. Io ho amato in modo pèarticolare la ricchissima colazione, servita in giardino.
Se cercate un ristorante tipico, ma più chic che rustico, nella città vecchia orientatevi su Daniel et Denise al numero 8 di rue Cuire. Un altro luogo da segnalare è Les Loges, il ristorante (1 stella Michelin) nascosto nel cortile dell’hotel Cour des Loges. La specialità? Il piccione.
Nella città vecchia si cammina lentamente e ci si perde tra le viuzze che portano verso la funicolare, con la quale si raggiunge la parte bassa di Lione in pochi minuti, anche la sera. Il paesaggio si estende a perdita d’occhio, abbraccia i molti palazzi antichi e i due fiumi, fino ai grattacieli di Part-Dieu. Ed è qui che va in scena ogni giorno la vita vera locale, tra i ponti pedonali sospesi sui fiumi, schivando uomini d’affari in bicicletta. Se restate in città per il week end, fate come i locali e prendete la tessera del servizio di bikesharing – Vélo’v (www.velov.grandlyon.com). Anche una crociera in battello può essere una buona idea per concedersi una pausa dal cibo, magari raggiungendo il nuovo e modernissimo Musée des Confluenceso il mercato all’aperto lungo la Saona, che è famoso per i suoi bellissimi fiori.
Si fa shopping passeggiando nell’area pedonale, da place des Terreaux, sino a raggiungere la grandiosa Place Bellecour, con la sua ruota panoramica. Su un lato della piazza c’è Pignol, una gastronomia storica famosa per i suoi panini al latte farciti con il salmone. Poco lontano il profumo dello zucchero a velo che esce dal forno conduce per mano alla Pâtisserie Perroudondove si sfornano croissant e altre delizie dal 1914. Imperdibile.